caduta della barba - acido folico - reversibilità?

Gentile Dottore,
18 anni fa (a 14 anni) un'alopecia androgenetica associata a dermatite seborroica mi condusse in breve alla calvizie. Da circa un anno, e dopo 15 anni di latenza quasi completa, la dermatite seborroica sul tessuto calvo è tornata a presentarsi. Tuttavia, il problema che qui Le pongo riguarda l’associazione a questa di una caduta e di una riduzione generalizzata e radicale di quella barba che è per me simbolicamente ed affettivamente preziosissima.
In circa 6 mesi dalle prime manifestazioni la massa complessiva della barba si è ridotta di più della sua metà in conseguenza sia di effettiva ed abbondante caduta, sia di una modificazione evidente della struttura del pelo. Per essere meglio specifici i peli si sono ridotti di moltissimo in spessore e la loro componente radicale appare appena pronunciata rispetto alla condizione precedente in cui essa si manifestava come massiccia e profondamente ancorata agli strati sottocutei. Rilevo inoltre un blocco quasi completo del processo di crescita (allungamento) dei peli.
Assumo integratori allo zinco, taurina e catechine. Attualmente sono in trattamento con amoxidill 5% da circa un mese. Nonostante il tempo ancora ridotto della terapia ho potuto notare nella zona della linea del mento una notevole crescita di peli nuovi che erano scomparsi. Sfortunatamente il processo di caduta, blocco e diradamento (da rimpicciolimento in spessore) si è andato estendendo a settori della barba inizialmente non coinvolti che ora la riguardano in maniera completa.
A seguito di visita dermatologica ho eseguito analisi del sangue piuttosto dettagliate e, da queste, è emersa “soltanto” una (credo) severa carenza in acido folico (0,87 ng/ml contro un valore di riferimento di “superiore a 2,33"). Da qui le mie domande.
Crede che questa carenza possa essere effettivamente riconosciuta come una causa rilevante della caduta della barba? Evetualmente anche del ripresentarsi della dermatite seborroica “addormentata”? Nel caso in cui la sua prima risposta fosse stata positiva – o almeno possibilista – Le chiedo se risponda al vero il fatto che una caduta (diradamento, ecc.) determinata da carenza (in particolare acido folico) – diversamente da altre forme di cadute – sia arrestabile in modo semplice agendo sulla carenza. Persino completamente reversibile? (Indicativamente in quanto tempo potrei ottenere fenomeni osservabili?) O, ad esempio, indipendentemente dall’origine, i peli caduti debbono essere considerati semplicemente persi?
Infine, come buona abitudine dell’osservazione dermatologica, il mio prossimo controllo è attualmente fissato per l’inizio del mese di ottobre (a tre mesi dall’ultimo). Ritiene che l’estensione del processo di diradamento e, particolarmente, l’intervenuta “scoperta” della già citata carenza legittimino un anticipo della verifica medica? Aggiungo che il mio medico di base mi ha già prescritto (da 2 settimane) Folina, 10 mg al giorno.
In anticipo e sinceramente, ringrazio.
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Deve semplicemente fare una diagnosi precisa: di cosa si tratta? E' un vero (patologico) diradamento della barba? Sappia che gli integratori e l'acido colico a nulla impattano nel processo di crescita della barba.

Saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ill.mo Dottor Laino,
immediatamente ringrazio per la rapidissima risposta.
Così esclusa l’implicazione diretta della carenza, mi permetto di chiederLe ancora – a delucidazione della sua precedente – quali cause, patologiche e non, Lei terrebbe in considerazione per un repentino diradamento della barba (mi ripeto: con miniaturizzazione e blocco oggettivo della crescita del pelo), e quali i mezzi di indagine più rapidi per discernere tra esse.
Non considera per lo meno eccentrica una caduta della barba così importante in un soggetto che, come me, abbia le caratteristiche tipiche dell’alopecia androgenetica: calvizie importante già sviluppata in proporzione completamente inversa rispetto a peluria ampiamente diffusa ed abbondante su tutto il corpo? Anche per questo ho sempre considerato la barba una sorta di certezza. Aggiungo che, patologico o no, il diradamento certamente non è “soggettivo”, in quanto porto la barba folta e lunga (fino a 15 cm) da 17 anni ed il cambiamento avvenuto in questi 6 mesi è “drammaticamente” a me ben appariscente.
Preciso che, rendendomi conto di manifestarmi in questi messaggi in maniera allarmata, in nessun caso considero le sue risposte alternative o sostitutive di accertamenti diagnostici. Mi rivolgo in particolare a Lei per estendere le mie conoscenze sulla fisiologia di una problematica che, culturalmente, appare quasi inesistente rispetto ai diradamenti inerenti l’alopecia del capo (eccezzion fatta per l’alopecia areata della barba che, tuttavia, non sembra essere il mio caso).
Riterrebbe, infine, possibile che la contemporanea ricomparsa della dermatite seborroica possa segnalare un'evoluzione non reversibile per la barba similmente a quanto accadde per il capo?

Con Riconoscenza.
[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
La barba e' una zona non ormono responsiva e non soggetta a diradamenti.

Solo le alopecie della barba e le patologie immunologhe gravi (lupus) possono causarne la scomparsa, oltre ad altre forme benigne di pseudofollicoliti o dermatiti seborroiche che mimano una obliterazione del follicolo: senza visita pero' non si può aggiungere nulla di sensato.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ill.mo Dottor Laino,
infinitamente ringrazio.
Questa Sua risposta mi appare utilissima.
Quella che proprio oggi ho anticipato alla metà di settembre sarà la terza visita dermatologica cui mi sottopongo nell’arco di 6 mesi. Il problema è proprio che – soprattuto per un iniziale concentrarsi sulla allora più evidente ricomparsa della dermatite al capo, e, successivamente, per una non spiccata evidenza esterna del problema – ad oggi rimaniamo privi di diagnosi specifica. E, come Le ho accennato, le prescrizioni fin qui ricevute dal mio dermatologo per il trattamento della caduta della barba consistono in Minoxidil 5% (1 ml/die) e integratori di taurina e catechine con controllo successivo stabilito a 3 mesi e prescrizione di analisi del sangue. In seguito a queste ultime, Folina (questa stabilita come integrazione ulteriore dal medico di base). Aggiungo che, da circa 3 giorni, si è presentato, forse come reazione a 1 mese di trattamento con Minoxidil, uno sfogo sulla guancia con sensazione umida persistente e dolorabilità media.
Vista la solerzia e la competenza, mi riservo – sperando di non risultare inopportuno – di tenerLa informata.
Cordialmente.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Bene, saluti!

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