(spinabifida) infezione o probabile calcolo?

Salve egregi medici, mi trovo a chiedere un parere.
ABC: affetto da spina bifida mielomeningocele con vescica neurologica e svuotamento mediante clisma.
Da gennaio a febbraio ho problemi incrociati di ricorrenti infezioni del tratto urinario, trattate con antibiotici e calcolosi verificate mediante TAC, a cui segue terapia espulsiva che da ottimi risultati.
Dopo qualche settimana, si verifica un'altra espulsione in via autonoma.
Nel frattempo, da gennaio ad oggi, si presentano infezioni da E.
Coli saltuariamente.
Nel mese di giugno ho un nuovo episodia di colica mediamente sopportabile, e febbre (non oltre 38), che risolvo con tachipirina.
Arriviamo a questi giorni, circa una settimana fa si presentano i tipici sintomi da cistite vescicale: minzione frequente, bruciore e soprattutto urine maleodoranti (ancora presenti). Ammetto di aver pensato subito al ritorno della calcolosi, in quanto prima dell'episodio di espulsione autonoma avevo qualcosa di simile.
Bevo molto, nella speranza che se si trattasse di un calcolo uscisse come gli altri.
L'urina non presenta (ad oggi) segni ematurici, ma è spesso chiara e al mattino gialla e densa.
Ritirati oggi esiti di urocoltura con + di 100. 000 e.
coli.
Mi è anche venuta la febbre (37. 8).
Samattina solo molto lieve fastidio al fianco destro poi sparito.
Mi (e vi) domando: seguendo questo quadro, è possibile una situazione congiunta di nuova calcolosi + infezione oppure potrebbe essere solo l'infezione (che causa febbre), dato che i dolori son svaniti?
Ho cominciato la terapia con Cefixoral 400 mg x 5 gg + gastroprotettore consigliatomi dal curante.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Le infezioni urinarie recidivanti sono inesorabilmente causate dalla sua malfunzione intestinale: L'utilizzo di antibiotici è lecito in presenza di febbre e gravi complicazioni. In tutti gli altri casi bisogna tener presente che ogni terapia antibioica indebolisce ulteriormente la già fragile flora batterica intestinale (microbiòta). Per valutare la presenza di calcoli si può riptenere una ecografia, oppure ripetere una TAC senza mezzo di contrasto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno gentile Dott piana. Grazie per il contributo.
La febbre è intermittente, ieri sera regolata con tachipirina, stamani di nuovo sui 39. È probabile che l'antibiotico debba fare il suo effetto? Lei cosa mi consiglia di fare?
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Utente
Utente
Salve dottore, vorrei aggiornarla e avere un suo gentile parere. Siamo a 3 somministrazioni di Cefixoral 400, la febbre torna a salire ogni qualvolta termina l'effetto dell'antipiretico. Sintomi urinari di grande portata non ne riscontro, a parte l'urina un po' scura (ma potrebbero essere i farmaci). Considerando l'ipotesi, come ho letto in altri consulti, che in presenza di stati febbrili potrebbe trattarsi di un allargamento ai reni della cistite, mi consiglia di concludere là terapia o se non scompare la febbre entro 48 ore di procedere a un controllo?

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
L'urina è scura probabilmente perché molto concentrata, vista la febbre e la temperatura esterna elevata. Se riesce, beva senz'altro più acqua. Se la situazione non migliora e persistono rialzi febbrili elevati - vista la sua patologia di base - sarebbe opportuno che lei venisse valutato in Pronto Soccorso e sottoposto ad accertamenti generali, in particolare una ecografia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#5]
Utente
Utente
Salve egregio Dott. Piana, le volevo offrire un aggiornamento sulla situazione.
Stamani ho effettuato un'ecografia di controllo, in virtù degli avvenimenti raccontati in precedenza.
Le vorrei scrivere il referto per avere un cordiale parere da parte Sua.

"I reni sono normali per sede, dimensioni e morfologia. Si segnala la presenza in entrambi i reni di alcuni microliti di 3 mm in assenza di grossolana calcolosi. Non sono attualmente rilevabili apprezzabili dilatazioni delle vie escretrici.
Lo spessore del mantello cortico-midollare è bilateralmente nella norma. La vescica, ben distesa, ha pareti regolari e non presenta grossolane neoformazioni vegetanti aggettanti nel lume né calcoli endoluminali. La prostata, valutata solo per via sovrapubica, ha diametro trasversale di 51 mm, cranio-caudale di 34 mm, ed ecostruttura disomogenea con presenza di alcune calcificazioni parenchimali. Le vescichette seminali hanno dimensioni e morfologia regolari."

Le vorrei chiedere, in base a questo esito è possibile escludere che vi sia stata una pielonefrosi che abbia lasciato segni evidenti, oppure occorrerebbe effettuare controlli specifici, alla luce delle recenti infezioni?
Infine, sembra non segnalarsi una grossolana calcolosi, ma quei microliti di ca. 3 mm cosa rappresentano? potrebbero essere la causa dei recenti fastidi al fianco destro e della febbre?

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
E' molto probabile che unp di quei calcolini nei reni su sia incamminato verso la vescica, causando febbre e sanguinamento. Dovrebbe essere uscito, altrimenti l'ecografia dovrebbe mostrare almeno un po' di dilatazione del rene e lei dovrebbe avere ancora qualche disturbo. Non vi sono indicazioni operative attuali per calcoli così piccoli, l'importante e che non crecano e che si controlli con ragionevole frequenza. Consiglieremmo di bere molta acqua e ripetere l'ecografia, la prima volta tra 6 mesi, poi eventualmente ogni 1-2 anni, anche se non si manifestassero più disturbi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Grazie dottore, quindi lei ritiene che non esserci stati segni indicativi su importante infezioni renali che abbiano creato disagi. I disturbi che lamento saltuariamente al fianco, potrebbero derivare dal movimento di questi microcalcoli?
Non è indicata terapia espulaiva per litiasi di queste dimensioni quindi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Non esiste terapia espulsiva efficace per calcoli ancora all'interno del rene. Si possono assumere molti integratori alimentari che molto promettono e raramente mantengono ... In genere i piccoli calcoli che stanno fermi nel rene, in particolare neu calici (qui bisognerebbe però vedere le immagini della TAC) non sono in grado di causare disturbi significativi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Grazie dottore per la sua disponibilità. Un'ultima cosa che le vorrei chiedere è, dagli esiti del l'ecografia, può con tutti i limiti che ha rispetto a una uroTC o altro, è possibile escludere la presenza di reflusso urinario verso i reni o altre problematiche affini?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Il reflusso può essere diagnosticato direttamente solo con la cistografia retrograda nell'adulto e la scintigrafia vescicale nel bambino.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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