Dicono coliche renali e calcoli... a me sembra tutt'altro...

Salve, vorrei sottoporvi la ,ai situazione complessa iniziata a fine Ottobre; premetto che vivo alle Canarie. Dal 21.10 al 15.11 più o meno sono stato sotto terapia perché mi hanno trovato una prostatite (solo dagli esami del sangue e dal bruciore che avevo all'urinare. Dopo, con i giorni, noto forte irregolarità intestinale: a volte vado di corpo 2 volte al gg, e la settimana dopo una volta ogni 3gg: la differenza cmq sta nella consistenza delle feci, più chiara e meno dura (consistenza marmellata). Succede che fino al giorno odierno (con una media di 1 volta alla settimana al pronto soccorso) provo dolori all'addome (zona destra) che a volte si irradia nel fianco dx e a volte come se fosse un dolore d appendicite (fatta a 4 anni). Nel primo episodio acuto, all'ospedale mi hanno detto che sono coliche renali causa calcoli: esami del sangue con monociti legg superiori e traccia di globuli bianchi nell'urina; RX al torace e addome negativo e pieno di aria. Durante questo 1^ episodio acuto mi diedero Nolotil e Primperan (endovena). Passo tutto. Una settimana dopo, due volte al pronto soccorso: stessi esami, stessi medicinali in endovena; nessuna terapia a casa. L'8.1.13 e successo un altro episodio acuto, il più acuto, considerando che questo dolore addominale fisso e costante non passa nonostante i farmaci in endovena (stessi anti dolorifici) e la terapia a casa. A casa per 7 gg a partire dall'8.1.13 mi hanno prescritto Diclofenaco Sodico 1compr/8h, Tamsulosina idrocloruro 1compr/24h (mi hanno detto che serve per fare tanta pipì), Deflazacort 1 compr/24h, buscopan 1compr/6h. Praticamente dopo 3 RX negative, 3 analisi del sangue ecc, e considerando che il dolore continua, mi stanno trattando come da calcoli renali solo perché la prima manifestazione era tipo una colica a livello dell'addome e fianco destromencon piccole traccia occasionali di sangue, nessun altro indizio in più. (Nota: ecografia addominale del 19.12.12 negativa e senza esito particolare).
Al giorno 13.1.13, ecco le mie seguenti analisi del sangue: (alcune voci non le so tradurre):
Urea: 22, creatinina 0,72, sodio: 140, potassio: 3,7, cloro: 110, proteina C reattiva: 0,21 ------ leucociti: 8,59; neutrofili 82,30%; linfociti:12,20%; monociti: 3,70%; eosinofili:1,60%; baso fili:0,20%; neutrofili:7,10; linfociti: 1,10; monociti:0,30; eosinofili:0,10; baso fili:0,00; hematies: 4,50; emoglobina:14,55; hematocrito: 40,41%; VCM 89,6fL5; HCM: 32,29pg; CHCM: 36,02 g/dL; RDW: 11,80%; piastrine: 223; VPM: 8,07 fL
Per favore, sono alquanto preoccupato
Tutti i medici continuano a ripetere che non ho nulla di grave e che è un colico nefritico. Ma allora perché questo dolore addominale accompagnato a irregolarità intestinali per quanto riguarda la consistenza delle feci, mi continua in maniera costante? Dicono che non è collegato. E per tale motivo non mi fanno nessun altro esame specifico. Comunque dalla terapia che devo fare fino al 15.1 non ho grandi benefici.... AIUTO!!!!!
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
la sua situazione ci pare piuttosto complessa, molto difficile da valutare a distanza, probabilemente nel tempo sono andate sovrapponendosi componenti diverse. Il sospetto del "passaggio" di un calcolo è abbastanza legettimo considerati i disturbi, sta di fatto che la ripetuta negatività della radiografia e dell'ecografia, imporrebbero l'esecuzione di una TAC per chiarire definitivamente la situazione. Senza una assoluta certezza, la classica terapia "espulsiva" che le è stata consigliata (diclofenac, tamsulosina, corticone) si basa soltanto su un criterio empirico. L'irregolarità intestinale potrebbe essere legata alla prolungata assunzione di farmaci, ma potrebbe anche essere la causa del dolore addominale attuale. Certamente a livello di Pronto Soccorso si tende a voler risolvere l'episodio acuto e mandare a casa il paziente il più velocemnete possibile e senza dolore, ma ci pare che nel suo caso possa meritare una valutazione caratterizzata da maggiore calma ed attenzione. Nei limiti del possibile, le consiglieremmo di far riferimento ad un nostro Collega specialista in urologia con il quale sia possibile intraprendere una comunicazione efficace. Se il sospetto continua ad essere rivolto ad un possibile calcolo, diremmo che l'esecuzione di una TAC sia imprescindibile e potrebbe chiarire definitivamente la situazione.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Mille grazie dottore
Ho avuto conferma da una visita specialistica di un urologo molto bravo qua in Spagna (visita di oggi) che a livello urologici non ho nulla!
Lincognita si sposta sull'apparato digerente...
Mi tocca aprire unaltro post a riguardo!
Che tregua senza fine!