Uretroprostatite subacuta

Gent.mi Dottori
mi scuso prima di tutto se sarò prolissa,ma credo che vi servirà per capire tutta la siutazione.

Da anni mio marito vive una situazione al quanto "assurda" a mio
parere e per lui molto disagevole!

Da oltre 10 anni mio marito soffre di continui bruciori al canale uretrale sia durante l'atto della minzione che appena dopo i rapporti (mai durante!).
Abbiamo girato una miriade di medici ed ognuno con pareri diversi!
Inizialmente la sua condizione venne presa per una banale infezione e fu curato con cicli di antibiotici.
Spesso l'urinocoltura mostra una lieve carica di E.coli,ma a parere mio dovuta alla sua stitichezza ,dato che tale batterio vive come commensale nel nostro corpo.

Successivamente non contenta decisi di portarlo da una altro medico il quale dopo avergli fatto fare una serie di esami:eco-pelvica e renale,espolarazione manuale dell'inizio del tratto anale,flussimetria e spermiogramma e spermiocoltura...risultò LUTUS da prostatite,una prostata piccola e molle, con
presenza di una piccola calcificazione nella porzione centrale.Dalla
flussimetria si evinceva difficoltà nell'urinare.Lo spermiogramma nella norma(almeno quello).Le sue parole furono "non sembra la prostata di un ragazzo di 30 anni".
Lo curò con xatral (che attualmente cotinua a prendere perchè gli da un pò di beneficio) e acidif per aiutare la minzione.
Ma il tempo passava e lui stava sempre uguale,se non peggio.

Ultimamente ho voluto un altro parere per cui sono andata da un ennesimo medico il quale diagnosticò la prostata dolente alla palpazione ,nessun problema ai reni,vescica nella norma,un inizio di varicocele per lui poco preoccupante e per di più ha dovuto eseguire un uretroscopia.
La prima volta fu traumatica non riuscivano ad oltre passare lo sfintere striato (uretra previa) per entrare in vescica.E fu curato con Idiprost,Topster e Levoxacin,succesivamente un ciclo di 3 mesi con Deprox 500 mg.In oltre il medico decise in un day hospital.Sotto sedazione hanno eseguito l'esame,ed è meglio che non vi racconto il dopo...le urla si sentivano per tutto il reparto per come gli bruciava.
Da lì è risultata una Uretroprostatite subacuta e nessuna stenosi dello sfintere uretrale,ma nonostante le cure con,anche in questo caso Topster,deprox 500 mg e levoxacin, non abbiamo risolto nulla.

Ora mi domando è possibile che da anni che cerco di risolvere questo problema,che gli ho fatto fare una miriade di analisi,cambiati 4 medici e nessuno che riesca a capire di cosa si tratti?
L'ultimo medico dopo l'uretroscopia addirittura disse che era una forte infiammazione ma non si poteva fare nulla!!!!
Ma come nulla?e cosa ha sofferto a fare?l'avevamo già capito che era una forte infiammazione!Volevamo sapere come curarla e possibile che non vi siano cure di alcun genere?

Dottori capisco perfettamenete che tramite messaggi non si può fare alcuna diagnosi perchè il paziente va ascoltato e visitato,ma vi chiedo solo un parere e che strada prendere
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
cara lettrice,

spesso alcuni medici sono un po' aggressivi. Spesso alcuni medici sono "resi" aggressivi dalle insistenze dei pazienti o dei loro parenti che vorrebbero una soluzione immediata, semplice, "quasi magica" cosa che in medicina non è sempre possibile.
Il problema da lei descritto, a mio modesto parere, dovrebbe richiedere, prima di tutto, una attenta valutazione di laboratorio per escludere la presenza di germi nell'uretra (ghiandole para uretrali), prostata, vescicole seminali, vescica).
Una volta stabilito che non ci sia una infezione o ,dopo averla debellata, si tratta di aspettare che i danni infiammatori provocati dalla infezione possano regredire ( ci vuole del tempo !) fino a rendersi poco significati o inapparenti.
Se questo non accade possono essere opportuni indagini più "invasive" radiografie, endoscopie....
Per queste problematiche io consiglio sempre di affidarsi ad un solo specialista con il quale possa intercorrere un buon rapporto di fiducia
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.ssmo Dott.Pozza
la ringrazio prima di tutto per avermi risposto!
Degli esami laboratoristici dai lei mensionati sono stati eseguiti:esame di routine delle urine,urinocoltura,spermiogramma,spermiocoltura e tampone uretrale.Tutti con esiti negativi.
Manca qualcosa da fare?Mi può indicare esattamente quali esami devo fargli fare?

Per gli esami invasivi sono stati fatti anche quelli,come ho scritto su:esame rettale,uretrocistoscopia (che ha evidenziato un uretroprostatite acuta),ecografie (anche se non rientra negli esami invasivi),ecografia trans-rettale....

Sinceramente dopo aver girato 4 urologi in 10 anni non so più a chi rivolgermi e detto tra noi non faccio parte di quella cerchia di familiari e parenti che vuole tutto e subito.Essendo anche io del campo,sono una biologa,so cosa significa dover pazientare per curare alcune patologie,ma in 10 anni non aver trovato una risposta per quella che apparentemente può sembrare una banale infezione...beh mi sembra esagerato!
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gent.ssimi Dottori effettuado ricerche qua e la nel web ho scoperto che il succo di Crambery (mirtillo rosso americano) o pillole a base di esso acidifichi le urine e fa in modo da impedire l'attecchiemento del batterio E.coli alle pareti uretrali.
Mio marito,da come esposto sopra,essendo stitico e provocando la proliferazione di tale batterio,causa sicuramente dei suoi continui bruciori, prendeva l'acidif a base di crambery e L-metionina ma solo per 10 giorni al mese...con effetti decisamente migliorativi sulla sua condizione.
Dato che dalle varie ricerche e dalle mie conoscenze universitarie pare che abbia davvero effetti benefici e che la sua assunzione giornaliera non provochi alcuna controindicazione e possibile sapere se esistono integratori che possano essere presi frequentemente senza controindicazioni?A differenza dell'acidif la cui assunzione prolungata non è consigliabile!

Grazie
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice,

molti sono i farmaci che possono abbassare il pH delle urine ed ogni urologo informato le potrà dare le precise prescrizioni in merito se vi è un'indicazione .

Poi, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale:

1)vita sessuale regolare , non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc ;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi , spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

www.andrologiamedica.org
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Giovanni Beretta M.D.
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