I risultati non diminuirono

Salve, 2 mesi fa è cominciata la diagnosi, mi spiego meglio: due mesi fa mi recai dal medico di famiglia per avere una diagnosi per via di alcuni sintomi: bruciore alla minzione, rossore al pene, continuo stimolo, la prima diagnosi fu cistite, feci un esame per controllare se ci fossero batteri nelle urine ma risulto negativo. Presi comunque antibiotici generali per una settimana credo. I risultati non diminuirono, la seconda diagnosi del dottore fu prostatite, confermata da un ecografia (prostata ingrossata e piena di calcare) il prossimo passo è stato quello di fare un controllo dello sperma, anche esso negativo a batteri. Levofloxacina da 500mg a pillola, una pillola al giorno per 20 giorni. Miglioramento minimo. Parlando con altri dottori mi è stato detto che probabilmente è un infezione viscerale( o qualcosa del genere) visto che rapporti sessuali non ne ho mai avuti. Dopo una settimana aver finito di prendere levofloxacina ho avuto anche problemi di minzione notturna con lo stimolo di spingere per svuotare la vescica e nonostante questo avevo delle perdite. Il dottore allora mi ha prescritto uroflus, presi la prima pillola e stetti davvero malissimo, avevo continuamente la sensazione di svenire, mal di testa e bruciore al petto, sono stato tutto il giorno a letto e mi è stato detto di non prendere una seconda pillola. Ora sono in uno stato di stasi, ho prenotato una visita urologica completa e la settimana prossima (forse prima se sono fortunato) dovrei farla. In questi giorno però ho continuo bruciore al petto, fastidio al braccio sinistro, dolore ai reni e credo sia giusta la zona, alla prostata oltre che continui problemi di digestione, acidità e brontolii allo stomaco, possibile che la pillola che ho preso abbia creato problemi indesiderati? Oppure sono sintomi di un qualcosa non ancora individuato? Aggiungo che soffro di ipertiroidismo ed ansia in caso dovesse essere utile
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

il sospetto di una affezione prostatica può essere avanzato. Che ci possano essere anche fattori di ansia, paura, timore della malattia, distorta lettura del web...questo non si piò escludere. Il profluss non può determinare i sintomi che lei descrive.
Senta l'urologo e gli descriva i suoi sintomi per avere un parere più preciso
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Utente
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Son stato fortunato e son riuscito a fare tutto stamani. Vari esami sono stati fatti: palpazione della prostata, dei testicoli, controllo del pene, uroflussometria, ecografia.
Da questi esami è emerso che la mia vescica non si svuota completamente e che la minzione non è fluida ma con i picchi (se non si capisce posso mettere l'immagine). Si sospetta che ci sia uno restringimento dell'uretra e quindi una cistoscopia è il prossimo esame da fare. Questo è doloroso/fastidioso/con conseguenze, come si svolge? Vorrei saperne di più