Un risonanza magnetica pelvica

Gentili Dottori

Avevo cominciato un consulto con un vostro collega ma che non trovo piu nell’area “i miei consulti”.

Per riassumere da ottobre 2015 soffro di dolori al testicolo destro accompagnati da dolori alla parte bassa della schiena, gluteo destro e gamba destra (zona interna della gamba).
Ho effetuato due ecografie testicolari (Ottobre 2015 ed Aprile 2016) con annessa visita urologica. Ho anche effettuato una risonanza magnetica della schiena ed un’altra dell’addome completo.
In tutti gli esami non e’ stato rilevato nulla di anomalo tranne un piccolo varicocele nell’ecografia. Per ora mi sono stati prescritti solo antidolorifici. Al continuare dei dolori sono tornato dal medico di famiglia che suggerisce un risonanza magnetica pelvica. Volevo sapere se questa e’ la strada migliore (sarebbe la terza risonanza in nove mesi).

Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
I suoi disturbi hanno il franco aspetto del problema ortopedico o posturale, d'ogni modo a distanza non è possibile esprimee un giudizio appropriato. Le consiglieremmo, per eliminare il più possibile i dubbi, di sottoporsi ad una nuova valutazione urologica, ma anche ortopedico-fisiatrica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gent. Dott. Piana

grazie per il messaggio.

E' quindi possibile che un problema di natura ortopedica arrivi a creare dolori anche ai testicoli?

Una risonanza pelvica puo' aggiungere qualcosa all'ecografia testicolare fatta poco piu' di un mese fa (oltre risonanza schiena ed addome?)

Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Diremmo di attendere i pareri specialistici prima di eseguire ulteriori accertamenti.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Piana

volevo dirle che venerdi vedro' l'urologo. Le volevo riportare un estratto della risonanza magnetica addome superiore ed inferiore che ho eseguito a Marzo.

"A livello lo scavo pelvico in sede paramediana destra, cranialmente alla vescicola seminale omolaterale ed in rapporto di contiguita' con le pareti del retto sigma si rileva la presenza di una formazione ad intensita' di segnale disomogena, prevalentamente iponintensa sia in T1 che in T2, delle dimensioni massime di circa 20x30x8mm (pertinenza del dotto referente?altro?); si associa lieve falda fluida del Douglas , prevalentemente disposta in adiacenza a tale reperto. Si rimanda al giudizio dello specialista di riferimento eventuale necessita' d'integrazione diagnostica con mezzo di contrasto. Non evidenzia di linfoadenomegalie addomino-pelviche e retroperitali"

L'urologo dice che si tratta di una cosa congenita e che non devo preoccuparmi. Inoltre dice che questa anomalia non e' la causa del dolore al testicolo.
Volevo chiederle un cortese parere.

Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
In effetti questo reperto rilevato alla risonanza è ben poco caratterizzabile, considerate anche le sue piccole dimensione è difficile pensare a qualcosa di evolutivo, piuttosto una malformazione congenita. Se questa sia poi la causa di tutti i suoi disturbi diremmo proprio di no. Il nostro Collega valuterà se sia davvero opportuno spingersi oltre con gli accertamenti.
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Utente
Utente
Grazie Dott. Piana.

L'urogolo mi ha gia' detto per telefono che mi rivede ma poiche' ho gia' fatto ecografia testicolare, RM addome e schiena non vede la necessita' di ulteriori accertamenti.
Ho visto da altri consulti che spesso si consiglia un eco color doppler ai testicoli. E' qualcosa che dovrei suggerire in aggiunta agli esami gia' fatti? Purtroppo il dolore permane e tutto cio' che puo' aiutare a capirne la causa e' benvenuto.

Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Questo accertamento è unicamente utile alla definizione di una diagnosi di varicocele, ma non ci pare questo il problema. Un varicocele molto fastidioso non può sfuggire alla visita.
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Utente
Utente
Grazie ancora dott. Piana. Cosa rimane da fare quindi? Cosa puo' causare il dolore se ecografi e RM addome non hanno trovato nulla?. Mi sto cominciando un po' a preoccupare che ci sia un'infiammazione, torsione od altro.

Grazie
Cordiali Saluti
[#9]
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Utente
Utente
Gent. Dott. Piana
le volevo dare un aggiornamento perche' questo pomeriggio ho visto nuovamente l'urologo.
Mi ha detto che il testicolo non e' gonfio, infiammato ecc e sospetta si tratti di un dolore che viene dalla struttura di nervi e tessuti che rivestono la zona testicolare.

Mi ha prescritto la seguente cura:
- farmaco con codeina e paracetamolo (non ricordo il nome) 2 volte al giorno;
- Laroxyl (Amitriptilina) la sera;
- Alfuzosina (2 volte al gionro)

Questa cura dovrebbe aiutarmi a rilassare la struttura intorno al testicolo. Leggendo il foglietto illustrative ho visto che il laroyl e' un antidepressivo e Alfuzosina e' un farmaco per la prostata?

Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Una terapia ampiamente condivisibile. I bugiardini non devono essere letti, altrimenti non si chiamerebbero così. :-)
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Utente
Utente
Grazie ancora Dott. Piana. Non credevo che un antidepressivo potesse curare anche il dolore al testicolo. Ci sono rischi dipendenza od altri ad assumerlo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Tutti gli antidepressivi hanno potenti doti antidolorifiche nei dolori cosiddetti "neuropatici" ovvero non legati ad infiammazione.
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Utente
Utente
Gent.le Dott. Piana, la volevo consultare per degli effetti collaterali dell' Alfuzosina.
Prendo una pasticca da 2,5 mg la sera che devo dire mi ha fatto passare il dolore al testicolo. Il problema e' che mi sta creando una sensazione di malessere generale. Mi sveglio la notte con un senso di confusione e la mattina sono molto debole e rimango un po' spaesato fino al primo pomeriggio quando comincio a "riprendermi".
Ho chiesto all'urologo che mi segue e mi ha detto di continuare con il trattamento visto che sta funzionando ma non ne ho molta voglia. Ci sono alternative che potrei suggerire?

Grazie
[#14]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dott Piana

le volevo dare un aggiornamento e sentire un suo parere.

Poiche' al terapia con alfuzosina, pur avendomi diminuito i dolori quasi immediatamente, mi ha dato dei problemi (molta debolezza e sensazione di malessere) e mi e' stata sostituita con tamsulosina 0,4 mg una volta al giorno. Ora sono al giorno 11 della terapia.

Ho inoltre eseguito una risonanza magnetica pelvica dalla quale e' emersa una leggera infiammazione del collo vescicale e leggero ingrossamento della prostata.
Ho inoltre eseguito analisi delle urine con urinocoltura dove tutto e' risultato negativo/assente. Segnalo solo un aspetto delle urine Torbido, colore Oro, scarsa flora batterica, rare cellule delle basse vie e 2/3 leucociti per c.m.

I dolori purtroppo continuano, seppure in maniera minore rispetto a prima della terapia. Volevo chiedere

- se e' normale che dopo 10 gg di terapia ancora ho dolori?

- ho visto che esistono due tipi di prostatite: batterica e non. La prima ho visto si cura con antibiotici. Come posso sapere se la mia prostatite e' batterica?

- l'aspetto torbido delle urine e' segno di infezione?

Grazie
Cordiali Saluti



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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'assenza di febbre e le modificazioni scarse od assenti del sedimento dell'esame delle urine fa pensare ad una prostatite abatterica. Comunque gli elementi a nostra disposizione non sono sufficienti ad affermarlo con assoluta certezza. Alfuzosina e tamsuolosina sono farmaci molto simili ed apartengono alla famiglia degli alfa-litici. L'effetto collaterale più comune di questi farmaci è appunto l'abbassamento eccessivo della pressione del sangue, con vertigini e spossatezza. Non vi sono valide alternative, ma è lecito cambiare tipo di alfalitico, per valutare se uno sia tollerato meglio dell'altro. Badi bene che si tratta di farmaci che possono alleviare i disturbi ma non agiscono sulle cause del problema, qualsiasi esse siano.
[#16]
dopo
Utente
Utente
gent dott Piana

grazie per il messaggio.

Ci sono esami che possono dire se la prostatite sia di tipo batterica o meno? Nel caso posso chiedere al mio medico che mi segue se effettuarli.
Se i farmaci alleviano i disturbi ma non agiscono sul problema, come posso fare ad andare alla radice dello stesso?
Infine, e' normale avere una prostatite alla mia eta (37 anni)?

Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'esperienza dell'urologo in questi casi vale più di tanti accertamenti. Vi sarebbe il cosiddetto "test di Meares" con colture ripetute, ma è di esecuzione non semplice ed i risultati spesso continuano a non essere dirimenti. La suaetà è assolutamente la più frequente per l'insorgenza di problemi infiammatori della prostata. L'approccio terapeutico è molto complesso, rispondiamo ogni settimana a decine e decine di domande su questo argomento, una breve ricerca la aiuterà a farsi un'idea almeno iniziale dell'approccio, che ben raramente si basa su cure farmacologiche, ma piuttosto sulle modificazioni dello stile di vita.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Ho letto i vari messaggi sul forum...ho notato che la maggior parte degli utenti con problemi simili al mio ha effettuato ecografia tranrettale e spermiogramma. Io ho effettuato "solamente" ecografia testicolare, risonanza magnetica pelvica ed analisi delle urine (con urinocultura). Forse dovrei considerare ulteriori approfondimenti?

Inoltre, c'e' un motivo per cui il dolore aumenta da straidato?

grazie
cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La risonanza magnetica pelvica ė estremamente più sensibile e specifica dell'ecografia trans rettale, indagine che sta cadendo in disuso, tranne che per utilizzi particolari. La spermiocoltura può essere utole, a patto che i risultati siano interpretati correttamente, pechè i falsi positivi sono molto numerosi.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Piana

la disturbo nuovamente per un aggiornamento visto che i dolori proseguono..
Alla fine ho fatto una risonanza magnetica pelvica. .. L'ho anche dovuta fare all'estero perche' dai primi di agosto sono (e saro') per 6 mesi fuori Italia...
Riporto il referto in inglese che ho anche inivato al'urologo che mi segue in Italia:

The prostate glande is of normal size and shape. It measures 4(TS)x 2(AP) x 3.1(cranocadiaul) cm. Volume 17 mls.
Patchy low signal is seen throughout the peripheral zone on the T2 weighted sequences. This demonstrate some mild enhancement post IV contrast. There is no evidence of restricted diffusion.
Seminal vescicles normal appearance. The bladder (vescica?) is distended but of normal outline.
Normal testicles. Small left-sided varicocele.
No evidence of significant pelvic or inguinal adeonophaty. No free fluid seen within the pelvis.
Normal anorectal junctions.
The bone marrow returns normal signal. Normal appearance of the pelvic musculature.

Conclusions:
1. non specific low signal within the peripheral zone of the prostate which demonstrate mild enanchment. Acute prostatitis?
2. Small left varicocoele.
3. Incidental note is made of some faecal loading in the pelvis.

L'unica cosa rilevante mi sembra al punto 1 questo segnale basso non specifico in zona periferica T2 che dimostra un lieve aumento (mield enanchment).
Di cosa si puo' trattare?

Grazie
Cordaili Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'ipotesi infiammatoria ("sub-acute prostatitis") è la piú verosimile.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott Piana, come sempre grazie per la risposta.
Cosa posso fare per questa prostatite che non passo? ho anche l'impressione che stia peggiorando perche ultimamente mi capita di svegliarmi di notte per urinare cosa che prima non succedeva. Sto anche pensando di cercare il parere di un altro urologo. Ad oggi gli esami che ho fatto sono analisi urine con urinocultura, ecografia e risonanza magnetica. Sono in cura con tamsulosina da quasi 3 mesi ormai.
Vedendo altri consulti noto che altri utenti con lo stesso problema sono stati sottoposti ad esami piu' vari dei miei, molti hanno curato il problema con antibiotici.

Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Avrà anche letto che per i disturbi prostatici genericamente irritativi non esiste una terapia certamente efficace e che molta attenzione deve essere rivolta ad uno stile di vita "più sano". La pazienza ed un buon rapporto di comunicazione e fiducia con il proprio urologo sono altrettanto essenziali.
[#24]
dopo
Utente
Utente
Si ho letto. Ho gia' fatto alcuni cambiamenti nello stile di vita ma ancora pochi risultati.
in genere una risonanza magentica si ripete dopo qualche tempo per controllare gli sviluppi? O c'e' qualche esame per confermare che questo "segnale basso in zona periferica T2l" sia solo prostatite?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La risonanza non viene in genere ripetuta, una volta che la situazione è stata definita in genere è sufficiente controllare il PSA (in modo non maniacale). Quello che potrebbe impensierire è una costante tendenza al rialzo, in assenza di intensi disturbi irritativi che pissano far pensare ad un'infiammazione sub-acuta.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. piana. PSA non mi e' stato mai testato...quindi per concludere capisco che devo valutare nuovamente la situazione con l'urologo curante visto che la tamsulosina non ha fatto molto e cominciare a monitore il PSA?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Abbia pazienza, abbiamo perso di vista i suoi rifermenti. Ovviamente a soli 37 anni di età la possibilità di sviluppare un tumore della prostata sono quasi inesistenti, pertanto non vi è nessun bisogno di eseguire controlli del PSA per ancora 15 anni almeno. Sarà il suo urologo di riferimento a consigliarle un percorso adeguato di controlli, anche in base all'evoluzione dei disturbi.
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dopo
Utente
Utente
Ok. Grazie ancora per i suoi consigli e buon fine settimana
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dopo
Utente
Utente
Gent. Dott. Piana

La disturbo nuovamente in quanto l'urologo mi ha cambiato cura. Stop tamsulosina ed ho cominciato ciproxin per 20 gg. Oggi e' una settimana e non vedo grossi cambiamenti...
Le volevo inoltre chiedere anche un parere. Nel 2014 sono stato sottoposto ad un intervento per la rimozione di condilomi dal meato uretrale. Si trattava di virus hpc. C'e' qualche relazione tra questo e la possibile prostatite di cui sto soffrendo?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Come avrà notato anche da altri nostri consulti su questo argomento (centinaia), noi non siamo in linea di massima fautori delle prolungate terapie antibiotiche empiriche, in assenza di febbre o reperti batteriologici di laboratorio inequivocabilmente positivi. D'ogni modo, questo è solo un nostro parere, altri Colleghi possono pensarla diversamente in base alla loro esperienza personale.
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dopo
Utente
Utente
Ok grazie. Riguardo la mia domanda precedente sui condilomi rimossi nel 2014, c'e' qualche relazione?

Grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
In linea di massima, no.
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dopo
Utente
Utente
Ok, grazie ancora
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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