Fidanzata come una sorella

Salve,
mi trova a scrivere su questo forum per avere consigli sulla mia situazione sentimentale. Ho 24 anni tra pochi mesi e sono impegnato con una ragazza (attualmente di 22 anni) da circa quattro anni: un bel rapporto di amore, cresciuto insieme, maturato nel tempo. Una vita sessuale viva. Rispetto reciproco e pieno coinvolgimento. Niente da eccepire insomma se non i normali e classici difetti di ognuno di noi e qualche litigata ogni tanto. Entrambi siamo studenti universitario prossimi alla laurea triennale.

Sono figlio unico come lo è anche la mia ragazza. Per quanto mi riguarda mi sarebbe piaciuto avere un fratello o una sorella (o più) con i quali condividere la mia vita. Una necessità che ho sempre avvertito specialmente da ragazzino.

Da qualche mese, ma forse anche nell'ultimo anno, mi sto accorgendo che la mia ragazza sia diventata per me quasi come la sorella che non ho mai avuto. Talvolta, scherziamo e ci prendiamo in giro a vicenda come se fossiamo fratello e sorella che litigano fra di loro. Le confidenze, il prenderci in giro, i litigi, quel senso di completezza e di supporto davanti a determinati problemi.

Mi chiedo se questo sia un aspetto normale dell'amore in se o se forse la mancanza di una sorella/un fratello mi portino ad identificare in lei, nell'ultimo periodo, quella persona che avrei tanto voluto. E' forse un pensiero e sentimento sbagliato il mio? E' normale identificare in parte la propria ragazza come una sorella mai avuta? fatte le dovute differenze per la sfera sessuale e un'amore e un voler un bene "diverso".

Grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

mi perdoni ma temo di non aver ben compreso.

Lei afferma di avere un'intesa strepitosa con la Sua ragazza, sotto ogni punto di vista, compreso quello sessuale (che escluderebbe una sorella). Ora, sta creando un problema dove non c'è, parlando della confidenza che c'è tra voi (confidenze, prendersi in giro,ecc...)? Questa cosa La disturba in qualche modo? Preferirebbe una ragazza più distante e meno coinvolta?

Oppure c'è una dissonanza importante in quanto scrive...

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Gentile utente,
lei è figlio unico e la sua ragazza anche. Sembra chiaro che entrambi abbiate sognato, non avendone avuto mai esperienza, la compagnia e la complicità di un fratello o sorella. Sono idee "fantastiche" e desideri che nascono per compensare quel vuoto che si avverte in un mondo di estranei, in cui un legame di fratellanza da forza, sarebbe utile...sempre!
Il fatto di non aver mai sperimentato un legame simile, fatto di sangue appunto, vi spinge a idealizzare ancora di più questo possibile rapporto, che da voi è visto come "tutto" buono: ai vostri occhi magari anche l'idea di un possibile scontro tra fratelli risulta più allettante e viva rispetto al silenzio cui, inevitabilmente, la vostra condizione di "figlio unico" in un certo senso vi condanna. Esistono i genitori, gli amici, ma questa maledetta assenza vi fa sentire più soli degli altri, diversi dagli altri. Poi ci sono i pregiudizi delle altre persone che vedono i figli unici come "viziati" o "egoisti". E' un dato di fatto che si è stati abituati ad avere le attenzioni tutte per sè, ma il sogno non realizzato, e mai realizzabile, resta quello di non aver potuto parlare, ridere e piangere e condividere affetto, carne e sangue con un proprio pari, figlio degli stessi genitori. Un simile che ci faccia sentire meno "stranieri" in questo mondo. E' questo causa dolore. Un dolore che viene sottovalutato ma che è forte, come il dolore di chi non ha mai conosciuto la propria madre o il proprio papà, oppure li ha persi troppo subito.
Nel vostro rapporto c'è questo fantasma che aleggia, che vi unisce un pò di più e un pò vi separa dalla realtà.
Lei cosa consiglierebbe a sè stesso?
Saluti

Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com

[#3]
Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
"Talvolta, scherziamo e ci prendiamo in giro a vicenda come se fossiamo fratello e sorella che litigano fra di loro"

Gentile ragazzo,
dato che lei non ha mai avuto una sorella, cosa le fa supporre che tali comportamenti appartengano necessariamente e solo al legame tra fratelli e non possano, invece, nascere e svilupparsi anche in un rapporto di coppia?

Come le diceva la collega, non è chiaro se ci sia qualcosa nel rapporto con la sua fidanzata che la soddisfa, visto che parla di una buona intesa, ma poi di fatto dubita sulla natura del vostro legame.

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
Dr. Roberto Fantasia lei ha preso perfettamente in pieno. Ha capito la mia situazione e mi ritrovo molto nella sua illustrazione..
"il sogno non realizzato, e mai realizzabile, resta quello di non aver potuto parlare, ridere e piangere e condividere affetto, carne e sangue con un proprio pari, figlio degli stessi genitori" tante volte l'ho pensato in determinate situazioni.

Le altre Dott.sse forse non mi hanno capito o non sono riuscito a farmi capire.
Cosa consiglierei a me stesso, dice?
Sicuramente di continuare a vivere fin che è possibile la storia con la mia ragazza essendo un rapporto vivo e felice.. forse di vedere la mia ragazza più come "ragazza" e meno come "sorella".. Ma ho un pò di confusione in merito.

<<Nel vostro rapporto c'è questo fantasma che aleggia, che vi unisce un pò di più e un pò vi separa dalla realtà>>..condivido molto. L'unica cosa che mi sento di dire è che questo distacco dalla "realtà" non lo vedo necessariamente negativo.

Che dice Dr Fantasia?
[#5]
Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Personalmente ritengo che "nutrire" di attenzioni questo fantasma, questa idea, può darle un illusorio senso di protezione che a lungo andare creerebbe comunque delle interferenze/conflitti al vostro rapporto di coppia. Al momento non deve preoccuparsi nè allarmarsi ma semplicemente osservare. Ogni tanto, nei prossimi mesi, come ha già fatto in questo consulto, si fermi e continui a porsi le sue domande. Conservi il suo potere di scegliere. di agire e di essere sè stesso...non ne dia troppo ai "fantasmi". Sarà lei stesso a scegliere di farsi aiutare nel caso in cui questo aspetto divenisse un problema limitante o de-potenziante.
Le faccio i miei migliori auguri per una vita di coppia ricca di soddisfazioni.
Saluti