Streptococcus gallolyticus ssp pasteurianus

Buonasera,

ho riscontrato tramite tampone uretrale (colturale) la presenza di questo batterio.
Ho da un paio di mesi sintomi tipici da uretrite.
Ma come si contrae?
e come si eradica?


Streptococcus gallolyticus ssp pasteurianus

l'urinocultura era negativa.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Questo tampone non è significativo poiché contaminato da un batterio non proprio delle infezioni delle vie urinarie, ma presente come parassita innocuo sulla pelle dell’area ano-genitale e dell’ultimo tratto dell’uretra. Il suo trattamento antibiotico, oltre che inutile, sarebbe anche poco efficace, poiché i batteri si trovano appunto in superficie e sono raggiungibili poco e male dal medicinale. In quanto ai suoi disturbi, dovrebbero essere interpretati attentamente, poiché la vera uretrite è praticamente quella tipicamente accompagnata da secrezione attiva abbondante ed inequivocabile (es. gonorrea o infezioni da clamidia). In tutti gli altri casi è necessario valutare la presenza di una assai comune irritazione della prostata, non necessariamente a causa infettiva. Le consigliamo pertanto di sottoporsi alla valutazione diretta di un nostro Collega specialista in urologia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie. Ma quindi il tampone colturale uretrale, se fosse stata presente qualunque altra causa batterica, l'avrebbe rilevata?

grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Il referto del tampone uretrale (come della spermiocoltura) va sempre attentamente intepretato considerando il risultato batteriologico e le condizioni in cui è stato rilevato (sintomi, presenza di secrezione attiva, eccetera).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
grazie. Però non capisco.

A parte la rilevazione dello Streptococcus gallolyticus ssp pasteurianus

il referto recitava così: All'osservazione microscopica non si osservano leucociti e miceti lievitiformi. Non
apprezzabili morfotipi batterici.

Mai avuto nessun genere di perdita. Solo questo bruciore (neanche troppo esagerato per la verità) da un paio di mesi. Grazie!
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dopo
Utente
Utente
Attendo se possibile cortese risposta ad ultimo mio commento. Grazie mille in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
E' appunto l'assenza di gloobuli bianchi (leucociti) che conferma il fatto che si tratti di contaminazione e non di vera infezione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
grazie e buonasera,

Il tampone uretrale colturale è stato singolo (uno solo) può essere che non abbia rilevato tutto? i sintomi (seppur lievi) proseguono....
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Come già abbiamo scritto nella nostra prima risposta, in questi casi è da valutare attentamente la possibile presenza di una irritazione della prostata, anche a causa non infettiva. Per questo motivo è necessaria la valutazione specialistica diretta.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Grazie dottore. Quindi si sente di escludere la causa batterica e propende per altre cause?

Seguirò suo consiglio e mi rivolgerò per una visita ad uno specialista.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

il curante mi ha prescritto cura a base di Rocefin 1g via intramuscolo per 10 giorni come indicato nell'antibiogramma (già effettuata), Successivamente, accettando Suo consiglio, mi sono recato da uno specialista urologo che mi ha visitato (retto compreso)

Lo specialista scrive:

Paziente di 44 anni con disuria insorta due mesi addietro. Riscontro tampone uretrale positivo ad Streptococcus gallotycus trattato dal curante con ceftriaxone im (10 gg.) con discreto beneficio. Nega ematuria.

Esibisce: eco addome: reni regolari, vescica indenne. Prostata di 40 mm.

Esame obiettivo: GE nella norma. Prostata di 25 g. regolare

Conclusioni: esiti uretrite

Dato che ciò che mi interessa maggiormente è escludere MST quali Clamidia, gonorrea, micoplasmi, trichomonas, etc. ,Le mie domande per lei sono:

L'urologo non ha particolarmente osservato gli esami PCR sulle urine (dice che è un protocollo non utilizzato quanto il tampone). Mi ha comunque rassicurato, adducendo anche il fatto che la cura antibiotica che ho eseguito sarebbe comunque sufficiente per un'eventuale gonorrea o clamidia.

Lei è d'accordo?

E' preferibile che rifaccia tampone uretrale? e se si, PCR o colturale?

O posso stare finalmente tranquillo e sereno?

La ringrazio per la risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Il nostro Collega ha sostanzialmente ragione. Rimaniamo della nostra idea secondo la quale i suoi disturbi si siano ridotti spontaneaemente (come molto spesso accade in questi casi) e non grazie all'antibiotico. D'ogni modo la cosa più importante è che lei stia meglio.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#12]
dopo
Utente
Utente
Ma quindi se non era la prostata nè un'infezione che cos'era? sinceramente (non so perchè l'urologo abbia scritto "discreto beneficio") non sto meglio nè peggio (i sintomi sono comunque di lieve entità). Gli esami di cui ho parlato sopra sono sufficienti per escludere Gonorrea, Clamidia etc. (il tampone uretrale colturale è stato singolo) ?

grazie
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dopo
Utente
Utente
e aggiungo, posto che esame pcr urine pare sia di scarso interesse, il tampone colturale uretrale singolo, era sufficiente per le latre malattie di cui parlavo sopra?

grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Dal tipo e dall'andamento dei suoi disturbi (es. assenza di secrezione uretrale, vantaggio non significativo da terapia antibiotica energica e prolungata ...) noi abbiamo da subito associato la sua situazione al foltissimo gruppo delle prostatiti non batteriche, che è alla base di almeno il 20% delle richieste di consulto su questa piattaforma. Parimenti, il tipo dei suoi disturbi non è associabile ad una infezione da batteri intracellulari (clemidia, micoplasmi) o gonococco. Peraltro, per la valutazione selettiva di questi micro-organismi - qualora ne si ravveda la necessità - sono necessarie indagini specifiche, o di ricerca diretta (coltura) o immunometriche (PCR).
In ogni caso, il bombardamento antibiotico poco giustificato (si veda la nostra prima risposta) avrebbe certamente debellato qualsiasi altro tipo di batterio. Ma qui siamo sul piano della pura teoria.
In conclusione, le confemiamo che dal punto di vita infettivo lei possa star tranquillo, gli eventuali disturbi da prostatite (per sua fortuna lievi) possono essere affrontati in modo diverso, in particolre con la regolrizzazione dello stile di vita, di cui sempre scriviamo in questa sede.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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