Sospetta prostatite

Buongiorno. Nel luglio 2016, richiedevo questo consulto:
"Salve, sono un ragazzo di 30 anni. Circa tre anni fa, a causa di un fastidio (sensazione di peso) nella zona perineale e di qualche problema nella minzione (non bruciore ma insoddisfazione della vescica e frequente stimolo ad urinare) mi sono rivolto ad un urologo che dopo accurata visita ha riscontrato l'epididimo un po' ingrossato ed una leggera congestione prostatica. Ma nulla di rilevante.
Dopo diversi cicli di antibiotico (Ciproxin e Levoxacin), anche prescritti a seguito di spermiocoltura positiva (Escherichia coli C.B.: 1.000.000 U.F.C./ML), i fastidi sono progressivamente scomparsi (seppure con episodi recidivanti) e da oltre un anno non accuso sintomi degni di nota in tal senso. (...) Tale miglioramento è testimoniato anche dall'esito di spermiocoltura effettuato circa un anno fa e risultato negativo.
Detto questo, circa due settimane fa ho voluto effettuare, di mia iniziativa (pur non accusando una sintomatologia precisa ma per mera curiosità) per la terza volta la spermiocoltura. Questa volta risultata positiva nuovamente Escherichia coli C.B.: 1.000.000 U.F.C./ML + Haemophilus Parainfluenzae C.B.: 1.000.000 U.F.C./ML. (...)"
Tornando ad oggi, un mese fa ho di nuovo iniziato ad accusare dolore sovrapubico che si intensificava la sera a letto irradiandosi verso il basso (pene testicoli perineo) e bisogno più frequente di urinare durante il giorno. Ma nessun problema nella minzione. All'esito di nuova visita urologica da medico diverso rispetto a quello che mi aveva in cura, l'uroflussometria è risultata normale ma il medico mi ha riscontrato alla palpazione ancora l'epididimo ingrossato e dolente, la prostata "leggermente gonfia e dolente" e il testicolo sinistro di volume leggermente inferiore rispetto al destro. Comunque una novità che non mi era mai stata riscontrata nelle numerosi precedenti visite dagli altri medici. In ogni caso nulla di preoccupante a suo dire. La diagnosi è stata quella di presunta prostatite batterica cronica sulla base della spermiocoltura effettuata da me nel 2016 pur in assenza di sintomi, come ho detto sopra. La terapia è stata quella di 20 giorni di antibiotico e un integratore a base di polline. Adesso, quasi alla fine della cura antibiotica, non accuso dolore sovrapubico, ma un fastidio (non dolore) all'uretra e alla vescica che risulta intermittente, ma mi sta pesantemente condizionando in quanto mi rende ansioso e pauroso per le recidive o un aggravarsi della situazione. Chiedo agli esperti se condivisibile l'approccio del mio medico. è normale che dopo quasi ben 20 giorni di antibiotico non siano scomparsi del tutto i sintomi? E se non si trattasse di prostatite batterica, sarebbe più difficile guarire del tutto? Anche perché seguo già tutti gli accorgimenti consigliati (niente alcool, spezie, picc. ecc). Riconosco di essere molto poco coraggioso, ma la prospettiva di un aggravamento della situazione mi spaventa e deprime. Ringrazio e mi scuso.
[#1]
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 371
La cura della prostatite , quando batteriva , vede l'uso dell antibiotico associato sempre alla serenoa repens ed antiinfiammatori locali sotto forma di supposte . Indispensabile regolarizzare l'ambiente intestinale da cui proviene il germe

Dr. Andrea Militello.

Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.

Ecografia, urodinamica

www.urologia-andrologia.net

www.andrologiamilitello.

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Dottore la ringrazio per l'alacre e gentile risposta!
Ho finito la terapia antibiotica (ben 20 giorni di levofloxacina) e sto assumendo come da lei consigliato regolarmente serenoa repens mg 320 ed inoltre un integratore a base di bromelina, curcuma e SOD.
Non accuso i dolori acuti che accusavo all'inizio della terapia. Persiste tuttavia questa sensazione di fastidio -che mi turba molto- che non riesco ancora bene ad individuare in quanto piuttosto variabile, ma che si presenta in particolare la sera dopo cena e dopo la defecazione e/o la minzione (ma non durante)!
In attesa della nuova spermiocoltura in programma la prossima settimana e la successiva visita urologica, potrei assumere dei rilassanti o un "Antagonista selettivo sui recettori α1-adrenergici postsinaptici localizzati a livello del trigono vescicale, dell'uretra e della prostata" (copio dal foglietto illustrativo)?
Penso che un'attenuazione del sintomo potrebbe aiutarmi psicologicamente e migliorare la qualità della vita.
Ed inoltre potrebbe essere necessario o consiglibile qualche altro accertamento? Ecografie, scintigrafie o radiografie? Per individuare bene il problema? dato che nutro dei dubbi sulla diagnosi di prostatite batterica?
La ringrazio sentitamente!
[#3]
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 371
grazie per la stima che ha dimostrato

si talvolta si utilizzano gli alfa litici con l intento di detendere il collo vescicale e migliorare l'aspetto urinario

di solito il tutto viene prima stimato con una uroflussometria e una valutazione del RPM
[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Grazie mille dottore.
Comunque l'uroflussometria che ho fatto in occasione dell'ultima visita era normale e assente il residuo post minzionale.
Avrei un'ultima domanda:
ma possono esserci effetti collaterali con l'assunzione, anche a basse dosi, di questi farmaci alfa bloccanti? Sto cercando di concepire un figlio con la mia compagna, e mi spaventano potenziali ripercussioni.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 371
be una degli effetti collaterali è la retroeiaculazione, ma se ciò non avviene, allora non ci sono altri motivi di "allarme"
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