Papilloma vescicale e rene non funzionante
Salve, mia nonna di anni 81, la scorsa settimana è stata ricoverata in ospedale a causa di una ematuria. In prima battuta i medici avevano ipotizzato una cistite emorragica, ma in seguito ad ecografia da cui pare sia risultata la presenza di un probabile papilloma vescicale hanno programmato un intervento endoscopico di rimozione di tale massa, fissato per oggi, e disposto una preventiva tac. Riporto di seguito il referto:
" versamento pleurico bilaterale con aree di atelettasia consensuale.
multiple focali nodularità di verosimile significato ripetitivo a carico del fegato.
grossolana (ca.5cm) formazione espansiva a cavolfiore, disomogeneamente ipodensa a carico della parete postero-laterale destra della vescica con infiltrazione dell'uretere responsabile di una importante ureteropielicalicectasia a monte e notevole assottigliamento della corticale renale."
Dal referto si evince un malfunzionamento del rene tale da richiedere una intervento chirurgico di asportazione? E poi, anche se non è questa la sezione, può parlarsi di metastasi al fegato?
In attesa di una vostra gentile risposta porgo cordiali saluti.
Grazie
" versamento pleurico bilaterale con aree di atelettasia consensuale.
multiple focali nodularità di verosimile significato ripetitivo a carico del fegato.
grossolana (ca.5cm) formazione espansiva a cavolfiore, disomogeneamente ipodensa a carico della parete postero-laterale destra della vescica con infiltrazione dell'uretere responsabile di una importante ureteropielicalicectasia a monte e notevole assottigliamento della corticale renale."
Dal referto si evince un malfunzionamento del rene tale da richiedere una intervento chirurgico di asportazione? E poi, anche se non è questa la sezione, può parlarsi di metastasi al fegato?
In attesa di una vostra gentile risposta porgo cordiali saluti.
Grazie
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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La situazione è apparentemente quella di una malattia tumorale molto avanzata, anche se le manifestazioni non sono per ora state così evidenti. Questo è tipico degli anziani in cui i tumori evolvono in modo più lento e subdolo. Il da farsi è certamente ora il trattamento palliativo endoscopico della massa vescicale, per limitare il sanguinamento locale. Il rene destro pare inesorabilmente perso, le indicazioni a doverlo rimuovere sono però discutibili, a fronte di un evidente interessamento secondario del fegato, che purtroppo non lascia presumere una prognosi favorevole. Il caso dovrà essere necessariamente valutato collegialmente tra urologi ed oncologi, il principale interesse nell'anziano è comunque il mantenimento di una qualità di vita accettabile e l'assenza di dolore, il che spesso non si accorda con l'esecuzione di interventi chirurgici particolarmente demolitivi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 06/10/2015.
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