Problemi di memoria

Salve, ho 28 anni e un problema di memoria abbastanza strano e curioso e so che la causa dipende da una mia fissazione che risale al 2005, l'anno in cui mi lasciai con la mia ex. Fu così traumatico che per evitare sofferenze decisi di dimenticare forzatamente il passato (senza assumere medicinali, ma semplicemente illudendo la mente in qualche modo). Col passare degli anni sono rimasto ancora oggi con la fissazione che "il passato non conta nulla e che è più importante concentrarsi sul futuro". Oggi questa pratica mi porta a dimenticare qualsiasi ricordo e sono costretto ad appuntare tutto all'istante. Ho provato cure di omega3, ma essendo un problema di natura psicologica, non è stato di alcun aiuto. C'è una via d'uscita? Grazie!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Penso che per inquadrare il sintomo che ci riferisce lei debba parlarne con uno psicologo.
Una volta valutata in modo approfondito la situazione le potra' essere proposta una psicoterapia idonea.
Ci faccia sapere se vuole.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
il passato non va rimosso, ma adeguatamente elaborato....anche se scomodo e doloroso.

Le sue strategie antidolorifiche o meglio meccanismi di difesa, sembra che abbiano contribuito a creare questa amnesia funzionale.

Uno psicologo potrebbe aiutarla a ripristinare l'equilibrio tra passato rimosso e presente, creando quell'indispensabile "spazio emotivo", per nuovi apprendimenti...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

sinceramente non mi è chiaro che cosa abbia fatto per poter dimenticare il passato e quali siano oggi i Suoi problemi di memoria: può spiegare un po' meglio che cosa era accaduto nel 2005 e perchè questa rottura fu traumatica? che cosa intende?
In che modo ha illuso la mente e forzato la cancellazione del ricordo?
Lo domando perchè solitamente più ci sforziamo di cancellare coscientemente un ricordo, meno ci riusciamo.

Il dover appuntare qualunque cosa è legato dall'effettiva dimenticanza oppure dalla paura di dimenticare?

Ha apprezzato deficit di memoria? Mi fa qualche esempio per farmi capire bene?

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte,

la rottura fu traumatica perché decidemmo di non sentirci più dopo 3 anni di relazione, (ma si sa, ogni fine-relazione è traumatica per tutti.. credo). Ma ormai non è quello il problema perché oggi non ho più il minimo interesse e non provo più nulla nei suoi confronti, ma sono rimasto con le abitudini che avevo intrapreso al momento della rottura.

Cerco di spiegarmi meglio: ogni qualvolta che mi tornava il suo ricordo, cercavo di "bloccarlo" pensando ad altro (infatti adottai diversi hobby proprio per sforzare la mente a concentrarmi su altro).

A lungo andare ho praticamente sviluppato la capacità di "deviare" il pensieri: se qualcuno mi parla, penso ad altro. Non so se questo si può chiamare mancanza di concentrazione o distrazione.

Il dover appuntare qualunque cosa è legato all'effettiva dimenticanza.
Deficit di memoria: se mi chiede come ho passato la giornata di ieri, avrei grosse difficoltà a risponderle.

Grazie ancora
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
La strategia della distrazione in realtà è solo un palliativo ed è probabile che adesso Lei abbia dimenticato quelle storia chiusa in maniera brusca perchè è passato del tempo.

Se invece fa seriamente fatica (anche sforzandosi) a concentrarsi su ciò che l'interlocutore Le sta dicendo o a ricordare che cosa ha fatto ieri, sarebbe il caso di sentire il medico.

Diciamo che nessuno di noi ha tali informazioni immediatamente disponibili nella memoria, tant'è che anche quando raccontiamo cosa abbiamo fatto ieri, abbiamo bisogno di tempo (qualche secondo, non ore!) per raccogliere le informazioni e sistemarle per poi esporle.

E' anche possibile che Lei abbia semplicemente preso questa abitudine e allora sarebbe opportuno anche il parere di uno psicologo psicoterapeuta.

Senta gli specialisti di persona e poi mi faccia sapere.
Un cordiale saluto,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Facendo alcune ricerche, la "sindrome da deficit di attenzione" rispecchia il mio ritratto.. Possiedo senza ombra di dubbio, tutti i sintomi citati al seguente link:

https://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_da_deficit_di_attenzione_e_iperattivit%C3%A0
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dopo
Utente
Utente
Il link non funziona, elenco qui i sintomi citati:

La predominanza di sintomi di distrazione/disattenzione può includere:

- l'essere facilmente distratti, perdere i dettagli, dimenticare le cose, e spesso passare da un'attività all'altra
- l'avere difficoltà a concentrarsi su una cosa
- l'essere annoiato con un compito, dopo pochi minuti, a meno che si stia facendo qualcosa di divertente
- l'avere difficoltà a focalizzare l'attenzione sull'organizzazione e completamento di un compito o nell'imparare qualcosa di nuovo
- l'avere difficoltà a completare o svolgere compiti a casa, spesso perdendo le cose (per esempio, matite, giocattoli, compiti) necessarie per completare le attività
- non sembra ascoltare quando gli si parla
- sognare ad occhi aperti, facilmente andare in confusione e muoversi lentamente
- l'avere difficoltà di elaborazione delle informazioni con la stessa rapidità e precisione degli altri
- difficoltà a seguire le istruzioni.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

tenga presente che le autodiagnosi e le diagnosi on line non vanno bene: un professionista non può porre diagnosi a distanza senza vedere e conoscere il pz.

Ad ogni modo prima di pensare a diagnosi pesanti, tenga presente che i problemi di memoria molto spesso tradiscono problemi d'ansia.

Faccia una valutazione di persona e poi mi dia Sue notizie.

Un cordiale saluto,