Ricorrenti Cistiti da luna di miele-antibiotici-fine del desiderio

Buongiorno Sig.ri dottori, da quando mi sono sposata(25 anni fa) ho sempre sofferto di cistite post coitale .
Penso di aver tentato tutto : visita urologica completa di esami e diagnosi (canale uretra bifida) / visita ginecologica / uva ursi /ciproxin/ mirtillo rosso / minzione prima e dopo il rapporto / controllo su attività intestinale / esame urine+uricoltura con antibiogramma /dmannosio /
ma ogni volta (e per fortuna non sempre) dopo 12 o 18 ore dal rapporto riconosco tutti i segnali e puntualmente è cistite. Gli ultimi episodi sia a ottobre che a novembre e precedentemente a maggio.
Ormai non faccio sempre l'urinocultura (quando la faccio x sicurezza è Escherichia 300.000.000) e assumo Cistalgan per sopire gli spasmi dolorosi e arrivare a sera con Monuril 3g (x 2 sere consecutive) ...tra l'altro il generico non ha la stessa efficacia (perchè?).
La domanda che Vi pongo è : quali sono le controindicazioni per ventennale assunzione di Monuril ? Ci sono farmaci più leggeri ma efficaci quanto monuril ?
cosi non riesco nemmeno più ad avere voglia di rapporti sessuali con mio marito (che intimamente colpevolizzo dal momento che io a 54 anni ne farei a meno , pur di evitare la cistite, se non fosse per la sua insistenza). Vi Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
I batteri, che si tratti di E.Coli od altri derivano comunque dal suo intestino, pertanto è su questo che vanno concentrate le residue attenzioni, se ancora la sua pazienza non le ha consumate tutte ... Dopo una staria così lunga, irta di accertamenti e tentativi terapeutici, possiamo a ragione pensare che non vi siano altre alterazioni anatomiche favorenti, ma solo uno squilibrio della flora batterica intestinale ed una naturale suscettibilità delle sue basse vie urinarie all'aggressione batterica. se sulla seconda condizione c'è ben poco da fare, avendo lei già tentato - almeno immaginiamo - con ogni tipo di integratore (mirtillo, d-mannoiso e quant'altro). almeno sulla prima condizione possiamo sperare di avere ancora qualche possibilità d'azione. Queste senz'altro passano attraverso l'evitare di ripetere indiscriminatame all'infinito terpie antibiotiche (tra l'altro sempre con lo stesso prodotto molto aggressivo), che a fronte di una azione del tutto transitoria sulle vie urinarie, altro non fanno se non alterare ulteriormente la flora intestinale (microbiòta) ed indurre pericolose resistenze su batteri peraltro abbastanza benevoli. Il discorso è molto complesso e non questa la sede per dettagliare ulteriormente. Sta di fatto che l'approccio più efficace non è perlopiù nelle mani dell'urologo, quanto piuttosto del gastro-enterologo e - soprattutto - del nutrizionista.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la Sua risposta e mi scuso x il ritardo della mia , mi rivolgerò al gastroenterolo , come da Suo suggerimento. Intanto vorrei approfondire però quello che Lei dice a proposito di " ...l'evitare di ripetere indiscriminatame all'infinito terpie antibiotiche (tra l'altro sempre con lo stesso prodotto molto aggressivo), ..." : cosa può suggerire x sostituire Monuril e la sua Immediata efficacia? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Posto che un soggetto come lei dovrebbe sempre bere almeno un litro e mezzo d'acqua al giorno, ai primi sintomi della cistite (se non c'é febbre) è bene bere moltissimo, assumere un anti-infiammatorio ed evitare in prima battuta l'antibiotico. Questo comportamento è in grado di controllare almeno a metà delle situazioni. L'antibiotico va assunto solo in caso di febbre o se i disturbisono molto intensi e non recedono entro un paio di giorni. In ogni caso se la situazione non è complicata è meglio utilizzare antibiotici a largo spettro (es. amoxicillina-clavulanico, cotrimoxazolo) piuttosto che la fosfomicina e gli abusati chinolonici.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per i Suoi suggerimenti . Cercherò in futuro di far uso di antinfiammatori e solo in caso di febbre o dolore insopportabile ricorrere ad antibiotici a largo spettro (amoxicillina-clavulanico, cotrimoxazolo) , non Le nego però che nei miei casi di cistite il dolore è sempre molto intenso anche dalle prime avvisaglie ragion per cui sapere che avevo un farmaco IMMEDIATO era un'ancora di salvezza ( mentale e fisica purtroppo!) . La ringrazio molto.
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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