Test fish per possibile recidiva carcinoma uroteliale
Salve, mio padre di anni 79 è stato operato alla vescica (Turv) ad aprile 2018 per un carcinoma uroteliale di basso grado.
Non ha potuto effettuare alcun tipo di terapia post-intervento, in quanto lo hanno ricoverato per due mesi per un'endocardite da enterococco.
Come controlli ha effettuato ogni 3 mesi l'esame citologico delle urine e l'ecografia alla vescica.
I medici che lo seguono hanno ritenuto che la cistoscopia fosse un esame troppo rischioso a causa della pregressa endocardite.
Tutto bene fino a maggio 2019, quando l'esame citologico (ripetuto anche a giugno 2019) ha riscontrato la presenza di "elementi uroteliali atipici (categoria 3 secondo la classificazione di Parigi) " mentre l'ecografica e l'uro-tac sono negative.
Dopo tale risultato del citologico, i medici hanno deciso per una cistoscopia in narcosi e profilassi antibiotica per poter intervenire immediatamente in caso di recidiva.
Non ci hanno mai parlato però del test Fish delle urine.
E' utile effettuare tale test? In caso di negatività dello stesso, è possibile escludere una recidiva?
Ringrazio per la risposta
Luisa
Non ha potuto effettuare alcun tipo di terapia post-intervento, in quanto lo hanno ricoverato per due mesi per un'endocardite da enterococco.
Come controlli ha effettuato ogni 3 mesi l'esame citologico delle urine e l'ecografia alla vescica.
I medici che lo seguono hanno ritenuto che la cistoscopia fosse un esame troppo rischioso a causa della pregressa endocardite.
Tutto bene fino a maggio 2019, quando l'esame citologico (ripetuto anche a giugno 2019) ha riscontrato la presenza di "elementi uroteliali atipici (categoria 3 secondo la classificazione di Parigi) " mentre l'ecografica e l'uro-tac sono negative.
Dopo tale risultato del citologico, i medici hanno deciso per una cistoscopia in narcosi e profilassi antibiotica per poter intervenire immediatamente in caso di recidiva.
Non ci hanno mai parlato però del test Fish delle urine.
E' utile effettuare tale test? In caso di negatività dello stesso, è possibile escludere una recidiva?
Ringrazio per la risposta
Luisa
Si tratta di un approccio diagnostico nuovo e generalmente assai poco diffuso, anche se assai promettente. Per il momento non può ancora sostituire completamente l’indagine endoscopica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie Dott. Piana per le informazioni.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 24/09/2019.
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