Ipertrofia prostatica benigna

Pozzuolo del Friuli, 05.10.15
Ogg.: IPB
Egregio Dottore,
ho 67 anni e soffro di IPB e da circa 5 anni prendo il Mittoval con ottimi risultati. Questa primavera l'ingrossamento ulteriore della prostata quasi mi impediva la minzione notturna (problemi solo di notte): quante volte pensavo di non farcela e di dover correre al pronto soccorso.
Da circa 5 mesi prendo Avodart ed ora mi sento bene, il problema dell'uretra strozzata dalla prostata ingrossata è svanito. Ora io mi chiedo: devo continuare con i due farmaci con frequenza quotidiana fino alla fine dei miei tempi oppure posso smettere e riprendere, che so, dopo qualche mese al riapparire dei sintomi? Oppure anzichè smettere la cura potrei passare all'assunzione dei farmaci a giorni alterni o più diluiti ancora? Raggiunto il risultato poi il mantenimento, in genere, penso io, lo si può fare a dosi ridotte?
Vorrei dirle poi che io, pur prendendole in mancanza di alternativa efficace, sono contrario alle medicine e faccio fatica ad ingerire quotidianamente sostanze chimiche estranee alla natura del nostro organismo.
Ringrazio per l'attenzione che vorrà riservare a questa mia e la saluto distintamente.
Giovanni Zanin
[#1]
Dr. Matteo Giglio Urologo 328 24 3
Buongiorno
Avodart agisce riducendo il volume prostatico. Di solito consente di ottenere un calo circa del 20% del volume prostatico nel corso del primo anno di terapia. Successivamente si ottengono guadagni meno evidenti per poi osservare una "stabilizzazione" della grandezza della prostata.
Essendo quindi LENTA l'azione del farmaco --> è bene assumere la medicina per un periodo abbastanza LUNGO (si parla di alcuni anni).
In assenza di effetti collaterali (che di solito riguardano aspetti della vita sessuale), la medicina può essere presa a tempo indeterminato. In questi casi - dopo alcuni anni di terapia e dopo aver constatato l'effettivo calo del volume prostatico - si può provare a sospendere la terapia con l'alfa litico (il Mittoval nel Suo caso).
In caso di sospensione di Avodart, la prostata normalmente riprende la sua lenta crescita.
Nel Suo caso specifico potrebbe essere utile continuare la cura con entrambi i farmaci: la decisione su come continuare andrà presa in accordo con il Suo urologo in un futuro non troppo prossimo ... e basandosi su una serie di fattori (come l'entità dei sintomi residui, il volume prostatico che si otterrà, l'eventuale comparsa di effetti collaterali ecc..)
Cari saluti

Dr. Matteo Giglio
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La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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