Coronavirus e ragionieri
Da medico ho il dovere di fare alcune considerazioni che potrebbero apparire presuntuose, ma non credo che lo siano.
L'emergenza attuale non finirà né a Luglio né a Settembre, finché i vari
burocrati non avranno capito cosa abbiamo di fronte e quali armi, seppur
spuntate, abbiamo a disposizione.
L'errore madornale è quello di continuare a considerare i medici di famiglia (io non sono um medico di base) come dei passacarte senza alcuna autonomia quanto meno diagnostica.
Essi non possono prescrivere esami diagnostici se non supportati dal parere dello specialista, dimenticando che ogni laureato in medicina, con l'abilitazione professionale (esame di Stato) è appunto abiltato a eseguire qualsiasi terapia medica e chirurgica.
In parole povere qualsiasi medico abilitato può eseguire qualsiasi terapia e qualsiasi intervento chirurgico dall'appendicectomia al trapianto cardiaco.
Sarà poi la Legge ad accusarlo di imperizia se ha fatto degli errori derivanti dall'inesperienza.
Il più grande neurochirurgo italiano e tra i migliori al modo non era specialista in neurochirurgia, ma in Anestesia.
La specializzazione è un titolo accademico, ma non legale.
Detto questo arrivo al punto: i medici di base, pur notando molti pazienti con sintomi, non possono eseguire i tamponi perché qualche ragioniere dell'ASP, per risparmiare, ha stabilito che i tamponi negli asintomatici e anche in chi ha sintomi significativi non ha diritto ad essere "tamponato" (brutto termine) fin tanto che non compaiono disturbi del respiro.
Ma quando questi compaiono può essere troppo tardi!
Se non si faranno i tamponi a tutti, a TUTTI, la pandemia non si fermerà a breve e non vale nulla dire che le epidemie finiscono quindi finirà anche questa.
Anche la peste è finita, ma con un tributo di milioni di morti.