Ansia e problemi di coppia

Gentilissimi dottori, vorrei porre alla vostra attenzione la mia situazione. Soffro da anni di ansia, purtroppo sfociata in disturbo d'ansia generalizzato che sto curando da appena due mesi con Cipralex. Soffro di derealizzazione da un mesetto circa, sintomo sviluppato dopo un forte attacco di panico. Sebbene ne stia lentamente uscendo, ho un problema che mi tortura. In pratica "derealizzo" la figura del mio ragazzo. Penso che non esista! Non so perché proprio lui. Mi provoca disagio questo pensiero perché lo amo davvero tantissimo e avere dubbi sull'esistenza della sua persona oltre a farmi sentire un poco fuori di testa, mi fa davvero male. Perché non so come affrontare questa cosa e non riesco a godere dei momenti passati assieme. Faccio, in abbinamento al supporto farmacologico, psicoterapia cognitivo -comportamentale e parlerò di questa cosa in seduta, la settimana prossima. Ma nel frattempo vorrei ugualmente un consulto. Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di rispondere a questa richiesta d'aiuto. Spero di uscirne presto e di poter di nuovo abbracciare il mio ragazzo con la consapevolezza di una volta e apprezzare finalmente la mia relazione, che a parte questo mio disturbo, è una relazione felice dove l'amore è corrisposto.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente bisogna comprenderci sui termini che usa. Questo significa che occorre un diagnosi ben precisa e solo la comprensione approfondita del suo vissuto farà comprendere cosa le sta accadendo davvero. Da quello che dice sembra che abbia intrapreso la strada giusta sia farmacologica che psicoterapica. E' opportuno che si affidi ai suoi curanti.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la riposta, dottore.
Mi fido della mia terapista e secondo il suo parere tendo a crearmi dubbi sull'esistenza del mio partner a causa dell'immane paura che ho sempre avuto di perderlo, dovuta alla mia scarsa autostima (e qui si innesca tutta una storia in cui ho ingurgitato la severità di mio padre da bambina). Secondo lei, posso attualmente fare qualcosa per ovviare almeno a questo fastidioso risvolto? Probabilmente so che devo avere pazienza, perché sono cose che impiegano tempo a passare del tutto, però la voglia di ritrovare la gioia della mia relazione è tantissima. Cordialmente le porgo i miei saluti!
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