Minzione difficoltosa

Gentili sigg. medici,
a seguito di sporadici episodi di difficoltà nella minzione, nel giugno 2013 ho eseguito un controllo urologico dal quale è emerso che la ghiandola prostatica risulta di dimensioni leggermente superiori alla media per età (anni 59) per iniziale sviluppo di alcune isole di tessuto periuretrale di probabile natura adenomatosa nei lobi laterali. Risultano inoltre presenti delle aree diffusamente ipodense e il tessuto verso l'estrema periferia laterale e parapicale anteriore risulta di aspetto cribroso per microcisti da ritenzione. Infine risultano due piccole aree ipodense in prossimità della vescicola semiale e lungo la base postero laterale di ds. PSA nel siero pari a 1,35. Cura farmacologica a base di inibitori degli alfa-adrenorecettori (urorec 8 mg.).
Non ho ritenuto di utilizzare il farmaco prescritto e la situazione da allora è rimasta come negli ultimi anni (getto a volte debole, a volte sgocciolamento a fine minzione, stimoli più frequenti la mattina pari a 4 o 5) fino a qualche giorno fa che, a distanza di due settimane, si sono presentati due episodi di blocco della minzione durante la notte sbloccatasi poi il mattino seguente.
Attività fisica regolare tutti i giorni (piscina, palestra, bici la domenica), vita all'aria aperta e dieta mediterranea (inclusi vino e birra).
Le sintomatologie indicate nel web per prostatite, sclerosi e stenosi del collo vescicale non corrispondono ai miei sintomi.
Ritengo che l'origine del problema possa essere di tipo psicosomatico ma gli effetti collaterali del farmaco sopra citato non mi tranquillizzano.
Come posso ancora procedere?
Grazie e un cordiale saluto.