Maternità, sinonimo di longevità!

Sembrerebbe proprio così! Essere madri migliorerebbe le possibilità di sopravvivere a malattie come cancro, ictus e infarto e, complessivamente, ridurrebbe del 20% il rischio di morte.

A dirlo, uno studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista BMC Medicine che ha analizzato i dati di 322.972 donne in 10 paesi per quasi 13 anni.

Il rischio di mortalità per qualsiasi causa è stato più basso nelle donne che avevavo partorito rispetto alle nullipare, in quelle che avevano allattato al seno rispetto a quelle che non lo avevano fatto, in quelle che avevano assunto contraccettivi e un menarca (prima mestruazione) più avanti negli anni (> ai 15 anni rispetto a < ai 12 anni).

In sintesi, le donne che avevano partorito avevano una riduzione del 20% del rischio di morte rispetto alle altre. Con l'allattamento al seno il rischio scendeva di un ulteriore 8%. Rispetto alle morti per cancro, il rischio era più ridotto nelle donne che avevano avuto due o tre bambini rispetto a quelle che avevano un solo figlio. Le donne che avevano assunto contraccettivi orali avevano un rischio di morte inferiore del 10% rispetto a quelle che non li avevano assunti. Il fumo viceversa annullerebbe tutti questi fattori positivi.

Tutti questi dati dovrebbero contribuire a stimolare una cultura che promuova strategie destinate a migliorare lo stile di vita di ognuno di noi.

 

Data pubblicazione: 03 novembre 2015

Autore

marcellosergio
Dr. Marcello Sergio Ginecologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1988 presso la Sapienza roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 40414.

Oltre 30 anni di esperienza clinica in ginecologia, ostetricia e medicina generale, con specializzazione e docenze in ambito ospedaliero e territoriale. Esperto in ecografia transvaginale, isteroscopia e monitoraggio follicolare, ha ricoperto ruoli di rilievo in ASL Roma e collaborato come consulente per importanti progetti di screening ginecologico nazionali. Autore di pubblicazioni scientifiche e relatore in convegni di settore.

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