Una visita urologica

Nel mese di aprile di quest'anno è comparso un bruciore uretrale (con acutizzazione nelle ore serali, senza però problemi nella minzione).
Permanendo il problema, nel mese di maggio ho effettuato, su indicazione del medico di base, un'urocoltura e una spermiocoltura. Entrambi gli esami sono risultati negativi.
Il fastidio persiste.
Nel mese di giugno ho effettuato una visita urologica e mi è stata diagnosticata un'uretrite. Lo specialista mi ha prescritto la seguente terapia: 10 giorni di Ciprofloxacina (500mg x 2 al giorno) e 2 compresse di Azitromicina 500 mg.
Nonostante la terapia, il problema rimane.
Il 12 luglio l'urogolo mi fa sottoporre a degli esami che anno avuto il seguente esito:
1) URINE: nulla da segnalare
2) TAMPONE URETRALE: microrganismo isolato STAPHYLOCOCCUS HAEMOLITICUS; GONORREA: negativo; CLAMIDIA: negativo; MICOPLASMI: negativo;
3) URINOCOLTURA: negativo
Visto l'esito, l'urologo dice di attendere, sostenendo che le uretriti, anche se trattate, recedono molto lentamente e che il batterio individuato non è da trattare.
In effetti, alla fine di luglio i sintomi regrediscono fino a scomparire.
Il mese di agosto è andato bene
All'inizio di settembre, però, i sintomi sono ricomparsi con le medesime caratteristiche.
Desidererei, per questo motivo, avere un Vostro cortese parere in merito.
Devo segnalare, peraltro, per completezza di informazioni, che nel mese di agosto ho iniziato un regime dietetico (piuttosto blando), riuscendo a perdere un paio di chili in tre settimane.
Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
concordiamo certamente sul fatto che non sia stato rilievo alla positività del tampone uretrale per Stafilococco. Peraltro, non è possbile per noi comprendere su cosa si sia basato il nostro Collega per porre la diagnosi di uretrite, consideratà la negatività dei precedenti esami colturali e l'apparente assenza di secrezioni uretrali attive. Molto spesso i bruciori uretrali (specie quelli al tratto terminale) sono dovuti all'irradiazione anteriore di un'infiammazione a livello della prostata, non necessariamente di tipo infettivo. Riteniamo pertanto opportuno che lei si sottoponga nuovamente all'accurata visita di un nostro Collega, certamente in grado di differenziare tra cause diverse che potrebbero presupporre la necesità di ulteriori accertamenti o terapie maggiormente mirate.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottore,

La ringrazio molto per la Sua cortese risposta.

Credo, se ho capito bene, che lo specialista da me consultato, pur in presenza degli esami colturali negativi e della totale assenza di secrezioni uretrali attive e anche pregresse, abbia optato per una diagnosi di uretrite in quanto avevo effettuato (avevo dimenticato di scriverlo) un esame del PSA, risultato di 0,97 (fatto il 24 maggio), e anche sulla base di un esame "manuale" della prostata, attraverso l'ano, risultata del tutto nella norma.

A titolo informativo generale, come si diagnostica un'infiammazione non infettiva della prostata? E come si tratta?

In ogni caso, seguendo il Suo consiglio, provvederò a riconsultare lo specialista.

Cordiali saluti e ancora grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
quando gli accertamenti sono apparentemente negativi in presenza di disturbi persistenti, lo specialista si basa sul suo "buon senso clinico", in relazione a fattori e sensazioni che è impossibile interpretare a distanza. Se però anche le ulteriori terapie non danno soddisfazione, allora la situazione merita di essere rivalutata daccapo, cercando di correlare attentamente i suoi sintomi con quanto rilevabile alla visita. Non è mai semplice, è indispensabile molta pazienza, sia da parte dello specialsita che della persona assistita.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

ancora grazie per la Sua cortese e pronta risposta.

Cordiali saluti
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