Area ipoecogena dopo prostatectomia radicale
Mio padre di 64 anni è stato operato nell'ottobre 2001 di prostatectomia radicale e linfoadenectomia pelvica bilaterale per un tumore alla prostata risultato pT3a N0 Mx Gleason score 5 PIN alto grado, PSA pre-operatorio 4,47.
Nel corso di questi anni il PSA si è mantenuto sullo 0,01. A febbraio 2007 è passato a 0,03 e così nei successivi prelievi e attualmente si sta mantenendo tale anche nelle ultime analisi di giugno di quest anno.
Poichè mio padre ha iniziato a sentire dei dolori nella zona dove è stato operato e ad aver bisogno di urinare spesso, e non rilevando nulla durante la visita dall'urologo che l'ha operato, ha effettuato un'ecografia transrettale dalla quale è risultata sul versante sx del canale uretrale all'altezza della giunzione vescio-uretrale sul versante sx un'area ipoecogena 3,8mm x 5,7 mm.
Nonostante il valore del PSA, si può ipotizzare che si tratti di una recidiva in loco?
Nel corso di questi anni il PSA si è mantenuto sullo 0,01. A febbraio 2007 è passato a 0,03 e così nei successivi prelievi e attualmente si sta mantenendo tale anche nelle ultime analisi di giugno di quest anno.
Poichè mio padre ha iniziato a sentire dei dolori nella zona dove è stato operato e ad aver bisogno di urinare spesso, e non rilevando nulla durante la visita dall'urologo che l'ha operato, ha effettuato un'ecografia transrettale dalla quale è risultata sul versante sx del canale uretrale all'altezza della giunzione vescio-uretrale sul versante sx un'area ipoecogena 3,8mm x 5,7 mm.
Nonostante il valore del PSA, si può ipotizzare che si tratti di una recidiva in loco?
cara lettrice,
purtroppo i dati sono suggestivi per una ripresa, magari locale, della malattia.
Niente di drammatico!! Suo padre dovrebbe essere seguito da un urologo , oncologo o radioterapista che possa organizzare una più precisa diagnosi ed opportune e mirata terapia con ottimi risultati.
A Udine avete sicuramente strutture di eccellenza
cari saluti
purtroppo i dati sono suggestivi per una ripresa, magari locale, della malattia.
Niente di drammatico!! Suo padre dovrebbe essere seguito da un urologo , oncologo o radioterapista che possa organizzare una più precisa diagnosi ed opportune e mirata terapia con ottimi risultati.
A Udine avete sicuramente strutture di eccellenza
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Utente
Grazie per la pronta risposta.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 13/08/2008.
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Approfondimento su Tumore alla prostata
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