I-tind per ipb

Buongiorno. In vari post di paziento che chiedevano delucidazioni sul I-TIND è stato consigliato di rivolgersi ai pochissimi specialisti che fino ad oggi hanno una esperienza diretta sull’applicazione dell’iTind.
Come si possono reperire i nominativi di tali specialisti e/o i centri specialistici che usano questa tecnica?
grazie
saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Per ovvi motivi di correttezza noi non possiamo segnalare singoli Professionisti e Centri di Cura. Desiderriamo comunque chiarire che l'accessorio cui lei fa riferimento è indirizzato alla risoluzione temporanea di una ritenzione urinaria acuta o cronica, sostituendosi al catetere a permanenza. Non può essere considerato un trattamento definitivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Non sono urologo, e neanche medico, ma ho trovato uno studio sul sito della SIU che ad un profano come me sembra dare un interpretazione diversa del dispositivo.
Di seguito il link.

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.siu.it/app/webroot/img/abs_abstracts/2241.docx&ved=2ahUKEwjXzvTi-_riAhXNCewKHf8LB8IQFjAGegQIBRAB&usg=AOvVaw2PoFc1bXRLBlxj8eZMdJ5r&cshid=1561134112598

Può per favore aiutare a spiegare questa divergenza di vedute, la sua e quella che emerge dallo studio.

Grazie

Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gli interventi risolutivi per l'ostruzione urinaria da ingrossamento prostatico benigno comportano tradizionamente l'asportazione materiale di tessuto (cosiddetti "interventi ablativi"), ottenuta un tempo per via chirurgica, oggi quasi sempre per via endoscopica, utilizzando tecniche diverse, ma sempre dirette ad ottenere lo stesso effetto. Nel tempo sono state proposte molte alternative indirizzate ad ottenere un'efficacia silmile senza asportazione di tessuto, ma unicamente dilatando il tratto prostatico dell'uretra. Nessuno di questi trattamenti si è fino ad oggi dimostrato efficace ed efficiente tanto da sostituire l'elevatissimo numero di interventi eseguiti per questo motivo. Evitare gli interventi sarebbe molto suggestivo, anzitutto poiché più econoimico, ma anche per evitare tutti gli effetti collaterali, che se oggigiorno molto rari, non sono del tutto assenti (es. sanguinamento). Il problema è costituito ovviamente dal tempo per il quale il trattamento palliativo si dimostra efficace, che è molto variabile da caso a caso. Questo non vuol dire che non si possa provare, ma avendo ben presente quali sono i limiti di questo tipo di approccio conservativo.
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