Papilloma, ematuria urinaria e acido tranexamico

Gentile Dottore, mio padre 88enne dovrebbe sottoporsi ad intervento di TURV per un papilloma vescicale che benchè sia al disotto di 1 cm. gli provoca una vistosa ematuria nelle urine. Tale intervento è stato, per una serie di motivi, procastinato in primavera. L'urologo che lo ha in cura ci ha suggerito di usare l'acido tranexamico (ugurol) per cercare di tamponare al momento eventuali episodi di rilevante ematuria urinaria. In pratica ci ha consigliato l'uso di una fiale di ugurol 500 disciolta in poca acqua zuccherata 2 volte al giorno fino a quando le urine non presentino più tracce di sangue. In genere sono sempre bastati dai 3 ai 5 gg. prima che si risolvesse l'episodio di ematuria ma l'ultima volta mi sono divuto spingere sino a 8 gg. Io sono molto titubante ad usare ugurol perchè so che può portare ad una eccessiva coaugalazione del sangue ed in un soggetto anziano con le problematiche inerenti all'età la cosa è forse da prendere ancora di più con le molle. Comunque per avere una visione più chiara della situazione, al termine degli 8 giorni ho fatto fare a mio padre un prelievo di sangue per valutare l'INR che fortunamente (e con mio stupore) è risultato del tutto nella norma (1,25). Chiedo se il valore dell'INR è importante al fine della valutazione del rischio e un vostro parere sulla questione, e se posso ancora spingermi in questa procedura che, ripeto, serve solo a tamponare momentaneamente il problema. Grazie.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Cara utente,
è importante insieme alla valutazione clinica (la PIU' importante), considerando i farmaci che assume e il valore degli indici di coagulazione.
Cordialità

Dr. Pierluigi Izzo
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