Abbandonare mentalmente un uomo

Da un anno circa ho preso la decisione di farla finita con una relazione durata 7 anni che mentalmente mi ha distrutta, portandomi sulla via del alcoolismo. Entrambi i miei genitori erano alcolizzati ma io, prima di conoscere la persona in questione, non avevo mai avvertito il bisogno di bere. Mia madre, inoltre, era molto violenta, anaffettiva, distratta e promiscua. Quando mio padre era assente, io e le mie sorelle dovevamo tollerare la presenza dei suoi amanti dentro casa oppure essere lasciate da sole tutte le sere. Uscendo da un contesto del genere, conosco questo uomo di circa 22 anni più grande di me. Inizialmente mi ha fatto sentire importante, parlandomi di amore, di figli, di famiglia, finché inizio ad avvertire che c'è qualcosa che non va a discapito dei bei discorsi fatti: chiamate anonime mentre è con me, numeri ai quali non risponde mai, rapporti ambivalenti con delle donne, infine, tradimenti vari con ragazze molto più giovani di lui e sesso a pagamento con delle trans. Mi sono vista trascinata sulla stessa scia di promiscuità che avevo identificato nella mia infanzia e dunque, dopo innumerevole altre bugie, scelgo di abbandonarlo nonostante la convinzione di amarlo ancora tanto. Da un anno non ci sentiamo o ci vediamo. Regolarmente ricevo delle chiamate anonime. La persona attacca appena rispondo oppure fa un unico squillo. Quale strategia devo adottare con questa persona per dimenticarla del tutto se continua a farsi presente in questo modo? Cambio numero di telefono? Secondo la mia psicologa quest'uomo è un narcisista perverso che vuole solamente sapere se sono ancora a disposizione per compiere la sua opera di distruzione della mia psiche. è veramente impossibile per un narcisista perverso crescere emotivamente e rendersene conto di quanto ferisce le persone? Aggiungo un altro dato: lui ha 57 anni e non è mai stato fedele in vita sua. Mia psicologa mi ha consigliato il no contact e lo sto facendo da un anno, le sue chiamate, però, mi disorientano.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
comprendo quanto possa essere disorientata dal comportamento di quest'uomo e dato che è in cura da una specialista, segua quanto le dice.

Tenga presente che ogni sua eventuale risposta rinforza il comportamento della persona in questione, sono d'accordo con quanto le ha detto la sua curante.

<Quale strategia devo adottare con questa persona per dimenticarla del tutto se continua a farsi presente in questo modo?>

Riferisca ogni suo sentire e domanda in merito a chi la sta seguendo, noi da qui non possiamo fare di più né di meglio di chi la conosce direttamente e tra l'altro, essendoci già un percorso in atto, ogni sovrapposizione può essere controproducente.

I miei più cari auguri di benessere e serenità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dr.ssa, la ringrazio infinitamente per la pronta e affettuosa risposta. Dopo un anno di duro lavoro riesco a comprendere l'importanza che questa persona ha avuto nella mia vita, nel bene e nel male. Continuo a non farmi viva in nessuna ipotesi, subendo, purtroppo, le sue strane chiamate mute e squilli quando penso di stare meglio. A volte ho dei pensieri ossessivi che mi portano a pensare a questa persona dalla mattina alla sera, del tipo: 1. mettiamo che lui è cambiato? 2. e se ora soffre per me? 3. avrà capito ciò che ha fatto? 4. e se lui tornasse dicendosi pentito me lo riprenderei? Cerco di distrarmi, di cambiare le mie abitudini e schemi comportamentali. Riesco a passare un intera giornata senza andare su internet alla ricerca di notizie su di lui... i sensi di colpa però non mi danno tregua. Sento di aver abbandonato una persona che amo alla propria sorte e che, nonostante tutto, è il padre di mia figlia. Secondo la mia curante la cosa fondamentale è essermi salvata, proprio perché di mezzo c'è una bimba bellissima che ha bisogno di una mamma soddisfatta e in perfetto equilibrio con sé stessa. E' incredibile ma ora, mentre gli scrivo, riesco a rendermi conto del quanto abbia ragione lei: semmai ad aver bisogno di cure e di amore è unicamente nostra figlia, non lui, un uomo indubbiamente schiavo del suo stile di vita ma che NON VUOLE o a questo punto (cosa assai più triste!) non può più cambiare lo schema comportamentale che esercita da una vita. Inoltre, penso che se veramente ci tenesse alla piccola si sarebbe reso conto, al suo tempo, che il male fatto a me avrebbe avuto ripercussioni anche su di lei giacché mi vedeva ogni volta più spenta e depressa e non faceva altro che infierire su di me con il suo comportamento ambivalente, un giorno giurandomi amore eterno e nell'altro scomparendo.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Secondo la mia curante la cosa fondamentale è essermi salvata, proprio perché di mezzo c'è una bimba bellissima che ha bisogno di una mamma soddisfatta e in perfetto equilibrio con sé stessa.>

Certamente cara signora,
ritrovare il suo benessere e la sua serenità è fondamentale, non solo per lei, ma anche per la sua bellissima bimba.

Continui ad affidarsi alla sua curante per continuare a percorrere la strada che la conducendo verso importanti obiettivi.

Cari saluti
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