Pubalgia e prostatite?

Buonasera, ho effettuato in data 09/05/13 una ecografia scrotale per un sospetto varicocele (avevo da un paio di mesi un dolore all'inguine che si irradiava al testicolo sinistro soprattutto dopo parecchie ore in piedi, visto che stavo facendo un tirocinio in ospedale).

L'urologo mi ha detto che si tratta di una pubalgia e ha scritto questo referto:
"Controllo in sospetto varicocele a sinistra: i didimi sono in sede, regolari per morfologia con volumi di circa 14 ml con epididimi regolari e assenza di falde idroceliche patologiche. All'ecocolordoppler assenza di reflussi patologici a livello scroto-funicolare."

Mi ha consigliato di assumere tachipirina al bisogno.

Il dolore è leggermente migliorato nel tempo fino a qualche giorno fa in cui ho iniziato a sentire qualche fitta anche a destra.

Inoltre ieri sera ho iniziato a sentire il bisogno di urinare continuamente, l'ho fatto 5 volte nelle 2 ore prima di andare a letto e anche alle 5 del mattino, cosa per me insolita.
Il disturbo è continuato per tutto il giorno e adesso sento un lieve dolore in sede perineale.

Può trattarsi di una prostatite collegata in qualche modo alla pubalgia?

Posso assumere oki o tachipirina per qualche giorno e cercare di sfiammare l'area o è necessario tornare dall'urologo?

Vi ringrazio, cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
la pubalgia è una diagnosi molto sfuggente, poiché non può essere oggettivata da alcun accertamento, ma solo "interpretata" in base all'esame obiettivo. Nella nostra esperienza è sospettabile solo in chi pratica un'attività sportiva, o comunque fisica, molto intensa (calcio, atletica), altrimenti è perlopiù un'ipotesi difficile da sostenere. D'ogni modo, non vi può ovviamente essere alcune legame tra questa irritazione muscolo-fasciale ed una infiammazione delle basse vie urinarie, quale quella che parrebbe essersi manifestata più recentemente nel suo caso. A distanza non è possibile dire molto di più. Diremmo buona l'idea di assumere quache anti-infiammatorio e bere molta acqua, ma se il fastidio non scompare entro un paio di giorni è senz'altro opportuna una rivalutazione urologica a breve termine. Altrimenti si potrà fare con più calma più avanti, magari con i risultati di un esame delle urine.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio, seguirò il suo consiglio e vedrò se il quadro migliora con idratazione e anti infiammatori.

Buona giornata
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