Un mito da sfatare: l'attività fisica in gravidanza fa bene, aiuta a prevenire il diabete

Uno dei consigli che ancora oggi viene dato alla donna in gravidanza, per qualsiasi tipo di disturbo riferisca, è quello di stare a riposo. In realtà questo consiglio non solo non ha basi scientifiche a favore, ma è anche dannoso, poichè le più moderne ricerche hanno ormai dimostrato che l'inattività fisica è fonte di numerose patologie, dannose per la madre e di conseguenza anche per il bambino: aumentato rischio tromboembolico, obesità, stipsi, osteoporosi, atrofia muscolare, ipertensione arteriosa.

Recentemente è stato dimostrato che l'inattività favorisce anche l'insorgenza del diabete gestazionale.

Il diabete gestazionale, una frequente complicanza della gravidanza, si associa spesso a obesità materna e a macrosomia fetale. Quest'ultima può causare parto distocico, in particolare la temibile distocia di spalla, che può determinare danni fetali permanenti. Altre complicanze del diabete gestazionale possono essere l'ipertensione arteriosa materna, collegata all'obesità, nonchè il rischio di sviluppare un diabete tipo 2 in seguito alla gravidanza. Il nato da madre con diabete tipo 2 è a sua volta a rischio di ipoglicemia neonatale e può ammalarsi di obesità e diabete negli anni a venire.

L'American College of Obstetricians and Gynecologists consiglia alle gestanti di effettuare un'attività fisica moderata per almeno 30 minuti al dì.

Da uno studio appena pubblicato sul The British Journal of Ostetrics and Gynecology, si evince che le donne che svolgono un'attività fisica moderata presentano una riduzione del 31% del rischio di ammalare di diabete gestazionale, inoltre hanno meno problemi di sovrappeso.

La ricerca ha incluso 13 trials controllati randomizzati e ha interessato 2873 donne gravide. Sono stati effettuati vari tipi di esercizi, di tonificazione, strengthening, flessibilità e aerobici.

In particolare sono emersi i seguenti risultati, degni di notevole interesse per la salute pubblica.

Le donne che hanno seguito un programma di attività fisica controllata almeno dal 2° trimestrein poi hanno ridotto del 31% il rischio di ammalare di diabete gestazionale (RR: 0.69; 95% CI, 0.52- 0.91; P:. 009). Le donne che hanno seguito tale programma per tutta la gravidanza sono andate ancora meglio, avendo una riduzione del rischio del 36% (RR: 0.64; 95%CI, 0.36-0.98; P:. 038).

Nessuna donna tra quelle esaminate ha avuto effetti sfavorevoli legati all'esercizio fisico.

Possiamo quindi concludere che la donna in gravidanza, per la propria salute e quella del bambino, non si deve privare di sane passeggiate, nuoto e sedute di ginnastica per almeno mezzora al dì.

 

Fonte:

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/1471-0528.13429/abstract 

Data pubblicazione: 06 giugno 2015

Autore

luciavecoli
Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1980 presso Università. Di Pisa.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Lucca tesserino n° 1235.

Specialista con oltre 30 anni di esperienza in Ostetricia e Ginecologia, dirigente medico presso l’Ospedale di Lucca dal 1989 al 2016. Laureata con lode in Medicina e Chirurgia e specializzata in Ostetricia e Chirurgia, vanta numerose pubblicazioni scientifiche e autorevoli interventi in congressi nazionali. Attualmente svolge attività libero-professionale presso Studi Medici Salus a Lucca.

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