Vulva patologie vulvari.

La vulva: questa sconosciuta!

Poiché le patologie che colpiscono la vulva sono poco conosciute, nonostante colpiscano un'alta percentuale di donne di tutte le età, lo scopo di questo articolo è quello di fornire alle donne consigli e risposte chiare e semplici alle domande più comuni in ambito di argomenti vulvari.

Vulva o vagina?

Nella pratica clinica si fa spesso confusione tra patologie vulvari e patologie vaginali. Le malattie vulvari hanno un impatto sulla sfera emotiva, relazionale e sessuale; in misura maggiore rispetto alle malattie di altre parti del corpo, creando talora ansia, insicurezza, preoccupazione e frustazione.

Le donne affette da problemi vulvari tendono a non consultare il Ginecologo spesso per pudore, affidandosi ad informazioni recuperate su siti web o social media, in cui possono trovare risposte fuorvianti. È frequente trovarsi di fronte a donne che riferiscono "disturbi vulvovaginali fastidiosi" che risultano talvolta così insopportabili da creare disagi nell’agire quotidiano, con riflessi negativi anche sul comportamento sessuale.

Il termine "vulvovaginale" è spesso utilizzato in modo impreciso non solo da parte della paziente, ma anche da parte di molti medici che non prestano sufficiente attenzione nel capire dove il sintomo/disturbo sia realmente localizzato. Questo aspetto apparentemente banale può risultare alquanto fuorviante al fine di una corretta diagnosi e gestione del "disturbo vulvare", che spesso non ha nulla a che fare con il distretto vaginale.

Per approfondire:I problemi della vagina esterna: le vulvovaginiti

La vulva e la vagina sono due nomi diversi dello stesso organo?

No, un richiamo anatomico è necessario per fare chiarezza.

La vulva è la parte esterna e visibile dei genitali femminili, è compresa tra il monte di Venere (al di sopra del pube) e la zona anale.

La vagina è il canale interno che unisce la vulva con l’utero e ha una lunghezza di 8-10 centimetri; nella porzione superiore si inserisce al collo dell’utero, mentre nella parte inferiore si collega con la vulva.

All'esterno della vulva si trovano le grandi labbra, più internamente invece ci sono le piccole labbra, che si uniscono superiormente a formare il cappuccio del clitoride; all'interno delle piccole labbra si trova il vestibolo vulvare che porta all'introito vaginale.

La zona vulvare come tutte le altre parti del corpo può essere differente in ogni donna per forma, dimensioni e colore. Inoltre il suo aspetto varia in base all'età e alle fasi di vita della donna.

I peli rappresentano una sorta di cuscinetto protettivo per la pelle sensibile della zona e hanno il compito di mantenere adeguate condizioni di umidità. Più dell'80% delle donne dichiara di ricorrere alla depilazione vulvare. Una normale igiene intima e una normale cura corporea sono sufficienti a garantire un'adeguata igiene della zona vulvare, senza la necessità di una depilazione totale.

Per approfondire:Secchezza vaginale: domande e risposte

Quali sono le patologie vulvari più frequenti?

I disturbi che più frequentemente possono colpire la vulva sono:

  • lichen sclerosus vulvare
  • lichen planus vulvare
  • lichen simplex chronicus vulvare
  • herpes genitalis
  • papilloma virus HPV
  • vulvodinia
  • neoplasie intraepiteliali vulvari
  • tumori invasivi vulvari.

Per approfondire:Cos'è la vulvodinia?

Come si può prevenire il tumore vulvare?

Una prima strategia di prevenzione del tumore vulvare è quella di evitare ogni fattore di rischio modificabile (fumo, abitudini igienico-sanitarie sbagliate, promiscuità sessuale), oltre a quella volta a identificare e trattare precocemente tutte le lesioni preneoplastiche.

Queste misure di prevenzione riducono in maniera significativa la possibilità di sviluppare una neoplasia invasiva.

Ultimo, ma non per importanza, il tumore vulvare HPV correlato può essere prevenuto attraverso la vaccinazione anti-HPV.

Un fattore di rischio del tumore vulvare è l'età, infatti le donne con più di 70 anni hanno una maggiore possibilità di sviluppare questa forma di cancro.

Ma anche l'infiammazione cronica e problematiche cutanee possono aumentare il rischio di tumore vulvare. Fra queste ci sono il Lichen Sclerosus ed il Lichen Planus, patologie cutanee croniche che possono colpire la vulva. Se si soffre di una di queste malattie è necessario essere seguita da centri di riferimento e rivolgersi al proprio curante qualora ci sia qualche lesione sospetta per eseguire una biopsia (Società Italiana Interdisciplinare di Vulvologia – S.I.I.V.).

Data pubblicazione: 08 marzo 2022

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