Clamidia e tampone uretrale

Salve,
Ho il sospetto di avere contratto la Clamidia a seguito di un rapporto a rischio (contatto indiretto tra pene e salvietta sporca di secrezioni vaginali) avuto circa 6 mesi fa;
Per questo ho fatto una visita urologica (senza spiegare la cosa però) e ho richiesto di fare il tampone uretrale per la Clamidia e altri test per le MST, il dottore mi ha prescritto i prelievi di sangue e poi ha detto che il tampone me lo poteva fare lui anche subito (essendo una strrutttura dotata di ambulatori medici e centro analisi).

Il risultato del tampone è: ricerca Clamidia (IFA) NEGATIVO e sto aspettando la data della visita per far vedere le analisi all’urologo, solo dopo girando sulla rete ho notato che praticamente tutti suggeriscono di non urinare nelle 3 ore precedenti al tampone, se non addirittura eseguire il tampone a prima mattina prima di urinare.
Alla luce di questo che validità può avere il tampone eseguito visto che urinato una mezz’ora prima di eseguirlo??
?

Inoltre proprio questa mattina alla luce di ciò ho eseguito di mia sponte esame sangue anticorpi CLAMIDIA E MICROPLASMA igg iga e igm, e spermicoltura con ricerca di batteri Clamidia, questi esami di cui dovró attendere i risultati che valenza possono avere, cioè che percentuale di attendibilità hanno?
È il caso di ripetere nuovamente il tampone uretrale facendo più attenzione?

O dovrei fare l’urinocoltura?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'infezione da Clamidia ha segni e sintomi inequivocabili. Alle infezioni silenti noi crediamo abbastanza poco, in particolare alle ingiustificate ansie ed ai sensi di colpa che spesso ci si costruisce attorno.
D'ogni modo, oggigiorno il mezzo probabilmente più sensibile per rilevare una eventuale infezione è la ricerca PCR di clamidie ed ureaplasmi sulle urine del primo getto. La ricerca sugli anticorpi è comunque già più specifica del tampone uretrale. Noi riteniamo utile questo ultimo esame solo se vi è una evidente secrezione che possa essere raccolta. Spesso i tamponi effettuati "a secco" risultano falsamente positivi poiché raccolgono batteri opportunisti che colonizzano l'ultimo tratto dell'uretra e la pelle dell'area genitale. Questi risultati possono essere fuorvianti ed indurre a terapie antibiotihe inutili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Dottore, la ringrazio per la risposta è mi scuso per il disturbo, avrei ulteriori domande rispetto alla situazione:
1) la Clamidia si trasmette nel modo che ho sopra esposto o no?
2) il tampone effettuato a secco può dare dei falsi positivi ma anche dei falsi negativi visto che non ci sono secrezioni sia perché le ho avute ma non le ho più sia perché avevo urinato da meno di 1 ora?
3)il rapporto a rischio che ho avuto è stato 6 mesi fa circa, e dopo un paio di settimane avevo questi sintomi: secrezioni trasparenti dal glande, materiale biancastro depositato sotto il glande ( che io ho supposto fosse smegma), prurito al glande e ai testicoli; vista la mi ignoranza non ho assolutamente pensato alla Clamidia ma ho fatto i prelievi solo per le altre mts, come consigliato da un urologo.
Col tempo questo sintomo sono andati scemando e adesso ho solo qualche volta delle secrezioni trasparenti dal glande; secondo Lei tali sintomi sono riconducibili alla Clamidia? È normale che senza aver fatto nessuna cura i sintomi svaniscano?
Anche se in realtà adesso ho dei fastidi ma questo soprattutto dal momento dopo il tampone eseguito
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Utente
Utente
Preciso inoltre che ha proprio colto nel segno e l’ansia, lo stress e il rimorso mi stanno mangiando vivo. Spero in una risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
1) Non si può escludere, ma è veramente molto difficile.
2) e 3) A distanza di mesi e senza secrezione, l’attendibilità del tampone è molto relativa.
I segni di uretrite all’inizio potevano essere sospetti, ora diremmo molto meno, quasi nulla.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Dottore mi scusi, leggo e rileggo la Sua risposta ma non penso di averla capita: I segni di uretrite all’inizio potevano essere sospetti, ora diremmo molto meno, quasi nulla ;
Cosa intende con questa frase?
In quanto io adesso non penso di avere sintomi da uretrite;
Se ho ben capito Lei ritiene sia normale non averli pur avendo la Clamidia dopo 6 mesi dal contagio?
O ritiene che non avendoli più sia difficile che io abbia contratto la Clamidia?spero in una Sua risposta è La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Nella nostra pirma risposta abbiamo scritto che crediamo poco alle infezioni asintomatiche.

Lei nel suo post #2 ci scrive "adesso ho solo qualche volta delle secrezioni trasparenti dal glande" e nel post #5 "io adesso non penso di avere sintomi da uretrite". Sono affermazioni un po' in contrasto tra loro, non crede?

Se lei ha avuto veramente la Clamidia 6 mesi fa oggi non lo può sapere nessuno, oggi è però molto difficile che vi sia una pesristenza. Comunque, con i nuovi accertamenti avremo ulteriori elementi di giudizio e probabilmente ci metteremo finalmente una pietra sopra.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
Le scrivo per aggiornarla in merito alla mia situazione, purtroppo dagli esami eseguiti sono risultato positivo alla Clamidia nella spermiocoltura, anche se l’esame ematico per la ricerca degli anticorpi è risultato negativo.
In merito a questi dati avrei alcune domande:
Come è possibile che sia positivo nell’esame dello sperma ma non abbia sviluppato sufficienti anticorpi ne igg ne iga ne igm nel sangue?
Sto trattando secondo cura del medico di base con azitromicina e claritromicina, per 10 giorni secondo Lei la cura va bene?
Dopo quanto posso ripetere l’esame?
Ma soprattutto quale è il rapporto tra hiv e Clamidia? Nel caso abbia contratto anche l’HIV è possibile una sieroconversione tardiva, successiva su canonici 100 giorni del periodo finestra per i test dovuta a una coinfezione da Clamidia e CMV?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Verosimilmente si tratta di una infezione lievissima, che non è in grado di elevare in modo significativo la reazione immunitaria. Ovviamente non vi è alcun rapporto tra HIV e Clamidia, a parte il fatto di essere abitualmente trasmesse per via sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Quindi il periodo finestra per i test hiv non vengano intaccati rispetto a una possibile coinfezione con Clamidia ?
Ho letto di sieroconversione tardiva oltre i sei mesi
È possibile in questo caso?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Abbiamo scritto che non vi è alcun collegamento tra Clamidia e HIV. Per ulteriori precisazioni sull'HIV (che non è di competenza urologica) può rivolgersi ad un infettivologo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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