Situazione post circoncisione

Gentili dottori,
Scrivo perché nonostante le numerose ricerche fatte non ho trovato nulla che rassicuri i miei dubbi. Lunedì 15 sono stato operato di circoncisione totale, so di non essere un medico ma credo di essere abbastanza preparato da dire che l'intervento poteva essere fatto molto meglio. Già ebbi problemi con l'anestesia locale ripetuta infatti più volte causa inefficacia. A fine intervento (durato 40-50m) il medico mi mostra il risultato: una massa informe e tumefatto con edema già molto evidente. Passata l'anestesia ho visto le stelle, contorcendomi per delle ore fino a cadere addormentato e imbottito di farmaci. La mattina il dolore era diminuito molto ma senza scomparire, vengo anche a sapere che il dottore vuole vedermi in mattinata (e per farlo si reca nel suo studio apposta). Vado in studio camminando e torno a passo di formica, la visita consisteva in una dolorosissima manipolazione. Il medico mi aveva detto di tentare di tirare su il prepuzio (cosa impossibile di cui si rende conto anche lui nella visita). Le sue prescrizioni erano state di lavare con acqua e sale o sapone augello dopo la minzione per poi usare acqua ossigenata e connettivina plus sui punti. Da allora seguo le istruzioni, ma ho dei dubbi sul decorso post operatorio:
1-l'edema prepuziale ha una forma particolare, mentre sul lato sinistro in gonfiore è sottocutaneo su quello destro i tessuti sono esposti. Inoltre la zona del frenulo e parte del glande è nera come l'asta d'altronde. Tutta la parte gonfia è dolorante e non accenna a ridursi.
2- sul tessuto edematoso sono comparse delle specie di piaghe (assomigliano alle afte della bocca, con tanto di arrossamento intorno, ma gialle) che lasciano infatti le garze ingiallite e attaccate ad esse, è infatti doloroso rimuoverle. Non dico di non essere migliorato in questa settimana ma temo che le cose non stiano andando nella maniera giusta ecco perchè mi rivolgo a chi ne sa più di me. Aggiungo che venerdì ho avuto la visita di controllo dove il chirurgo dato uno sguardo sommario si è mostrato entusiasta dei miglioramenti (che però erano molto lievi) per poi tornare a consigliarmi di tentare di coprire il glande per favorire il riassorbimento dell'edema.
La mia principale preoccupazione è una rapida ripresa, le condizioni quasi proibitive, hanno ridotto le mie attività al minimo cosa che oltre a rendermi molto nervoso non posso proprio permettermi dato che lavoro e faccio l'ultimo anno del liceo classico. Aspetto risposta.
Cordiali saluti. ADC
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Innanzi tutto, nonostante la sua volonterosa e dettagliata descrizione, noi a distanza mai potremo renderci pienamente conto della situazione tanto da poter esprimere un giudizio. Velgono quindi le considerazioni che continuamente ci troviamo ad esprimere in questa sede e che lei non ha evidentemente avuto la pazienza di ricercare ... La circoncisone è sostanzialemnet un intervento molto banale, che coinvolge unicamente strutture superficiali, quasi in "comproprietà" tra l'urologo ed il dermatologo. A fronte della semplicità tecnica, la particolare sensibilità dei tessuti necessita di tempi di stabilizzazione piuttosto prolungati, a confronto magari di altre suture superficiali in altre zone. Sulla correttezza tecnica dell'intervento non abbiamo ovviamente modo di dubitare. La percezione dei fastidi post-operatori è assolutamente soggettiva e va dal semplice fastidio al "dolore insopportabile", ad assoluta parità di condizioni locali. La cicatrizzazione si completa entro i primi 7/10 giorni, ma la stabilizzazione successiva, per quanto riguarda gonfiori, alterazioni superficiali, elasticità, eccetera si completa molto gradualmente nell'arco di 6-8 settimane. Questo è ineluttabile, è inutile attendersi prestazioni migliori ed in linea di massima non esistono provvedimenti tali da poter significativamente accelerare il processo. In sintesi solo il tempo e la sua pazienza possano fare. A distanza di una settimana diremmo che dovrebbe essere quasi maturato il tempo per smettere di medicare e passare ad una normale igiene locale con acqua e detergente (magari Saugella e non "sapone augello", che ne dice?). Nel fattempo ovviamente si sottoponga ai controlli programmati dal nostro Collega. In conclusione, non abbia fretta, ma fiducia che queste cose prima o poi si stabilizzano sempre e la necessità di cure particolari od ulteriori interventi è rarissima.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
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Gent.mo dr. Piana
La ringrazio innanzi tutto per la celere risposta e mi scuso per non aver riletto e corretto il "refuso", purtroppo non avendo un computer ho scritto dal telefono, colpevole della correzione di "saugella" in "augello". Mi rendo perfettamente conto della banalità dell'intervento, ma come lei sicuramente sa prima di me, in quanto intervento non è esente da complicazioni. Non ho mai dubitato del fatto che la situazione si sarebbe stabilizzata col tempo, ma date le anomalie seppur leggere e la dubbia perizia chirurgica(stamattina ho chiesto anche il parere di un chirurgo in pensione che ha confermato il mio sospetto) ho voluto chiedere qui soprattutto per motivi di curiosità. Ritengo purtroppo ancora necessaria la medicazione anche dato il fatto che le già citate piaghe imbevono le garze di una sostanza collosa e gialla che però non è pus.In effetti credo che le mie domande andassero poste a un dermatologo. La mia preoccupazione non è tanto rivolta a cure particolari o interventi ulteriori, quanto a un rallentamento della riabilitazione dovuto a cause prevenibili, questo il motivo del consulto. La ringrazio ancora e la saluto di cuore.
Cordialità ADC
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Basare le proprie opinioni sul parere di un chirurgo in pensione (!) e di un urologo "virtuale" come noi non ci pare la possa portare molto lontano. Se lei ha dei fieri dubbi e delle frementi curiosità, non ha che da rivolgersi ad una altro nostro Collega specialista in urologia che possa valutare direttamente ed esprimere la propria spassionata opinione. Francamente, stentiamo a riconoscerne la reale necessità, comunque la scelta è giustamente sua. Se nelle medicazoni la garza tende ad attaccarsi alla ferita, si possono utilizzare le "garze grasse" (tipo Fitostimoline ed altri) che hanno anche un blando effetto pro-cicatrizzante.