Sospetta vs ivu?

Buonasera,

Sono diversi mesi che lamento difficoltà a urinare bene, nel senso che faccio fatica a iniziare la minzione.
Non mi sento totalmente svuotato bene, per giunta molto spesso avverto dolore al glande e più raramente bruciore allo stesso.
Mi capita quando mi masturbo che avverto subito il bisogno di fare pipi, il che mi costringe ad interrompere l atto, andare in bagno, e riprendere.
Inoltre avverto un certo fastidio anale, una sorta di pesantezza se così possiamo definirla.

Avverto inoltre un dolore al testifolo sinistro, a volte lieve, altre volte lo sento in modo atroce, e a volte non sento nulla.

In passato avevo fatto (3 anni fa) una spermiocoltura (positiva) per il problema al testicolo, avevo fatto un ciclo di levofloxacina e mi era passato il dolore (il nome del batterio non era stato riportato per dimenticanza dei biologi del laboratorio).


Pare che i sintomi attuali sopra elencati si siano presentati, facendo memoria, dopo aver avuto un rapporto sessuale occasionale non protetto.


Ho fatto una visita urologica il 15 dicembre e il medico ha scritto nella diagnosi: "sospetta malattia del collo vescicale (VS IVU) ", mentre nell esame obiettivo ha scritto "GE nella norma, prostata nei limiti"

mi ha così prescritto le visite, ovvero:
- esame urine e spermiocoltura;
- ecografia testicolare ed addome completo;
- uroflussometria;

Di questi esami ho potuto fare, per adesso, solo le ecografie le quali non riscontrano particolari problemi, solo un lieve varicocele al testicolo sinistro.


Il 19 dicembre, manco a farlo a posta, sono stato molto male per via di una occlusione intestinale, dopo aver avuto dolori atroci e vomito (niente febbre) sono andato al pronto soccorso e qua i medici mi hanno detto, dopo esami del sangue, ecografia e radiografia all addome, che appunto avrei dovuto seguire la terapia movicol due volte al di più due litri d acqua al giorno (potete immaginare quanto sia difficile bere molta acqua).

Inoltre le analisi vanno bene, eccetto i globuli bianchi un po alti.

A proposito di analisi del sangue, ne avevo fatta una i primi di ottobre 2020 dopo che riferii al medico di base i problemi nel fare minzione, e mi prescrisse pure quelli che riguardassero la prostata, come il PSA: tutto normale.
Ovviamente ho fatto visionare codeste analisi all urologo che mi ha preso in visita.


C è da dire che assumo trazodone 50 mg e rivotril 10 gg al di per una sindrome ansioso depressiva.


Inoltre ho due protusuoni discali tra l4, l5 e S1.


Detto tutto ciò, vorrei gentilmente chiedervi alcune cose:

1) cosa significa GE nella norma?

2) cosa significa VS IVU?
Non si tratta di sclerosi del collo?

3) posso gentilmente avere un vostro parere generale, nel mentre che finisca di fare le restanti visite?
Sono molto preoccupato e ho paura di avere qualcosa di grave o comunque difficile da trattare.
Grazie per la comprensione e auguro a tutti un felice anno nuovo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
1) GE vuol dire "genitali esterni".
2) VS IVU ovvero "versus IVU" significa che vi è per ora una possibile diagnosi alternativa (versus) di infezione delle vie urinarie (IVU).
3) In prima battuta pensiamo che la sclerosi del collo vescicale sia la diagnosi più probabile, da apprafondire comunque ulteriormente con gli opportuni accertamenti di secondo livello. La sua emotività alterata può certamente amplificare la percezione di tutti i fastidi della sfera uro-genitale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottor Piana, La ringrazio per le delucodazioni.
Volevo inoltre aggiungere che ho ritirato i referti dell esame delle urine (fisico, chimico e microscopico) e della spermiocoltura, entrambe non hanno rilevato nulla, anzi, è tutto nella norma: sperma privo di batteri e le urine presentano tutti i valori di proteine, globuli bianchi ecc. nella norma.
Eppure sto ancora male, stitichezza ancora presente (che risolvo assumendo movicol e veravis quotidianamente), pesantezza anale, dolore al glande, dolore pubico, difficolta a urinare.
Le volevo gentilmente chiedere, a questo punto:

Su quale strada si potrebbe indirizzare la diagnosi?

È corretto escludere categoricamente, in virtu dei referti di cui sopra, che io possa avere una prostatite comunque batteria, data per esempio dall E. Coli?

Il medico di base mi ha prescritto inoltre altri esami del sangue, per via del mio calo ponderale, i quali risultano tutti nella norma. I valori ricercati sono stati: emoglobina glicosilata, CA 15-3, FT4, FT3, TSH, Proteina C reattiva, CA 125, CEA, Lipasi, amilasemia, emocromocitometrico.

Ringrazio per la disponibilità, cordiali saluti
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
In buona parte dei disturbi pelvici a lungo decorso (genericamente definiti "prostatite cronica") i risultati degli accertamenti di primo livello sono negativi e spesso anche alla visita diretta non si rileva nulla di significativo. Se vi è un sospetto anche remoto di una ostruzione delle basse vie urinarie da sclerosi/stenosi del collo vescicale è ovviamente necessario passare ad accertamenti di secondo livello (endoscopia, indagine urodinamica) cui però solo il suo urologo è in grado di definire l'opportunità.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Chiedo scusa Dottore, ma temo di non aver capito bene le prime righe della sua risposta, cioè io l ho interpretata così, ovvero:
potrei anche avere una prostatite cronica sulla base dei sintomi e dei referti riportati in questo consulto (che in attesa di fare la uroflussometria, porterò anche all urologo che mi ha in cura) come potrei invece non avere una prostatite cronica nel senso stretto diagnostico, perché in genere questi fastidi prolungati hanno un altra natura che però vengono comunque etichettati "a prima vista" come prostatite cronica, è corretto?

Dall alto della mia ignoranza, ho il sospetto che i problemi intestinali, minzionali ecc. Siano dovuti al fatto che assumo trazodone, potrebbe dare problemi in tal senso, anche alla prostata, magari indirettamente?
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
In effetti il termine "prostatite cronica" è molto generico e presuppone la presenza di una infiammazione della prostata che invece è molto spesso assente o silente, quantomeno negli accertamenti di cui oggi disponiamo. Come abbiamo già scritto, le condizioni che rendono necessaria la somministrazione di psicofarmaci come il trazodone possono spesso amplificare le sensazioni sgradevoli a livello uro-genitale.
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dopo
Utente
Utente
Avevo supposto che, oltre le condizioni che mi portano ad assumere trazodone, le quali mi ha chiarito che amplificano i disagi uro-genitali, fosse anche il farmaco stesso a indurre sintomatologie compatibili con quelle che lamento. Dopotutto, il bugiardino del trittico riporta chiaramente possibili fastidi minzionali e intestinali.

In ogni caso La ringrazio ancora, adesso farò l uroflussometria e infine porterò i referti all urologo, sperando che io possa superare queste problematiche.

Mi piacerebbe tenerla aggiornata se me lo permette, la ringrazio ancora e buon proseguimento.

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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