Ora, dico io, come se ne va questo batterio, secondo un medico da solo, secondo un altro con altre
Io soffro da oltre 10 anni di prostatite, spesso accompagnata da infezioni batteriche (tipo enetrococco faecalis o stafilococco), anche senza che derivino da rapporti sessuali. Va e viene, due tre volte l' anno, ma ci mette due mesi a passare. Il problema è che pur facendo cura antibiotica (a seguito di spermiocoltura con antibiogramma) il batterio non se ne va (attenzione parliamo di 15 giorno di antibiotico). Non solo ma non mi passa neppure l' infiammazione. Ora, dico io, come se ne va questo batterio, secondo un medico da solo, secondo un altro con altre cure antibiotiche. Ma io che cosa devo fare ? A me questa dannata infiammazione non passa neppure colla dieta !.P.S. Tutto è partito, quanto all' ultima volta, dalla assunzione di cibi piccanti, prima aria, poi uretrite, infine prostatite. Saluto distintamente
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Gentile Signore,
solo una minima parte delle infezioni batteriche dell'apparato uro-genitale è trasmesso per via sessuale. Nella maggior parte di casi i batteri derivano più o meno direttamente dall'intestino, spesso in seguito a terapie antibiotiche empiriche od indiscriminate, magari effettuate per motivi non urologici. E' poi ben noto quanto l'infiammazione prostatica sia tenace e si protragga ben oltre la negativizzazione delle colture. In queste situazione possono avere un ruolo definito i farmaci anti-infiammatori e, solo in seconda battuta, anche gli integratori di cui vi è vastissima scelta negli scaffali della farmacia. Sappia comunque che, in queste situazioni, più della terapia ha validità la rigida osservanza di indicazioni inerenti lo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale). Di queste potrà facilmente trovare traccia anche su questo stesso sito.
Saluti
solo una minima parte delle infezioni batteriche dell'apparato uro-genitale è trasmesso per via sessuale. Nella maggior parte di casi i batteri derivano più o meno direttamente dall'intestino, spesso in seguito a terapie antibiotiche empiriche od indiscriminate, magari effettuate per motivi non urologici. E' poi ben noto quanto l'infiammazione prostatica sia tenace e si protragga ben oltre la negativizzazione delle colture. In queste situazione possono avere un ruolo definito i farmaci anti-infiammatori e, solo in seconda battuta, anche gli integratori di cui vi è vastissima scelta negli scaffali della farmacia. Sappia comunque che, in queste situazioni, più della terapia ha validità la rigida osservanza di indicazioni inerenti lo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale). Di queste potrà facilmente trovare traccia anche su questo stesso sito.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
dopo
Utente
Grazie mille, effettivamente devo confermare come, quando sto attento alla alimentazione, bevo molto e eiaculo spesso sto decisamente meglio. Resta il " mistero " di questo batterio enetrococco faecalis che non se ne va neppure con l' antibiotico ma se ho ben compreso l' illustre opinione dello specialista esso scompare da sé con una giusta condotta di vita. buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 22/04/2014.
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