Coronavirus e ragionieri

Da medico ho il dovere di fare alcune considerazioni che potrebbero apparire presuntuose, ma non credo che lo siano.

L'emergenza attuale non finirà né a Luglio né a Settembre, finché i vari
burocrati non avranno capito cosa abbiamo di fronte e quali armi, seppur
spuntate, abbiamo a disposizione.

L'errore madornale è quello di continuare a considerare i medici di famiglia (io non sono um medico di base) come dei passacarte senza alcuna autonomia quanto meno diagnostica.

Essi non possono prescrivere esami diagnostici se non supportati dal parere dello specialista, dimenticando che ogni laureato in medicina, con l'abilitazione professionale (esame di Stato) è appunto abiltato a eseguire qualsiasi terapia medica e chirurgica.

In parole povere qualsiasi medico abilitato può eseguire qualsiasi terapia e qualsiasi intervento chirurgico dall'appendicectomia al trapianto cardiaco.

Sarà poi la Legge ad accusarlo di imperizia se ha fatto degli errori derivanti dall'inesperienza.

Il più grande neurochirurgo italiano e tra i migliori al modo non era specialista in neurochirurgia, ma in Anestesia.

La specializzazione è un titolo accademico, ma non legale.

Detto questo arrivo al punto: i medici di base, pur notando molti pazienti con sintomi, non possono eseguire i tamponi perché qualche ragioniere dell'ASP, per risparmiare, ha stabilito che i tamponi negli asintomatici e anche in chi ha sintomi significativi non ha diritto ad essere "tamponato" (brutto termine) fin tanto che non compaiono disturbi del respiro.

Ma quando questi compaiono può essere troppo tardi!

Se non si faranno i tamponi a tutti, a TUTTI, la pandemia non si fermerà a breve e non vale nulla dire che le epidemie finiscono quindi finirà anche questa.

Anche la peste è finita, ma con un tributo di milioni di morti.

 

Data pubblicazione: 28 marzo 2020

11 commenti

#3

Qualche chiarimento:
Convengo che quanto da me affermato sul diploma di specializzazione si presti a qualche equivoco, ovvero ritenere che chi non consegue un titolo di specialista non possa esercitare la disciplina relativa.
Non credo ci sia una norma di Legge che vieti a un medico senza alcuna specializzazione di esercitarne una, tanto è vero, per esempio, che un medico legale può sindacare, giudicare un chirurgo senza capire nulla di chirurgia.
E viceversa un neurochirurgo, un ortopedico, un dermatologo ecc.può precrivere qualsiasi terapia senza dover consultare un internista o un cardiologo per prescrivere un antibiotico o un ipotensivo.
E analogamente un neurochirurgo, un ortopedico ha il diritto - dovere di essere in grado di leggere un esame radiologico,relativo alla propria disciplina, pur non essendo radiologi.
E, seppur nessuno di noi senza alcuna esperienza in cardiochirurgia, si azzerderebbe a eseguire qualsiasi procedura chirurgica sul cuore, egli non sarebbe punibile se l'intervento ha successo mentre lo sarebbe se creasse dei danni.
E così il MMG ha tutto il diritto-dovere di decidere se e quando fare un tampone a un paziente senza che un ragioniere dell'ASP gliene dia il nullaosta.
Se così non fosse il MMG non potrebbe prescrivere nemmeno l'insulina senza il parere del diabetologo.
In conclusione e ribadendo:
L'esame di Stato abilita all'esercizio della professione di Medico-Chirurgo, senza limitazioni
Un medico è PRIMA DI TUTTO un medico chirurgo (che vuol dire abilitato per ogni diagnosi e terapia), la specializzazione è un titolo in più e non obbligatorio come dimostrano alcune discipline come la Neuroradiologia che non ha alcuna scuola di specializzazione o come la Neurorianimazione. Chi pratica tali specialità sono specialisti in radiologia o in rianimazione.
Il neuroradiologo interventista, per esempio, esegue interventi di embolizzazione di aneurismi cerebrali senza avere il titolo di specialista perché la Scuola di specializzazione in tale disciplina non esiste, ma esegue un intervento invasivo perché l'esercizio all'attività chirurgica glielo consente la Legge.
Spero di aver chiarito quanto ho voluto dire nel 1 post d'apertura.

#4

Ancora un'osservazione:
Anche la Laurea in Medicina e Chirurgia è un titto accademico e non legale, tanto è vero che non si può esercitare la professione senza l'esame di Stato.
Solo ora che ci si è accorti che,sostanzialmente la pletora medica non è mai esistita, la laurea è stata resa abilitante.
Una buona giornata

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