Ripristinare normale funzionalità apparato urinario dopo anni di stenosi

A causa di una fimosi che ha iniziato a manifestarsi dopo la pubertà ho eseguito prima una frenuloplastica (2007) e successivamente una circoncisione (2015) visto che la fimosi era ormai diventata serrata.


L'intervento non ha avuto complicanze ma ha portato alla luce un altro problema, ovvero un meato troppo stretto.


Non volendo rimettere mano alla questione ho aspettato tempo prima di rivolgermi nuovamente ad uno specialista che ha solo effettuato in visita ambulatoriale un allargamento del meato (2016).
Dato che il problema non si è risolto, dopo essermi trasferito all'estero, un nuovo specialista mi ha consigliato di effettuare una meatotomia, notando che il meato era piccolo e diviso in due buchi (uno cieco).
L'intervento (2021) è andato a buon fine ed ha finalmente riaperto il meato che non si è più richiuso da allora.


Durante l'intervento hanno riscontrato la presenza di lichen sclerosus su parte della pelle, il che potrebbe spiegare la comparsa della fimosi e/o della stenosi in primo luogo.
Fortunatamente da quando hanno asportato questa parte della pelle non sembra essersi ripresentato.


Purtroppo, avendo aspettato così tanti anni per risolvere il problema base, la mia vescica ne ha risentito.
Al momento ho un flusso molto basso (16ml/s max, 8ml/s medio) che non si è risolto anche ad anni di distanza dall'ultimo intervento.

Questo causa difficoltà a svuotare la vescica quando è molto piena, dolori ricorrenti dopo la minzione ed in generale strana sensazione nell'area pelvica.
Sono sintomi che vanno e vengono: in generale è possibile conviverci anche se ogni tanto mi danno fastidio durante attività fisica intensa.
Altro sintomo, probabilmente legato a questi, è una eiaculazione molto debole.


Ho eseguito diverse visite prima e dopo l'ultimo intervento.
Tramite uretrografia hanno già determinato che l'uretra è completamente libera e non ci sono stenosi.
Il residuo minzionale sembra essere molto limitato.
Non devo svegliarmi durante la notte ed in generale il protocollo minzionale è in linea con la media.
nessuna infezione riscontrata.
La parete vescicale appare normale dall'ecografia.
prima e durante l'intervento sono state effettuate due cistoscopie senza identificare problemi.


Lo specialista che ha curato l'ultimo intervento mi ha consigliato un esame urodinamico per determinare bene il comportamento dei muscoli della parete vescicale, perché quello sembra essere il problema più probabile.
Il dottore da cui sono ora invece mi ha sconsigliato questo esame data la mia condizione attuale visto che non è proprio piacevole e io non gli do torto dato che ho raggiunto la saturazione in quanto ad esami invasivi.


Avendo ormai visitato molti specialisti, senza trovare una vera e propria diagnosi, mi rivolgo all'esperienza di altri urologi per capire se il problema possa essere ricondotto generalmente ad una vescicola indebolita e se esistono esami possibilmente non invasivi che potrebbero portarmi a capire quale sia la terapia più adatta.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Non vi è alcun dubbio che solo l'indagine urodinamica può fornire ulteriori elementi di giudizio. La sua invasività è assolutamente limitata e certamente non contrasta in alcun modo con la sua situazione attuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it