Calcolosi

Buon giorno dottori,
innanzitutto per correttezza vorrei segnalarvi che sono seguito da un urologo che dovrei fare una visita di controllo tra pochi giorni.
Malgrado ciò avrei piacere di sentire un vostro parere sui fastidi che mi perseguitano da luglio scorso. Cerco di essere sintetico anche se, e voi lo sapete, non è semplice:
a luglio scorso ho avuto una forte colica lato sx in seguito alla quale sono andato al pronto soccorso.
Sono stato dimesso con una diagnosi di colica renale. Presenza ematuria nelle urine, ma non segni evidenti da ecografie e rx diretta addome. Un urologo dell'ospedale, ora secondo me correttamente , mi consigliava una uroTac con mdc per chiudere la diagnosi. La mia paura per il mdc mi ha condotto, riconosco forse puerilmente, a non farla sino ad ora. Comunque da 2 ecografie fatte risulta essere presente renella nel lato sx.
Ho fatto una terapia espulsiva e da allora i miei disturbi hanno subito una evoluzione: episodi dolorosi, da metà ottobre ad oggi, che partono da un fastidio pulsante in corrispondenza dell'uretra, sensazione di dover urinare ( scarsa urina con bruciore), seguito da un dolore pulsante in basso a sx altezza vescica, difficoltà di minzione (se avviene scarsa e dolorosa), in seguito il dolore si fa più sordo e continuo irradiandosi in corrispodenza della zona uterero vescicale, nello scroto a sx e leggermente all'inguine sx.
Nel giro di un paio d'ore, dove cerco conforto con borse calde resistendo al buscopan o all'orudis passa. Dopo queste crisi dolorose una volta ho visto dei residui sospesi nell'urina (che controllo su consiglio del mio dottore di base), per due volte due piccolissimi grumetti di sangue. Non so se è un dettaglio, ma questo dolori (negli ultimi 5gg ho avuto 4 episodi) hanno origine la sera a letto o al risveglio. Quindi in posizione supina e i prodomi sono sempre il brucio e il dolore pulsante all'uretra.
Basta non vi annoio oltremodo su cose che sentirete mille volte al giorno, ma confido nella vostra gentilezza perché possiate esprimermi un vostro parere.
Cordialmente, Federico
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Signore,
i sintomi che lei ci riferisce sono molto probabilmente legati alla presenza di una ostruzione, verosimilmente un piccolo calcolo, a livello del tratto terminale dell'uretere, alle porte della vescica. La situazione è tanto comune che noi specialisti la definiamo comunemente "sintomatologia espulsiva". E' molto verosimile che una semplice ecografia potrebbe oggi confermare quaeto sospetto, certo è che una TAC lo farebbe in modo inequivocabile. Ci spiace che lei non abbia eseguito questo accertamento, probabilmente, cosnoscendo la situazione, verosimilmente oggi il problema sarebbe già stato risolto. La TAC per la valutazione della calcolosi è generalemente eseguita eseguita anche senza mezzo di contrasto. Immaginiamo che a grandi linee queste sono le indicazioni che le verranno date anche dal nostro Collega che la valuterà direttamente. Le soluzioni proponibili dipendono essenzialmente dalle dimensioni di questo calcolo, ovvero ne si possa presumere l'espulsione spontanea se "aiutato" da idonee terapie, ovvero si debbe pensare direttamente alla sua rimozione per via endoscopica.
Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo, dove questo argomento viene trattato con particolare dettagliio.

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it