Cistoscopia???

Avevo già effettuato in ottobre 2012 una "uretrocistoscopia" dove si evidenzio' una sclerosi del collo vescicale,tuttavia il nuovo medico(urologo) che mi ha in cura vuole nuovamente effettuare l'accertamento poichè a suo avviso non é stata guardata la vescica ma solo il collo e l'uretra: ho una citologia urinaria negativa e non ho ematuria,secondo voi è necessario ripetere questo esame fastidioso???
Grazie in anticipo e complimenti ai medici del sito.....
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
quanto osservato e descritto in un esame endoscopico dipende esclusivamente da chi ha eseguito l'esame, a meno che si effettui una registrazione video o molte fotografie, cosa che non è assolutamente ancora nell'uso comune. Pertanto, specie quando si devono porre indicazioni ad un eventuale intervento, uno specialista si trova a volte in difficoltà dovendo basarsi sul referto di un'endoscopia eseguita da un Collega, nella quale pare di rilevare delle incertezze o delle lacune. Pertanto, a rigore l'endoscopia dovrebbe essere ripetuta. Tenga conto che per permettere una valutazione diagnostica corretta e non affrettata, nel maschio la cistoscopia dovrebbe essere praticamente sempre essere eseguita in anestesia.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Nessuno mi ha mai proposto l'anestesia e quasi tutti gli ospedali che operano in Italia eseguono la Cistoscopia solo con una crema locale(lidocaina???);concordo con lo specialista che vuole ripetere l'esame anche se sarebbe + corretto effettuare una videourodinamica.
Il follow up di un paziente con neoplasia vescicale prevede la cistoscopia dopo 6 mesi(non ho un cancro fortunatamente,nè vegetazioni),pertanto chiedevo a voi se era proprio necessario ripeterlo!
Un'esame endoscopico come questo(a breve distanza) potrebbe creare stenosi uretrali da trattare successivamente.....
Magari il medico lo fa per denaro considerato che tale esame mi viene proposto presso una casa di cura privata(mi auguro di no anche se oggi...)?
Ho chiesto al centro di eccellenza nazionale di Arezzo e mi hanno risposto che nessuno mai mi riproporrebbe di effettuare lo stesso identico esame in assenza di sangue nelle urine,con 1 ecografia negativa,etc etc..
Gli stessi mi hanno pure confermato che la sclerosi del collo vescicale può essere identificata in modo veritiero solo con una biopsia che non si fa di prassi...
Mi é stato pure detto che la sclerosi é+ un evento che si verifica dopo trattamento di IPB(cosa ancora non avvenuta),e che anche in questo caso solo un incosciente rifarebbe l'esame prima dei 300 giorni solari!!!
Chi ha ragione???
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
non siamo qui per far processi o giudicare alcunché.
Le cistoscopie di controllo per le neoformazioni vescicali (quindi non nel suo caso) vengono eseguite con una cadenza di 6-12 mesi ed in assenza di particolari sospetti si utilizzano strumenti flessibili ed un'anestesia locale di contatto. Altra cosa è un'indagine diagnostica mirata su una situazione funzionale, verosimilmente meritevole di un intervento, come un problema del collo vescicale. In questi casi la mia esperienza mi impone di eseguire l'indagine in anestesia, poiché altrimenti l'intenso fastidio percepito dal paziente potrebbe falsare la visione e spingere ad una valutazione affrettata. Ciò detto, concordo pienamente nella necessità di completare lo studio con una impeccabile indagine video-urodinamica. Concordo altresì con i Colleghi di Arezzo sul fatto che il termine "sclerosi" venga oggi piuttosto abusato e si riferisca ad un aspetto microscopico del tessuto determinabile solo dall'esame istologico. Nel suo caso sarebbero forse più corrette ipotesi diagnostiche con significato maggiormente "funzionale", quali ad esempio "disectasìa" o "rigidità" del collo vescicale.
In pratica, le consigliamo di approfondire il discorso con il nostro Collega che la sta seguendo, cercando di comprendere quale sia la strada che intende seguire e per arrivare dove, individuando quale ruolo possa avere questa ipotetica ulteriore cistoscopia all'interno di questo percorso.

Saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentilissimo come sempre e grazie della rsp.
Purtroppo nella prima hanno usato un cistoscopio rigido(dolore atroce),lidocaina nell'uretra come anestetico!
Solo una info dottore: é possibile trovare dei tumori con una citologia negativa ed una eco negativa anch'essa???
Magari dubita su cio'....(l'urologo che mi ha in cura afferma che le mie 20 minizioni o+ a notte sono esagerate).
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
se la citologia, l'ecografia e la cistoscopia (per quanto sommaria possa essere stata) concordano nell'assenza di neoformazioni della vescica, peraltro rarissime alla sua età, ovviamente la diagnosi si sposta più sull'aspetto funzionale. Pertanto il passo successivo è certamente quello dell'indagine urodinamica. Ciò non toglie che il nostro che Collega che la sta seguendo ora non faccia affidamento sulla cistoscopia eseguita, ne può avere tutti i buoni motivi. In questo caso è nell'interesse del paziente che l'indagine sia ripetuta, meglio se in anestesia.

Saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Dr. Piana anestesia totale,e la stessa non ha dei rischi oltre che costi(chiamare anestesista...)???
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
non è ovviamente necessaria una vera anestesia totale (narcosi), è nostra abitudine eseguire queste indagini con una breve sedazione di pochi minuti (senza necessità di intubazione), comunque sufficienti ad eseguire l'indagine con calma e precisione. Alcuni anestesisti potrebbero preferire un'anestesia spinale, ma seppure si trata di una tecnica validissima, per questo tipo di intervento parrebbe forse ridondante.

Saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Spero non sia il MIDAZOLAM che farebbe sentire ugualmente il dolore......
Possibile che in quel di BO nessuno mai mi abbia proposto l'anestesia???
[#9]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
la scelta ed il dosaggio del farmaco dipende ovviamente dall'anestesista. Eseguire le endoscopie in anestesia, quando necessario, è utile sia al medico che al paziente. Non siamo qui per torturare nessuno.

Saluti
[#10]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Concordo ma il farmaco Midazolam é solo un ipnoinducente(si usa nelle preanestesie) spero almeno mi facciano qualche fiala di Propofol!
Logico che nessuno vuole tortutare e che il paziente non voglia sentire dolore(cosa di priorità secondo me).
Gerntilissimo.
[#11]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Concordo ma il farmaco Midazolam é solo un ipnoinducente(si usa nelle preanestesie) spero almeno mi facciano qualche fiala di Propofol!
Logico che nessuno vuole tortutare e che il paziente non voglia sentire dolore(cosa di priorità secondo me).
Gerntilissimo.
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