E.coli ricorrente vescica iperattiva

Buon pomeriggio, scrivo qui perché sono molto preoccupato rispetto alle infezioni ricorrenti da E.
Coli.


Ho una vescica neurologica iperattiva e sono stato addestrato all'auto cateterismo dopo un intervento di 2 anni fa al midollo.
Da un anno a questa parte tuttavia continuo ad avere queste infiammazioni che sono molto debilitanti e imbarazzanti che mi fanno perdere piccole quantità di urina per quasi un'ora e poi aumentano l'urgenza con cui devo andare in bagno e di conseguenza non mi sento più sicuro a non usare un assorbente.


Il mio dottore ha detto che questa non dovrebbe essere la mia situazione ideale ma gli antibiotici funzionano solo fino a qualche giorno dopo la terapia.
Mi è stata proposta anche un'infiltrazione di botulino per rilassare la vescica ma non capisco come dovrebbe migliorare la situazione...

Scrivo per avere rassicurazioni perché già trovarsi davanti alla prospettiva di dover usare cateteri forse a vita è molto pesante, in più ho il terrore di dover convivere con queste infezioni praticamente 2 volte al mese.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
I batteri E. Coli hanno una provenienza esclusivamente intestinale e sono coinvolti in buona parte delle infezioni delle vie urinarie. Le manovre di cateterismo, anche se eseguite con la massima correttezza, aumentano certamente il rischio di infezione. La terapia antibiotica può essere efficace a breve termine, ma se restano costanti i fattori di rischio, il rischio di recidiva è molto elevato, quasi una certezza. Non vi sono provvedimenti sicuramente e definitivamete efficaci, è peraltro possibile agire su due fronti:
1) Cercando di equilibrare la flora batterica intestinale, limitando la presenza di micro-organismi più aggressivi. Per questo è utile applicare qualsiasi provvedimento che possa regolarizzare la funzione intestinale, sia dal punto di vista dietetico-nutrizionale, che farmacologico (fermenti lattici, probiotici, eccetera).
2) Cercando di aumetare le difese della mucosa vescicale con l'assunzione dei comuni integratori vastamente utilizzati nellecistiti (mirtillo, d-mannosio, eccetera).
Il primo provvedimento è di gran lunga più significativo, può talora essere utili l'apppoggio di un gastro-enterologo o un nutrizionista.
Se l'iper-attività vescicale è chiarmente domostrata all'indagine urodinamica, in genere le infiltrazioni endoscopiche di tossina botulinica costituiscono una terapia piuttosto diffusa. Le indicazioni devono però essere calibrate da un notro Collega con esperienza specifica nei disturbi funzionali (c.d. neuro-urologo).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it