Dolori dopo rirs

Buonasera dottori, sono una ragazza di 26anni, vi scrivo perché l'altro ieri sono stata sottoposta a rirs in anestesia generale per eliminare un calcolo caliceale medio di circa 1cm rene sx, mentre nessuna terapia per il rene dx dove presente uno di 5mm. L'urologo disse che lo ha distrutto tutto, che mi rimane solo del residuo di sabbia. Mi hanno inserito, come già avvisata, uno stent jj e al risveglio tutto ok, niente febbre, solo urine rosse nel catetere.
Dalla sera dello stesso giorno ho iniziato ad avere dolori simili a coliche, dicono dovuto allo stent e che comunque sono passati abbastanza velocemente con toradol o paracetamolo in endovena.
Ieri notte invece mi sono svegliata all improvviso e stavolta era proprio come una vera colica, con tanto di conati. Lo stesso si è ripetuto stamattina ma nonostante ciò, nonostante le urine rosse, sono stata dimessa e in questo momento sono a casa. Ad urinare ho poco fastidio e comunque sopportabile anche quando sento più bruciore, ma il problema è che proprio da ieri notte non riesco a stare sdraiata, solo seduta, perché appena mi corico inizio a sentire pressione e iniziano le colichette. Lo Stent mi hanno detto che mi sarà rimosso tra 30/40 giorni e solo il pensiero di dormire seduta sul divano mi crea ansia. Possibile che lo Stent mi faccia questo?perché devo aspettare così tanto?Ho sonno e dopo 5 minuti che mi corico sento male, devo sedermi e inizio ad innervosirmi. Mi dissero che mi avrebbe evitato le coliche e invece me le sta facendo avere(mai avute in questo rene, il calcolo era silente) secondo voi è tutto normale? Ho evaquato solo oggi dopo 3 giorni e sento comunque gonfiore e rumore nella pancia come fossi piena di aria..può influire sulle coliche? Grazie mille a chi mi risponderà.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Lo stent ureterale in sede è generalmente origine di fastidi più o meno intensi, dovuti essenzialmente alla sua azione di "corpo estraneo". Pertanto, si cerca sempre e comunque di scendere ad un compromesso sul periodo in cui l'endoprotesi viene mantenuta in sede. Su questo vi sono opinioni diverse, in parte dipende anche dalla situazione incontrata durante l'ntervento (compiacenza dell'uretere, durata della procedura, diametro degli strumenti ed accessori utilizzati. eccetera). Nella nostra pratica, in assenza di complicazioni, lo stent viene mantenuto per 5-7 giorni, ma questa è ovviamente solo la nostra opinione, altri Colleghi possono avere abitudini differenti. Quando i disturbi si dimostrano intensi in modo sospetto, in genere si esegue comunque una radiografia diretta dell'addome per sincerarsi che lo stent sia ancoa in posizione corretta (la migrazione è rara, ma non impossibile). Ciò fatto, l'unico provvedimento è trovare un buon compenso con la terapia antidolorifica ed invocare la santa pazienza ... E' comunque abbastanza raro che si sia costretti ad anticipare la rimozione rispetto ai tempi che si erano previsti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
La ringrazio per la celere risposta.
La radiografia mi pare l'abbiano fatta appena finito l'intervento, poi niente più visite di tipo radiodiagnostico ma solo misurazione temperatura e pressione(sempre tutto nella norma) . non so se hanno riscontrato difficoltà o meno durante l'intervento, non ho avuto modo di parlare con l'urologo che mi ha operata. Il problema è che da ieri sera non riesco a sdraiarmi che sento dolori che aumentano con i minuti.. Il tutto quasi si "azzera" se sto in piedi o seduta. . Ma ho bisogno di riposare..
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Se il fastidio è molto intenso é opportuno che lei si faccia rivedere presso la struttura dove é stato eseguito l’intervento.
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Proprio in questo momento ho come una colica, ho appena preso paracetamolo da 1000 nella speranza passi in fretta e la borsa Dell acqua calda mi aiuta un po'. . Se non passa entro un po' di tempo penso di andare al pronto soccorso perché non posso non dormire più e avere tutto sto dolore..ma non saprei se andare in quell spedale sinceramente..
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Utente
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Buonasera dottor Piana, volevo aggiornarla sulla situazione.
Dopo l'episodio sopra citato, ho avuto poi alle 8 del mattino una colica peggiore che mi ha costretta, ahimè a prendere 15gocce di Toradol a Stomaco vuoto. Quest ultimo mi ha come anestetizzata Tutta per circa 17 ore.. Perché poi di nuovo colichetta di notte passata da sola in mezz'ora con la pazienza di sopportare. Il problema si è ripresentato nuovamente alle 5 di stamattina dove sono stata costretta di nuovo a prendere toradol (poiché inizio ad avere conati forti e a sentirmi cedere le gambe).. Poi tutto oggi fino ad ora tutto "bene", ovviamente con i bruciori nel minzionare e lombari ma che sopporto bene(quello per i quali ero stata avvertita).
Da oggi pomeriggio le urine risultano più rosate che rosso intenso e spero sia una buona cosa. Per altro sono riuscita a schiacciare un pisolino di circa 2 orette sul letto; negli ultimi 3 giorni ho dormito circa 7ore totali, da seduta e con risvegli per urinare e iniziavo a perdere il lume della ragione. Spero che questo non sia dovuto solo all effetto del Toradol ma che magari il mio corpo stia iniziando ad accettare lo Stent e di essere in miglioramento generale..vorrei chiederle se è possibile che, visto che la sensazione era quella, quando ho avuto le coliche è perché sia salita dell'aria o urina al rene? Perché sento proprio che alla fine della minzione qualcosa torna su e succede la colicona. E poi, è possibile che più aspetto ad urinare(4ore, almeno per dormire un po' di notte)e più aumento il rischio di avere colica? Perché mi è stato consigliato di urinare ogni due/3 ore circa,però di notte come faccio.....
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il reflusso di urina lungo lo stent che avviene durante la minzione é assolutamente minimo, ma in condizioni di sensibilitá accentuata può scatenare un dolore renale del tutto simile alla colica, anche se non vi é alcuna ostruzione. Per limitare codesto disturbo si consiglia appunto di non trattenere mai l’urina. Questo anche se in realtá quasi sempre ci pensa giá l’irritazione vescicale a scatenare uno stimolo frequente. D’ogni modo, una sorta di adattamento é da attendersi con il passare dei giorni. Il colore delle urine non ha invece alcun reale significato e può variare anche in modo imprevedibile finché lo stent é inserito.
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Buonasera dottore.
Ormai sono passati più di due mesi dall'intervento, ho rimosso lo stet il 5 aprile, circa 15 giorni dopo l'operazione. Da quel momento è tornato tutto alla normalità, fortunatamente mai più avuto coliche, dolori o altro. Il problema però in questo momento è un altro. Ho fatto eco di controllo lunedì e, ahimè, è stato sì eliminato il calcolo da 10mm ma ora mi ritrovo con "almeno 2 microconcreazioni litiasiche di 2/3 millimetri" nonostante l'urologo mi disse che era stato tolto quasi tutto e che quello che rimaneva di residuo era "redidui e sabbietta". Purtroppo ricordo il calcolo che ho espulso 3 anni fa, che mi fece patire 5 giorni tra coliche e sangue nelle urine, misurava ben 3mm...ecco, secondo lei è normale che dopo una rirs, mi ritrovo con residui del genere che comunque mi creeranno delle coliche? Cosa potrei fare a riguardo? Speravo di avere almeno il rene sinistro finalmente bonificato visto che il calcolo di 6mm che dimora nel rene destro sembra non voler andare via e che prima o poi si farà sentire.
Il mio principale problema è che soffro ogni tanto di ansia generalizzata, sopratutto da quando so di avere perennemente calcoli in corpo che possano in qualsiasi momento crearmi coliche per strada, su un eventuale posto di lavoro(dolore a parte, sono i conati che mi creano più problemi perché mi fanno respirare male) e che mi fanno passare le vacanze fuori porta non con la tranquillità che vorrei. So che probabilmente dovrò conviverci a vita, perché ho 26 anni e questa è la terza recidiva, ma speravo di avere un po' di tranquillità almeno per un rene x un po' di tempo... So che non bevo sempre adeguatamente, purtroppo in certi momenti, lavorando, non si ha neanche modo e la mia forte sudorazione incide sicuramente tanto(in estate, ma anche in inverno se in posti al chiuso e in movimento, sempre capelli e schiena perennemente bagnati), visto che anche se bevo parecchio noto che esce sempre poca urina, scura e di forte odore.
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Un'altra cosa..la nefrologa mi prescrisse, oltre al Lithos, la vitaminaD in quanto nonostante tutto, abbia un deficit. Il valore era 6 o 7 mi pare. Comunque bassissimo.
So che mi devo fidare, ma poi leggendo sul foglio illustrativo, vedo la dicitura "non assumere in casi di calcolosi renale"... Ecco, diciamo che non la sto prendendo per timore.. Però non so se sto facendo bene o male. Perché era davvero bassa, non prendo mai sole e, anche quando potrei, la mia pelle notevolmente bianca mi costringe a mettere una protezione solare 50.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il calcio che va a formare i calcoli non deriva principalmente da quello assunto per via alimentare ma da quello mobilizzato dalle ossa nel suo normale metabolismo. Pertanto "fissare" meglio il calcio nelle ossa è da considerare una buona cosa anche per i reni, questo si ottiene con normali livelli di vitamina D e l'esposizione alla luce del sole. Per quanto riguarda i residui post-litotrissia ricordi che l'ecografia non può essere precisa nella misurazione e perlopiù pochi granelli di sabbiaddossati possono essere interpretati erroneamente come frammenti di dimensioni maggiori. In linea di massima, parlando di calcoli contenenti calcio, se non si vede nulla alla radiografia diretta dell'addome, si può pensare a residui insignificanti, anche se individuabili all'ecografia.
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L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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