Psa 5.8 rapporto l/t 12.37

Salve! Ho 60 anni e tre giorni fa ho fatto un esame del sangue (cercavo di capire se la mia tendenza a formare calcoli renali fosse legata a qualche valore strano).
Da questo esame è venuto fuori un PSA di 5. 2 (non conosco il rapporto libero/totale perché non lo avevo richiesto).
Pensando che questo valore alto potesse dipendere dallo sport e sesso (pratico running a livello competitivo e ho una buona attività sessuale), dopo 48 ore di astinenza da corsa e sesso ho rifatto le analisi.
Risultato: PSA 5. 8 e rapporto libero/totale 12. 37.
Ho prenotato una visita da un urologo ma... mancano ancora 10 giorni e sono molto preoccupato.
Faccio una precisazione che potrebbe essere importante: 5 giorni prima dell'esame ho espulso un calcolo di 8 mm che mi ha fatto penare per la settimana precedente (calcolo che, molto probabilmente, si è creato a seguito di una maratona fatta il 5 dicembre nella quale ho preso delle malto destrine e ho bevuto poco durante quei 42 km).
Questo processo di creazione/espulsione del calcolo può avere infiammato le mie vie urinarie ed avere avuto una incidenza sul valore del PSA?
Non ho problemi quando urino.
Grazie per l'attenzione!
P. S.
forse per il peso ho scelto la riga sbagliata.
Lo sto specificando perché, nella parte inferiore del modulo leggo sovrappeso, ma peso 70 kg.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Rilevare fattori predisponenti alla calcolosi urinaria solo tramite esami del sangue ci pare davvero una pia illusione. Lo studio metabolico è un affare assi più complesso e va affrontato in situazioni particolari e guidati da uno specialista od un centro di riferimento con specifiche competenze in questa patologia. Un calcolo di 8 mm non si forma certamente solo in poche ore, un accrescimento molto veloce sarebbe già quello che avviene in parecchi mesi. Probabilmente nell'ultima maratona il calcolo ha deciso di spostarsi e dar segno di sè, ma molto probabilmente erà già in gestazione all'interno del rene da qualche tempo, se non addirittura parecchio. La sua attività sportiva, combinata con una certa predisposizione genetica, la espone moltissimo alla disidratazione e quindi moltiplica di molte volte il rischio di formazione di calcoli. Verosimilmente, tra competizioni e pesanti allenamenti lei non riesce ad idratarsi a sufficienza. Ricordi che non è sufficiente bere solo "per dissetarsi", ma soprattutto per "continuare ad urinare". Pertanto, alla fine dell'allenamento bisogna continuare a bere quanto basta per urinare almeno entro i 60-90 minuti successivi.
Il discorso del PSA è diverso, abbastanza improbabile che sia condizionato dal passaggio del calcolo. Un rilievo solo non è ovviamente sufficiente a sollevare o confermare sospetti. La visita diretta è ovviamente indispensabile, il nostro Collega deciderà come proseguire. In prima battuta è molto probabile con la prescrizione di una terapia ed indicazioni a ripetere il controllo tra 2-3 mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gent.mo dott. Piana, innanzitutto grazie per la veloce risposta con la quale mi ha chiarito le idee circa la velocità con la quale un calcolo si forma e si evolve.
Per quanto riguarda il valore del PSA, invece, può essere stato condizionato dalla fase di coliche>espulsione della settimana precedente il prelievo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Le abbiamo già scritto di no.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Ha ragione, le chiedo scusa.
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Utente
Utente
Gent.mo dott. Piana, ho prenotato una visita dall'Urologo per il 18 gennaio.
Nell'attesa sono andato a spulciare tra le vecchie ecografie e ho trovato, relativamente alla prostata:
2014 - ottobre - anni 53: prostata aumentata di volume. Peso prostatico: 59 grammi ad ecostruttura discretamente disomogenea con alcune calcificazioni parenchimali.
2019 - febbraio - anni 58: prostata aumentata di volume. Peso 48 grammi.
Premetto che entrambi gli esami sono stati svolti nello stesso studio e dallo stesso dottore.
1) una prostata può diminuire di volume nel corso di 5 anni?
2) il mio attuale valore di PSA (5.8 totale con 12.37% rapporto libero/totale) può essere influenzato dalla dimensione della prostata?
Grazie per il tempo che mi sta dedicando.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
1) una prostata può diminuire di volume nel corso di 5 anni?

In linea di massima no, anzi il più delle volte accade il contrario, a meno che la prima misurazione sia stata effettuata in corso di una particolare fase di infiammazione o congestione della ghiandola. D'ogni modo, le misurazioni ecografiche non sono mai da prendere alla lettera poiché possono essere condizionate da molte variabili, formalizzarsi sui millimetri è senz'altro molto vano.

2) il mio attuale valore di PSA (5.8 totale con 12.37% rapporto libero/totale) può essere influenzato dalla dimensione della prostata?

Il volume della prostata, in particolare la sua componente di ingrossamento benigno, può influire abbastanza sui valori del PSA totale, ma in questi casi il rapporto con la frazione libera tende ad essere più elevato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Buongiorno Dr. Piana.
La aggiorno a seguito delle analisi fatte il 14 gennaio (a distanza di una settimana dalle ultime).
PSA 5.08 con rapporto 12.99. (Contro la precedente 5.8 con 12.37%).
Albumina (che una settimana fa era bassa, forse a causa dell'intensa attività sportiva) quasi del tutto rientrata nella norma.
Domani (18/01/2022) ho la visita dall'urologo. Considerato che ho meno stimoli per urinare, spero che la visita e i futuri accertamenti evidenzino che si è trattato soltanto di una infiammazione.
Grazie e buona giornata!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
La ripetizione dell'esame dopo una sola settimana è praticamente inutile, poiché se vi sono delle differenze queste sono in genere troppo piccole per poter trarre delle conclusioni. Non ci pare si tratti di una situazione particolarmente sospetta, comunque raccomanderemmo di ripetere l'esame tra almeno 40 giorni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Aggiornamento dopo la visita urologica di oggi, 18/01/2022:
il dottore ha eseguito una ecografia + esplorazione rettale.
Rene in salute (ma con due calcoli, uno di 8 mm e l'altro di 3.5 mm);
Prostata normale alla palpazione.
Devo ripetere l'esame del PSA (+ rapporto l/t) tra un mese. Se il valore dovesse essere ancora sopra la norma, devo richiedere una biopsia alla prostata.
Grazie per l'attenzione!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Prima di effettuare una ipotetica biopsia, bisognerà senz'altro eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della prostata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Infatti, in tutta sincerità, passare direttamente a una biopsia mi era sembrato strano. Grazie per il consiglio che sicuramente seguirò.
La aggiorno tra un mese. Grazie ancora!
[#12]
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Utente
Utente
Buongiorno! Ci troviamo a 40 giorni circa dall'ultimo esame (che indicava 5.08 con 12.99).
Oggi 6.8 con 11,61%.
Ricapitolando:
5.8 / ??
5.08 / 12.99
6.8 / 11,61%
Sono nuovamente preoccupato.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Piuttosto che stare appesi ad un numero ballerino dal significato incerto, le consiglieremmo di eseguire la risonanza magnetica multiparametrica della prostata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Prenoterò questo esame domani. Grazie!
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Utente
Utente
Buongiorno! Ho contattato una struttura che esegue la RMM, ma per prenotare volevano la richiesta del medico. Considerato che l'urologo che mi ha visitato a gennaio mi ha ribadito (ieri 23/02/2022) che il primo passo da fare era la biopsia (che, a quanto ho capito, potrebbe portare a dati errati se, prima, non si fa la RMM), ho ritenuto opportuno farmi visitare da un altro urologo.
Questo, dopo avermi sentito e visitato (esplorazione della prostata), mi ha detto che, secondo lui, la mia prostata è di superficie regolare, morbida ed elastica. Però, vedendomi in apprensione mi ha detto: "le consiglio di farsi una RMM per tranquillizzarsi, ma se fosse meno apprensivo le avrei detto di ripetere l'esame del PSA tra sei mesi".
Quindi adesso mi sto adoperando per trovare una macchina Tesla 3 (mi hanno detto che è la più aggiornata) che mi permetta di stare con la testa fuori dal tubo durante l'esame (perché soffro di claustrofobia). Sempre che esista un macchinario un po' più corto degli altri.
Grazie per l'attenzione e la pazienza!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Anche noi ad un paziente meno apprensivo avremmo semplicemente consigliato il controllo del PSA. Non crediamo che la sensazione di chiuso dell'apparecchio RMN sia superiore a quella di un ascensore in movimento (e abbiamo anche provato direttamente più volte ...).
Eseguire le biopsie "alla cieca", come si è fatto fino a pochi anni fa, non dà risultati errati, ma costringe ad eseguire più prelievi e con minore precisione. Inoltre, facendo precedere la risonanza, le biopsie si eseguono solo in caso di reale sospetto, che vuol dire solo in meno della metà dei casi.

Paolo Piana
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[#17]
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Utente
Utente
Buongiorno, dottor Piana. Le allego il referto della risonanza magnetica multiparametrica:

RM PROSTATA: Esame eseguito mediante sequenze assiali, coronali e sagittali TSE T2,
T1, DWI (b100, b600, b1000, b1500 anche b2000) e GRE, prima e dopo somministrazione di
mdc paramagnetico e.v.
Indagine inficiata da artefatti da movimento e da artefatti da sovradistensione gassosa
dell'ampolla rettale.
Motivo dell'esame: paziente con incremento dei valori di PSA tot 6,8 ng/ml.
Referto: ghiandola prostatica aumentata di dimensioni (DT 5,2 cm, DAP 4cm, DL 4,8cm;
volume 52,25 cc) con ipertrofia del lobo medio con impronta sul pavimento vescicale più
marcata in sede mediana-paramediana dx.
PSA Density calcolato: 0,13 ng/ml2.
Zona centrale e di transizione ad intensità di segnale disomogenea per la presenza nel suo
contesto di multiple piccole formazioni ipo-iperintense in T2, compatibili con noduli di
adenomatosi.
La zona periferica si presenta ad intensità di segnale disomogenea con aspetto band like
come in esiti di prostatiti , in assenza di lesioni focali apprezzabili in DWI .
Regolari le vescicole seminali e la vescica .
Conclusioni: reperti compatibili con ipertrofia prostatica benigna ed esiti di prostatiti
(PI-RADS classification: 2). Utile follow-up clinico-laboratoristico.
[#18]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
La risonanza esclude la presenza di sospetti tumorali, il modesto rialzo del PSA è quindi legato all'ingrossamento benigno (IPB) con sovrapposizione infiammatoria. Non vi sono particolari indicazioni terapeutiche. Non si dimentichi dei suoi calcoli.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#19]
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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la pazienza con la quale mi ha seguito finora.
Consegnerò i dati della risonanza al mio urologo e, se dovessi fare ulteriori accertamenti, la aggiornerò. Grazie ancora!
[#20]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, dottor Piana! La aggiorno.
Dopo la risonanza di un paio di mesi fa sono tornato dall'urologo per fargliela vedere.
Mi ha somministrato una cura di circa un mese e, alla fine di questo trattamento, se avessi avuto ancora un valore superiore a 4 sarei dovuto tornare da lui per prescrivermi una biopsia. Premesso che non ho ancora comunicato l'esito (avuto ieri) all'urologo, ecco la cura che ho fatto e l'esito dell'esame del PSA.
Bactrim 4 cicli di 5 giorni (2 volte al giorno) con riposo di 5 giorni.
Proxana Plus (1 al giorno per un mese)
Lenidase (2 al giorno per un mese)
Esito PSA (a una settimana dalla fine della cura): 5.9 con 14% (0.85). (Due mesi fa avevo 6.8 con 11%).
Io vorrei evitare la biopsia che, molto probabilmente, mi proporrà l'urologo. A tal fine vorrei semplicemente tenere sotto controllo il PSA a distanza di mesi. Dopotutto ho sempre avuto una prostata più grossa dal normale, sin dal 2014 di sicuro e, come potrà leggere sopra... l'esito della RM è stato abbastanza confortante. Cosa ne pensa?
Grazie per l'attenzione!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Se si esegue la risonanza magnetica poi bisogna esere disposti a far affidamento sul risultato, altrimenti è meglio lasciar perdere, magarì risparmiando. Anche questa riduzione dei valori del PSA, non sappiamo quanto dovuta alla terapia antibiotica empirica, concorda dal nostro punto di vista per una situazione di ingrossamento benigno con probabile lieve infiammazione sovrapposta. Questo tutto sommato è un quadro molto comune. Noi certamente non faremmo eseguire le biopsie, ma sappiamo che altri Colleghi continuano di essere di altro avviso. Sia chiaro, per le biopsie - come si suol dire - non è mai morto (quasi) nessuno, ma molte cose sono cambiate nel nostro lavoro negli ultimi decenni e rimanere aggappati al passato quasi sempre si dimostra errato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#22]
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Utente
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Grazie mille! È stato chiarissimo!
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