Malattia del collo vescicale

Sono un ragazzo di anni 21 a cui è stata diagnosticata una disectasia del collo vescicale mediante una cistografia transuretrale.
Sono ormai al sesto mese di cura con teraziosina (partendo da 1 e arrivando a 4mg) e sto eseguendo un ulteriore cura antibiotica per via di fastidi legati alla prostata la quale appare, tuttavia, di consistenza normale alla digitopressione.
Il mio problema si protrae ormai da più di due anni, ma le prostatiti erano state curate solo con antibiotici perché non mi erano stati consigliati esami approfonditi prima dello scorso novembre.
In questi ultimi sei mesi ho effettuato 3 uroflussometrie.
La prima riportava un flusso massimo di 14 ml/s, la seconda un 15.4, la terza un 15.9 con un andamento più regolare, a dire dell'urologo.


Chiarite le mie condizioni vi pongo una serie di domande:

1) A questo punto si può dire che il problema può risolversi con i farmaci?
Indicativamente per quanto si potrà portare avanti questo tipo di cura?
Non andrò incontro a degli effetti collaterali assumendo degli alfabloccanti per tanto tempo?


2) Visto che mi sono stati prescritti una elevata quantità di integratori a base di Serenoa per la prostata e altri per il flusso urinario, per la verità piuttosto costosi, si può dire che essi siano utili per il trattamento di questa patologia?


3) Ho effettuato inoltre più di una spermiocoltura ed è stata evidenziata una motilità ridotta degli spermatozoi.
Può essere essa causata dalla malattia del collo e dalla prostatite oppure è un problema completamente scollegato?


Confido nei vostri consigli.



P.
S.
Premettendo che non ho mai avuto problemi con l'alcol, è da ormai un anno che l'ho completamente eliminato per far sì che non interferisca con la cura e per seguire uno stile di vita più sano.
Nella mia condizione quanto può essere dannoso uno strappo alla regola?
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
1) La terazosina, come tutti gli altri farmaci della famiglia degli alfa-litici, non ha alcun effetto curativo a lungo termine. La sua efficacia è unicamente funzionale, nel senso di permettere un minzione più libera, ma legata unicamente alla durata di azione del farmaco (circa 24 ore), che pertanto deve essere assunto in modo continuativo. Gli alfa-litici possono peraltro essere assunti a tempo indefinito, non presentano effetti colaterali dovuti ad accumulo.
2) L'estratto vegetale di palma nana (serenoa repens) è da molto tempo utilizzato per i disturbi urinari legati all'ingrossamento benigno della prostata dell'età matura, con risultati molto variabili ed imprevedibili. La sua efficacia in altre situazioni di infiammazione e congestione della ghiandola sono abbastanza discutibili, senz'altro non vi può essere alcuna efficacia su una malformazione congenita come la stenosi/sclerosi del collo vescicale.
3) Per giudicare bisognerebbe conoscere dei dati più precisi, comunque la prostatite può marginalmente influire sulla qualtà del liquido seminale.
4) Uno strappo alla regola non ha ovviamente alcun significato, a patto che resti qualcosa di isolato e non si scivoli nell'eccesso abituale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

Leggi tutto