Sono al quinto turb

Buonasera gentili dottori sono una donna di 68 anni
Vi riporto la mia storia clinica:
Giuugno 2013: 1 turb, esito carcinoma uroteliale papillare di basso grado con focolai di alto grado,
Luglio 2013: nefroureterctomia radicale SX, asportazione pastiglia vescicale, esito pTa NO
Gennaio 2014:2 turb, esito carcinoma uroteliale papillare di basso grado
Luglio 2014: 3 turb, esito carcinoma uroteliale papillare di basso grado
Dicembre 2014: 4 turb, esito carcinoma uroteliale papillare di basso grado
La scorsa settimana dopo cistoscopia (3 papillomi) mi dicono che dovrò fare la quinta turb
Premetto che non mi sono mai stati fatte istillazioni o
Lavaggi con chemioterapici per rallentare le recidive.
Gradirei conoscere il vostro parere in merito.
Grazie di cuore

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
C'è ovviamente da felicitarsi per il fatto che, nonostante le recidive ravvicinate, le lesioni si sono sempre mantenute superficiali e di basso grado. Pertanto per il momento l'atteggiamento continua certamente ad eseere conservativo. È pur vero che una buona parte dei nostri Colleghi in questi casi prescrivono cicli di instillazioni endovescicali (es. mitomicina), ma questo dipende molto dalle abitudini personali o della struttura specialistica di riferimento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Buonasera la ringrazio per la risposta dott.Piana

La mia paura è quella di continuare all'infinito con turb senza provare qualcosa di risolutivo come le instillazioni subito dopo l'intervento
Sono indecisa se cambiare struttura, io mi affido ai dottori ma vedo che dopo qualche mese questi polipi si riformano .
E poi corro il rischio che prima o poi diventino pericolosi compromettendomi la vescica

cortesemente lei cosa mi consiglia ?

grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Le instillazioni comunque non possono essere conisderate risolutive, ma solo coadiuvanti. Esse stesse hanno comunque dei possibili effetti collaterali di cui si deve tenere conto. D'ogni modo, sentire un paio di altri pareri nella sua situazione è senz'altro opportuno.
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Dr. Gabriele Antonini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 291 15 23
A distanza di 2 anni dalla nefrectomia forse la cosa migliore è fare una urotc per controllare l'altro rene.Finche' la neoplasia rimane supeficiale e di basso grado può considerarsi fortunata.sicuramente le instillazioni potrebbero darle una mano

Dr. Gabriele Antonini
Urologo Andrologo
www.antoniniurology.com
www.protesipeniene.it

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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie dottori per i preziosi consigli

circa 6 mesi fa ho fatto sia tac addominale con contrasto e sia ecografia addome. Mi hanno riferito che era tutto apposto. Può bastare questo o devo chiedere un urotac?

Grazie di cuore
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Va bene così, nella sua situazione il controllo renale si effettua in genere ogni due anni circa.
[#7]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie per la risposta

quindi se ho capito bene non occorre fare altro. . È sufficiente la tac e l ecografia già fatta?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Dal punto di vista renale, diremmo di sì. ovviamente i controlli endoscopici vescicali dovranno invece seguire un programma relativamente serrato, considerata la frequenza delle recidive, che si facciano o meno le instillazioni.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
grazie dottori per i preziosi consigli

mi permetto di chiedervi ancora una cosa, le continue recidive (ogni 6 mesi) anche se di basso grado e non infiltranti, mi porteranno verso una cistectomia radicale?

grazie di cuore


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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Finché le recidive sono superficiali e di piccole dimensioni, senz'altro si continua a seguire la via conservativa. A questo fa eccezione la ripetizione di neoformazioni di grado istologico G3T1, che richiedono una attenzione molto maggiore. Non è questo il suo caso.