Dieta chetogenica

Dieta chetogenica: facciamo chiarezza

rferreroleone
Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale

È uno dei termini più ricercati nel web negli ultimi anni, molti la stanno già seguendo, tutti ne parlano.

Che cos'è la dieta chetogenica?

A dispetto di quanto il nome potrebbe far pensare non si tratta di una dieta "tossica", né iperproteica, al contrario si può protrarre a lungo nel tempo e chi la segue avverte un miglioramento generale del benessere e della performance.

Come funziona la keto diet

Il suo utilizzo documentato a fini terapeutici risale agli anni '20 del secolo scorso dove si osservò che bambini affetti da crisi epilettiche trovavano immediato beneficio prima dal digiuno, e poi da una dieta alimentare che riducesse drasticamente la quota di carboidrati ingeriti quotidianamente. Negli ultimi vent’anni, pur avendo contro numerosi nutrizionisti, ha registrato un successo enorme in tutto il mondo come dieta dimagrante e ha a suo sostegno una mole di ricerca scientifica.

Se riduciamo drasticamente l’introito alimentare di carboidrati il deficit energetico che ne consegue sarà vicariato dalla quota di grassi di deposito o da quelli assunti con l’alimentazione; terminate le riserve organiche di glucosio essenzialmente concentrate nei muscoli e nel fegato, le calorie necessarie al funzionamento dell’organismo verranno prodotte dalla scissione dei trigliceridi in corpi chetonici, carburante molto efficiente per tutte le attività metaboliche necessarie per la vita. Nel soggetto sano i corpi chetonici vengono quindi prodotti e consumati come energia pronta, mantenendo il livello degli stessi entro parametri fisiologici.

È evidente come il nostro metabolismo sappia adeguarsi a condizioni di carestia con i quali in passato l’uomo doveva confrontarsi frequentemente; infatti l’elemento essenziale perché si instauri il processo chetogenico è la mancanza di un macronutriente, cioè si attiva una condizione di chetosi se ci priviamo quasi del tutto dei carboidrati.

la dieta chetogenica

Alimentazione chetogenica: benefici

È una dieta volutamente sbilanciata rispetto al classico protocollo mediterraneo, ma si rivela decisamente efficace nel controllo di sovrappeso e obesità e di tutte le malattie a questi correlate. Seguendo le diete chetogeniche ipocaloriche è possibile in breve tempo perdere massa grassa viscerale risparmiando la massa magra muscolare e la sua efficienza metabolica.

Questo calo è solitamente notevole e si raggiunge senza soffrire la fame, per questo la compliance dei pazienti è altissima. La ricerca scientifica ormai da anni supporta la validità di questo protocollo nutrizionale e la dieta chetogenica è chiamata in causa anche come strumento terapeutico per numerose patologie, dall’epilessia farmaco resistente alle emicranie a grappolo, per le cefalee croniche, la sindrome metabolica, la resistenza insulinica.

Dieta chetogenica e altre patologie

Si attendono ulteriori riscontri sperimentali ma è evidenza clinica come anche il diabete 2, il Parkinson e l’Alzheimer possano trarre beneficio dall’attività metabolica dei corpi chetonici, in particolare sull’attività mitocondriale; anche in ambito oncologico è aperto un capitolo molto promettente perché diverse linee neoplastiche sanno utilizzare il glucosio come fonte di energia ma non i corpi chetonici.

Come si fa la dieta keto

La piramide chetogenica diversamente da quella mediterranea è così strutturata:

  • al primo posto come consumo di nutrienti i grassi da fonti salutari che possono arrivare fino all’ 80% dell’introito calorico totale;
  • le proteine sono rappresentate nella percentuale normale prevista per età, sesso e attività fisica del soggetto, da un minimo di un grammo per chilo di peso corporeo ideale a salire in funzione dell’attività fisica del soggetto;
  • questa grande quantità di grassi serve a compensare la quota di carboidrati che è estremamente ridotta, si parla di circa il 5% del totale calorico, condizione questa indispensabile per attivare il metabolismo chetogenico, 20-30 grammi di carboidrati totali al giorno è la quota massima consentita in un soggetto medio per ottenere un rapporto chetogenico ottimale: questi saranno rappresentati essenzialmente da nutrienti vegetali a basso indice e carico glicemico;
  • la riduzione nel contempo a zero di nutrienti come cereali, patate, frutta, comporta dei deficit nutrizionali che devono essere compensati con opportune integrazioni di vitamine, minerali e fibre pena un decadimento delle condizioni generali e il rischio di malnutrizione soprattutto se il protocollo chetogenico si protrae a lungo.

Quando è sconsigliata la chetogenica

La dieta chetogenica è sconsigliata in gravidanza e allattamento, nell’ insufficienza epatica e renale, nel diabete 1, nell’ angina instabile, in caso di IMA recente, nella porfiria e in specifici deficit enzimatici.

Fase di mantenimento

Tranne i casi in cui la dieta chetogenica debba essere seguita a vita (come nel deficit della proteina di trasporto del glucosio GLUT-1 e il deficit enzimatico della piruvato deidrogenasi) o debba rientrare costantemente entro parametri costanti (cefalee, emicranie) si può seguire un'alimentazione chetogenica in cui si alternano dei momenti di “ricarica” di carboidrati per consentire all’organismo di recuperare la quota di nutrienti di cui è carente.

Anche dopo un periodo di chetogenica ipocalorica (i protocolli Low e Very Low Calories) raggiunto l’obiettivo desiderato, si dovranno reintrodurre i carboidrati secondo un schema graduale perché tornino ad essere la principale fonte di energia. Dopo un periodo più o meno lungo di dieta chetogenica e dopo averne apprezzato i benefici molti la continuano per mesi o anni e in ogni caso è difficile che si torni a una dieta mediterranea classica, preferendo invece un’alimentazione low carb style che escluda tutti i carboidrati raffinati e gli zuccheri aggiunti a vantaggio di quelli integrali e naturali.

Fonti

Low-Carb and Ketogenic Diets in Type 1 and Type 2 Diabetes

Initiating the ketogenic diet in infants with treatment refractory epilepsy while maintaining a breast milk diet

Data pubblicazione: 18 maggio 2019 Ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2021

Autore

rferreroleone
Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1995 presso Università Studi di Roma La Sapienza.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 46569.

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10 commenti

#1
Utente 300XXX
Utente 300XXX

La dieta migliore è quella mediterranea. Lasciamo che la medicina non convenzionale rimanga tale.

#2
Dr. Riccardo Ferrero Leone
Dr. Riccardo Ferrero Leone

Gentile Utente 300060,
la dieta chetogenica non ha nulla a che vedere con la medicina non convenzionale, si basa su principi metabolici fisiologici ampiamente conosciuti e si utilizza con estremo successo dalla pediatria alla terza età; tutto coronato da una mole enorme di studi scientifici a favore.

Quella che lei definisce come la "dieta migliore" è in buona parte responsabile dell'odierno dilagare di sovrappeso, obesità, resistenza insulinica, sindrome metabolica, diabete 2 a cui si aggiunge un ampio elenco di patologie correlate, tutti quadri clinici all'opposto controllabili con la dieta chetogenica.

#3
Ex utente
Ex utente

Daccordo col dottor Ferrero Leone, pensi che proprio oggi ho chiesto parere nella sessione Psichiatria e ne approfitto per chiedere anche a lei. Da oltre un anno soffro di Depressione che non ha risposto a quasi una decina di trattamenti convenzionali e, per caso ho visto l'intervista di uno Psichiatra che praticamente cura i suoi pazienti " col cibo".... e interessato da cio mi sono documentato trovando molteplici studi a favore di cio che sostiene . Lei pensa che una chetosi indotta, chiaramente sotto controllo medico, possa giovare anche in un disturbo cosi come nel mio caso?. Grazie in anticipo

#4

Gentile Utente,
è pratica costante vedere un miglioramento delle condizioni mentali con opportune variazioni dell'alimentazione.
La nutrizione chetogenica interviene sull'equilibrio del microbiota intestinale e sulle funzioni cerebrali, le consiglio senz'altro di fare un tentativo.

#5
Utente 664XXX
Utente 664XXX

Grazie Dottore per avermi risposto...Se non Le dispiace La terrò informato...Intanto ne approfitto per chiedere se è sempre conveniente fare con gradualità "il cambio " della piramide e quali grassi cominciare a introdurre e quali carboidrati si devono da subito eliminare senza problemi...tipo dolci poi frutta e cosi via...Cordiali saluti

#6

Grazie a lei.
Nel suo caso consiglierei un periodo di transizione, una prima settimana durante la quale può togliere zuccheri semplici, prodotti da forno e farine raffinate e una seconda dove gradualmente eliminerà la frutta (non nomino i legumi che per la stagione si tende a non mangiarne); potrà mantenere una quota modesta di frutti di bosco e una abbondante quota di ortaggi consentiti in chetogenica.

I grassi "buoni" li trova nella frutta secca, nei semi oleosi, nell'avocado, nel burro grass fed e ovviamante aumentando la quota di olio extravergine di oliva.
Per consigli più dettagliati (limiti del percorso, macronutrienti, modalità della dieta chetogenica) che esulano da questo spazio la invito a seguire i consigli sui miei canali social
https://www.facebook.com, etc.) /groups/1163803047126402
https://www.facebook.com/docriccardo
https://www.youtube.com/channel/UCWBXZGb94LVb97LmFSOf2SA

#8
Utente 664XXX
Utente 664XXX

Gentile Dottor Ferrero Leone grazie ancora per la risposta dettagliata...emi perdoni se le chiedo anche :...l'olio c8 Acido Caprilico puro può essere utilmente integrato a piccole dosi in questo contesto? Di nuovo grazie

#9
Ex utente
Ex utente

Salve mi sono appena iscritto in quanto ho letto una discussione di particolare interesse personale e volevo fornire la mia esperienza riguardo all'integrazione di Acido Caprlicico come puro olio MTC C8. Da circa 8 mesi ho scoperto questo "magico " integratore. Gia dalle prime assunzioni ho notato un netto miglioramento in quanto a chiarezza mentale, energia ed umore e, quindi ne approfitto anch'io nel chiedere al Dott. Ferrero Leone qualcosa riguardo ad esso. Gentile Dottore non essendomi consultato con nessun medico a proposito vorrei chiedervi se ha delle controindicazioni, effetti collaterali e se puo essere usato per lunghi periodi Grazie. PS la mia dieta non è prettamente chetogenica credo, ma sicuramente è a basso contenuti di carboidrati sopratutto farine raffinate e dolciumi ma utilizzo spesso legumi con verdure cotte.

#10
Utente 664XXX
Utente 664XXX

Salve ..Gentilr Dottore vorrei chiedere se la chetosi in generale puo avere interazioni farmacologiche ..Grazie

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