Psa a 11, 7 dopo una biopsia prostatica negativa (18 prelievi) e diagnosi di prostatite cronica, e d

Ho 61 anni un anno fa ho cominciato ad avere una pesentezza tra lo scroto e l'ano. Il medico di famiglia mi ha fatto fare il PSA risultato 10.5. Sono andato da un Urologo che dopo tre mesi di cura e PSA a 11,2 mi ha fatto fare una Biopsia prostatica (18 prelievi) negativa. Tre mesi di cura e di nuovo PSA a 11.2 tre mesi ancora di Permixon e Xatral 10mg e stamattina mi sono ritrovato il PSA a 11,7. Non ho nessuna forma di fastistio, ne urinaria ne nell'eiaculazione. Cosa mi debbo aspettare. Suppongo che l'Urologo mi farà ripetere la biopsia con maggiori previeli ed altro? Nonostante la mia ignoranza in materia suppongo che ci sia qualcosa in atto non ancora riscontrato, altrimenti il PSA avrebbe dovuto scendere.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
la sua situazione è relativamente comune e dipende in primo luogo dalla pessima qualità del PSA come marcatore tumorale, per la sua insufficiente specificità che ne causa alterazioni anche in situazioni non tumorali. Prima di pensare ad una seconda biopsia, in una situazione come la sua oggigiorno si ritiene opportuno eseguire una risonanza magnetica nucelare multiparametrica della prostata. Questa indagine è notevolmente più sensibile sia della visita diretta che dell'ecografia trans-rettale e permette di individuare con relativa certezza aree di reale sospetto, sulle quali far eventualmente cadere delle biopsie "mirate" e non "di mappaggio" come si è abitualmente fatto fino a poco tempo fa. Inoltre, in questi casi, può risultare utile il dosaggio del marcatore urinario PCa3.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto