Consigli per uno psicoterapeuta a milano

Salve

scrivo per chiedere consiglio su un buon psicoterapeuta a Milano; non sto passando un brutto periodo e non sono affatto triste o depresso.
Nonostante ciò, avverto tante avvisaglie che prima o poi potrebbero farmi stare male.
Ritengo di avere tanti problemi comuni (timidezza, mancanza di fiducia in sé, doc, paura di attacchi di panico, rabbia) che sono sempre riuscito a controllare, ma che prima o poi potrebbero farmi scoppiare.
Purtroppo per timidezza (o per vigliaccheria) tendo a tenermi dentro le cose che andrebbero dette al momento giusto per poi arrivare a scoppiare e finire dalla parte del torto; dall'altro lato, ovviamente, le persone egoiste approfittano di questo mio carattere per mandarmi a quel paese ed io, sentendomi perdente, finisco per starci male.
Alcune volte ho ricevuto persino minacce fisiche (probabilmente certe persone hanno approfittato della mia piccola statura) e il fatto di non sentirmi sufficientemente forte per rispondere ha fatto ripiegare tutta la rabbia che avevo dentro di me.
Purtroppo il mio doc non mi aiuta poiché spesso penso e ripenso continuamente alle situazioni e alle persone che mi hanno fatto innervosire creando un circolo vizioso che alimenta continuamente la rabbia che ho: ed è proprio quest'ultima che mi spaventa... il fatto di tenere sempre dentro la rabbia, di non poterla sfogare mi ha portato a stare davvero male... ad aver paura di perdere il controllo e fare una pazzia su me stesso.
Ho paura per esempio di subire un forte lutto e di fare una pazzia per una crisi di nervi.

Vorrei quindi chiedere consiglio su un buon psicoterapeuta... ora come ora non sento di averne un forte bisogno, ma credo che potrebbe aiutarmi molto; d'altro canto non ritenendo la mia situazione urgente temo di incontrare un cattivo psicoterapeuta che possa peggiorare la situazione attuale che ritengo non invalidante.

Cosa mi consigliate? e se per caso volessi rivolgermi in qualche struttura pubblica?
Ad ogni modo preferisco una spesa maggiore se questa dovesse garantirmi un migliore risultato.
Grazie.
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Dr.ssa Monica Bacchetta Psicologo, Psicoterapeuta 4
Buonasera carissimo,
i sintomi che lei descrive sono sintomi di malessere che indubbiamente potrebbero migliorare e scomparire con il giusto supporto psicoterapeutico. Lei parla di doc, e non so se è una auto-diagnosi o una diagnosi specialistica, comunque anche i rimuginamenti e le paure che lei descrive devono essere arginate prima che diventino ingestibili e incontrollabili.
Proprio perché riferisce di attraversare un periodo relativamente positivo, è il momento giusto per intraprendere un percorso. Al contrario di ciò che pensa la maggior parte delle persone, che si rivolgono allo psicologo quando toccano il fondo o poco prima. Rivolgendosi allo specialista (psicoterapeuta) prima di stare troppo male da non avere neppure le forze di lavorare su se stessi, si possono ottenere risultati in brevissimo tempo.
Quindi la incoraggio a seguire il suo istinto e a rivolgersi ad un collega psicoterapeuta della zona. Può consultare l'elenco di medicitalia.it, rivolgersi al consultorio della sua zona o chiedere al suo medico di base un consiglio per un buono psicoterapeuta.
Io personalmente le consiglio di cercare comunque uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale perché dalla descrizione dei suoi sintomi ansiosi e forse ossessivi, in quanto la letteratura e la ricerca scientifica identificano come terapia d'eccellenza per questa tipologia di disturbi, proprio quella cognitivo-comportamentale.
In bocca al lupo

Dr.ssa Monica Bacchetta
Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
Riceve a Borgomanero (Novara)

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Dr.ssa Ambra Mazzola Psicologo 39
Buongiorno,

credo che sia molto importante riuscire ad avere una consapevolezza chiara e lucida del proprio disagio, come lei espone nel suo breve racconto.
Il suo disagio così ampio e poco specifico, dato che non parla di sintomi particolari e/o ricorrenti, potrebbe indicare una situazione individuale, familiare o più generale di insoddisfazione, di timore per il futuro o per molti altri motivi che è difficile indicare soltanto con poche righe. E' giusto però riconoscere che "qualcosa non funziona" e ragionare sulle possibili opportunità di lavoro per risolvere tale malessere.

Credo che la prima cosa da fare per lei sia comprendere quanto vuole investire in un percorso, dato che dal punto di vista dei tempi, sia i tempi d'attesa e di lavoro (n°colloqui a disposizione, periodo di tempo tra un colloquio e l'altro) per fare un percorso psicologico possono cambiare profondamente nel caso si rivolga ad una struttura pubblica o privata.
Io abito vicino a Milano, so che nel cremonese (dove lavoro) e a Lodi esistono consultori convenzionati ASL dove può trovare un buon compromesso tra il costo delle sedute e la possibilità di fare comunque un percorso duraturo e continuativo; non so con esattezza però i tempi di attesa, dove lavoro io sono solo di circa 2-3 settimane, ma è possibile che nelle città di grosse dimensioni i tempi si allunghino. Esistono poi anche i Centro Psico Sociali (C.P.S.) strutture collegate agli ospedali, dove solitamente si trattano difficoltà a livello psichiatrico ma dove è comunque possibile rivolgersi per fare un percorso terapeutico.
Nel caso invece voglia investire su un percorso privato, credo che prima di tutto sia meglio per lei capire la tipologia del percorso che vuole affrontare: la mia collega sopra ha giustamente citato l'indirizzo cognitivo-comportamentale, io le potrei suggerire un percorso ad orientamento familiare che le permetterebbe di approfondire anche altre dinamiche oltre quelle individuali. In realtà esistono molti altri approcci e forse potrebbe "indagare" ed approfondire le sue conoscenze in tal senso, così da riuscire a capire quale impostazione lavorativa sente più sua. Esistono, a tal senso, molti siti che danno spiegazioni in merito agli orientamenti psicologici e psicoterapici.

Sperando di esserle stata utile,
buona giornata

Dr.ssa Ambra Mazzola
www.psicologocrema-mazzola.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
se vuole, può cercare direttamente su questo sito un professionista che esercita nella sua zona, avendo la possibilità di leggere informazioni sulla formazione e sul campo preferenziale di intervento sulle schede personali:

https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

proprio perché non considera la sua situazione attuale invalidante, credo sia un buon momento per cominciare un percorso di conoscenza interiore visto che ne sente l'esigenza; è quando le situazioni precipitano che diventa più difficile fare chiarezza e "dipanare la matassa" di pensieri da cui veniamo, spesso, travolti.

Presso le strutture pubbliche della provincia di Milano può trovare senza dubbio dei bravi professionisti; ci sono tuttavia, e direi purtroppo, alcuni svantaggi rispetto ad un percorso con un professionista privato.

Il primo è quello dei tempi di attesa, a volte, davvero troppo lunghi.

Il secondo è rappresentato dall'impossibilità di scegliersi il professionista; un buon lavoro terapeutico è fatto soprattutto grazie alla relazione che si instaura tra terapeuta e paziente.

E' bene che si instauri un clima empatico, una sorta di "feeling emotivo" nella coppia terapeutica ed è per questo che, personalmente, consiglio sempre di bussare anche a più porte se non si percepisce accoglienza nei primissimi colloqui. E' lei che dovrà sentire, nel suo unico e personale modo di percepire le cose, di trovarsi di fronte alla persona giusta, ad una persona che potrà accompagnarla in un percorso che, spesso, è davvero un'esperienza importante e significativa, un'esperienza che sarebbe un peccato sprecare. Purtroppo avrà meno influenza su questo aspetto in una struttura pubblica proprio perché il professionista le verrà assegnato "d'ufficio".

Il terzo svantaggio è rappresentato dalle scarse risorse della struttura pubblica; spesso esistono dei protocolli restrittivi per i quali, a seconda del caso, la durata del percorso può rivelarsi insufficiente ad effettuare un buon lavoro.

Se fosse interessato, invece, ad un professionista privato credo, a differenza delle colleghe che mi hanno preceduto e con i pochi dati che ci fornisce della sua storia personale, che un orientamento psicodinamico possa meglio analizzare le sfaccettature della sua personalità e delle sue modalità relazionali.

In questo secondo caso può trovare tutti gli iscritti a Medicitalia della sua zona al link:

https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/

In alternativa può consultare il sito dell'Ordine degli Psiocologi della Regione Lombardia all'indirizzo:

http://www.opl.it/showPage.php?template=istituzionale&id=1

Un caro saluto e, se crede, ci tenga aggiornati.

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei scrive: "...avverto tante avvisaglie che prima o poi potrebbero farmi stare male.
Ritengo di avere tanti problemi comuni (timidezza, mancanza di fiducia in sé, doc, paura di attacchi di panico, rabbia) che sono sempre riuscito a controllare, ma che prima o poi potrebbero farmi scoppiare..."

Chi Le ha diagnosticato il DOC in passato?
In passato un altro consulente Medicitalia Le aveva suggerito di rivolgersi al medico psichiatra per poter diagnosticare in maniera accurata il problema. Lo ha poi fatto?

C'è anche una questione altrettanto importante: da qui non possiamo dirle se deve o meno effettuare un percorso di psicoterapia, perchè prima dovrebbe esserci una diagnosi. Quindi è sensato rivolgersi, come già suggerito in passato, al medico psichiatra o allo psicologo per poter capire e inquadrare il problema. Solo in seconda battuta sarà il professionista che La vedrà di persona ad indicarLe se Lei ha bisogno di un trattamento e di che tipo (oltre alla psicoterapia, c'è anche il sostegno psicologico, ecc...).

Nella Sua zona comunque può rivolgersi ad esempio all'ospedale San Carlo di Milano, dove trova un'equipe di tipo cognitivo-comportamentale presso il loro servizio di psicologia.

In generale però nelle grandi città tutti gli ospedali maggiori hanno al proprio interno il servizio di psicologia clinica, in cui si accede con la richiesta del medico di base e pagando il ticket sanitario. Pertanto potrebbe anche contattare il numero verde della Regione Lombardia (800. 638 638) per avere indicazioni sulle strutture che possono accogliere la Sua richiesta, sui tempi e modalità.

Nella mia esperienza, negli ospedali in cui ho lavorato, la lista d'attesa è di circa 10 giorni. In alcune strutture, agende permettendo, è possibile scegliere anche il professionista e il tipo di orientamento se il medico (es psichiatra) lo suggerisce, ad es. per determinati problemi.

Per quanto riguarda invece i professionisti nel privato non possiamo fare nomi, ma -come Le hanno già suggerito i Colleghi- può visionare gli elenchi già suggeriti.

Buona giornata,
[#6]
dopo
Utente
Utente
La doc l'ho autodiagnosticata sia a partire da sintomi e sia perché è un problema ereditario (in famiglia mia lo abbiamo praticamente tutti, sebbene tutti in forme diverse): un tempo, per esempio, ho avuto altri problemi (vivevo al sesto piano e avevo sempre paura di perdere il controllo e buttarmi giù.), ma grazie al libro "il cervello bloccato" sono riuscito a tenere sotto controllo questi pensieri e riconoscerli come meri "bug" del cervello.

"Purtroppo" questo è un bel periodo per me, a lavoro mi trovo bene e ho tagliato con il passato (mi sono trasferito) che, per ora, è sempre stato la causa del mio male.
Quindi se da un lato sento il bisogno di recarmi da uno psicoterapeuta dall'altro sto sufficiente bene per vincere la vergogna di andarci. Devo ammettere che ciò che mi blocca è la paura di scoprire di avere disturbi psichici e il timore che la consapevolezza di averli potrebbe peggiorare la situazione.
Avete presente quelle persone che temono di farsi le analisi per paura di trovare malattie? ecco, la mia è una situazione molto simile.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

perché parla di vergogna? Teme di poter essere giudicato dallo psicoterapeuta?

Se avesse un mal di pancia, si vergognerebbe ad andare dal medico? E avrebbe timore che il medico le diagnosticasse una gastrite curabile con qualche farmaco?

Non ritengo che il disturbo psichico sia qualcosa di molto differente.

Solo lei, in ogni caso, dovrà decidere se e quando rivolgersi ad un professionista di persona; tuttavia se da un lato ne sente il bisogno, come lei dice, forse varrebbe la pena di andare a rendersi conto di persona di cosa sia un colloquio con uno psicologo, che sia nel pubblico o nel privato.

Un caro saluto e un sincero augurio perché possa trovare presto la sua strada.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Quindi se da un lato sento il bisogno di recarmi da uno psicoterapeuta dall'altro sto sufficiente bene per vincere la vergogna di andarci
>>>

È un fatto molto comune che l'ossessività porti a "voler far da sé", proprio perché la tematica centrale è il bisogno di controllo. Ci si ostina a volersi risolvere da soli il problema, solo che in questi casi è l'ostinazione il problema.

Legga questi articoli:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=109

http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=272