Embolizzazione prostatica

Buonasera, ho 52 anni e da 2 curo la mia ipertrofia prostatica benigna con urorec.
Una settimana fa mi sono sottoposto a embolizzazione prostatica. Ad oggi la situazione è peggiorata ed ho spesso sangue nelle urine. Il Dottore che mi segue mi aveva descritto bene che inizialmente le cose sarebbero peggiorate per poi progressivamente migliorare...
Dopo 7 giorni la mia difficoltà a minzinare è aumentata, siamo ancora nei tempi necessari o si tratta di un segnale negativo?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La procedura cui lei si è sottoposto è assai poco diffusa, almeno per ora, e crediamo che nessun urologo italiano possa vantare una casistica su cui fare riferimento per giudicare efficacia ed effetti collaterali. Come tutti i trattamenti sulla prostata ingrossata in cui non si asporta il tessuto in eccesso, ma lo si degrada in qualche modo (applicazione di freddo, di calore, o nel suo caso provocando una ischemia) il risultato non è immediato, ma si presenta gradualmente man mano che il tessuto danneggiato va incontro a regressione. Questo avviene in genere nell’arco di alcune settimane. Per questo motivo, alcune di queste procedure prevedono che sia comunque mantenuto un catetere, almeno per il primo periodo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la celere risposta...
Naturalmente spero in un buon esito dell'intervento, ma qualora non dovesse dare i risultati sperati, cosa mi suggerisce?
Ci sono possibilità diverse dall'operazione tradizionale Turp?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Oggigiorno l'intervento endoscopico più in voga è effettuato con vari tipi di laser (olmio, tullio, "verde"). I risultati funzionali a distanza sono sovrapponibili a quelli della classica TURP. leggermente abbreviata la degenza ed il tempo di cateterismo, ridotto il rischio di sanguinamento. Come sempre qui raccomandiamo, è più importante scegliere il chirurgo piuttosto che la tecnica operativa.
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Utente
Utente
Grazie, un ultimo chiarimento, quel tipo di intervento non lo fanno tutti gli ospedali, non ne ho sentito parlare...è corretto?
Il chirurgo intende l'urologo che si occupa della calcolosi ed interviene in via endoscopica, giusto?
Il mio medico è considerato molto bravo, un riferimento, ma se l'ospedale non è attrezzato per quel tipo di intervento, non potrà fare molto credo.
Fermo restando che la cosa piu importante è tornare a minzionare senza fatica, in modo corretto e senza l'assunzione di farmaci, preferirei non avere effetti collaterali come la eiaculazione retrograda...
Grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Tra 2-3 mesi, a situazione completamente stabilizzata potrà giudicare se il risultato è sufficiente oppure ci sarà da pensare ad una alternativa. Ogni operatore ovviamente fa con quel che ha e con cui verosimilmente ha maggiore dimestichezza. Sarà sempre meglio una tecnica "tradizionale" applicata da un chirurgo esperto piuttosto che una "novità" eseguita da un inesperto.
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Utente
Utente
Grazie molto. Chiaro.
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Dr. Tommaso Lupattelli Chirurgo vascolare, Radiologo interventista 45
Buonasera,

secondo la nostra esperienza dopo embolizzazione prostatica il paziente va spesso incontro ad un rapido miglioramento e nella nostra esperienza non registriamo peggioramenti se non qualche effetto collaterale, che tuttavia non pregiudica certo la minzione.
Purtroppo questa tecnica che sta mostrando una rapida diffusione in tutto il mondo e' ancora molto operatore dipendente. I risultati, in effetti, sono strettamente correlati all' esperienza del medico che la esegue. Considerando che e' l' unica tecnica che non e' gravata da eiaculazione retrograda ed ha un invasivita' pressoche' nulla mostra possedere tutti i criteri necessari per avere una rapida diffusione. Il mio consiglio e' di rivolgersi al medico che l'ha trattata per appurare che sia riuscito ad embolizzare entrambe le arterie prostatiche. Nel caso infatti che fosse riuscito ad embolizzarne solamente una i risultati possono arrivare in un periodo di tempo maggiore, ma comunque andra' incontro molto probabilmente ad miglioramento della sintomatologia.

Dr. Tommaso Lupattelli
Specialista in radiologia e radiologia interventistica
Specialista in chirurgia vascolare

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dopo
Utente
Utente
Buonasera, ho letto il messaggio solo ora.
Purtroppo non sapevo che fosse molto legato al medico che procede all embolizzazione.
Il punto è che c'è stato, successivamente al mio post, un progressivo miglioramento, fino a sperare di risolvere il problema.
A circa 40 giorni dall'intervento, ho passato 4/5 giorni che mi facevano ben sperare, poi, progressivamente è andata a peggiorare.
Ora, poiché il terzo lobo della mia prostata è rimasto ingrossato ed unito al collo vescicale alto, il mio urologo, dopo cistoscopia, mi ha suggerito l'intervento di turp.
Ora sono in attesa di effettuare l'intervento.
La situazione attuale è molto negativa.
Urino male, non svuoto più la vescica e spesso sento fastidio ai reni.
La mia giornata è condizionata per il lavoro e la vita privata.
Spero col turp di tornare ad una vita normale.
L'urologo dice che il problema è che il terzo lobo non è stato embolizzato, mentre lateralmente si.
Speriamo.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Purtroppo le procedure in cui non si rimuove materialmente il tessuto prostatico ostruente sono decisamente meno invasive, ma soggette a maggiore variabilità nel risultato funzionale.
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Utente
Utente
Grazie Dottore, speriamo che l'intervento di turp sia efficace e senza effetti collaterali.
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