Grave disturbo perineale

Gentili dottori, è da anni che a distanza di un tempo più o meno breve soffro di un altamente invalidante disturbo dell'aria perineale.
Erano circa 3 anni che ormai non avevo più sintomi di sorta ma da circa 4 mesi sono tornati, e ogni volta che tornano con una intensità maggiore.
Il disturbo parte inizialmente nei primi giorni con una sensazione di fastidio astenia, sensazione caldo freddo nel retro coscia, nel proseguire dei giorni e settimane si irradia fino all'area perineale a livello del muscolo trasverso del perineo o del centro tendineo del perineo, poco sopra l'ano, potrei identificarlo nello spazio tra prostata e ano. Man mano iniziano a presentarsi dei disturbi sensoriali del'orgasmo che inizia a sentirsi sempre meno a livello del glande e maggiormente internamente in quel punto descritto, man mano la sensazione in quel punto diventa sempre più intensa fino ad instaurarsi un senso di stimolazione spontanea sempre in quel punto fino ad arrivare quasi ad arrivare ad orgasmi interni spontanei, come se qualcosa premesse il meccanismo interno nel punto che porta i muscoli a contrarsi e a eiaculare, quando il disturbo è all'esacerbazione dei sintomi anche la sensazione di vescica piena viene alterata, invece di avvertirla a livello sovrappubico e del glande la avverto internamente sempre nel punto indicato, come se la sentissi quasi nel retto. Anche a livello del retto stesso ci sono delle ripercussioni, in quanto sempre nel punto parte una sensazione che spinge alla necessita di defecare, ma non esce nulla in quanto non c'è nulla da espellere a parte una maggiore produzione di muco che avviene proprio in concomitanza di questi sintomi.
Non provo dolore ne nell'urinare ne nel defecare, urino bene defeco e senza particolari problemi, quando mi siedo o se provo a premere in quel punto sopra l'ano non sento dolore ma il fastidio aumenta, la sensazione diventa sempre più intensa, come se si premesse un interruttore che porta all'attivazione del meccanismo dell'eiaculazione. Pure quando cammino lo sforzo dei muscoli posteriori delle cosce porta all'irradiazione del fastidio fino al punto perineale
Effettuati esami delle urine e del liquido seminale non risultano infezioni, eseguita palpazione manuale della prostata dimensioni normali non dolente, eseguita ecografia per via rettale nulla di rilevante.Eseguita rettoscopia, rilevata piccola emorroide di 1°grado interna e una sorta quadro flogistico prossimale curato con poi normix. Eseguita eletreomiografia e potenziali evocati arti inferiori (lieve incremento i polifasci nel tibiale, retto femorale bilateralemnte ela sin. REF: quadro di lieve sofferenza neurogena cronica che coinvolge le radici prossimali del plesso lombo-sacrale. Non segni di denervazione in atto. Utile approfondimento diagnostico on RMN rachide lombo sacrale).
Non so più cosa fare, penso di essermi mosso in maniera congrua andando da tutti gli specialisti del caso neurologi, andrologi, urologi.
Vi chiedo gentilmente un parere.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore sentirei un ortopedico il dolore sembra originare dal bacino
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dopo
Utente
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Gentile dottore la ringrazio dell'interessamento, L'ortopedico al momento della visita ha costatato solo una asimmetria dell'arto destro che fa tendere il piede leggermente verso l'esterno. Cmq come già scritto non provo dolore ma una sensazione di fastidio e stimolazione con dislocazione dell'orgasmo in quel punto perineale che è molto peggio del dolore.
Come richiesto dal referto elettromiografico il medico mi ha prescritto la risonanza del bacino.
Vi chiedo gentilmente di decifrarla per trovare qualche indizio al problema.
(Sembrano apprezzarsi discopatie l4-l5 e sopratutto l5-s1 con i dischi che impegnano modificatamente i forami bilateralmente a livello inferiore confrontato con precedente RM, meritevole in via cautelativa di controllo (invece il mio neurologo vedendo le lastre l'ha tradotta come una lieve discopatia mediana).
L'asse sacro-coccigeo risulta curvato di 90° per postumi traumatici, con note di sofferenza intrarticolare tra l'ultimo metatarso sacrale ed il primo coccigeo che millimetricamente tende a sublussare anteriormente, associato ad uno stato irritativo dorsale a tale livello dei legamenti sacro-coccigei posteriori nella loro inserzione comune con i muscoli multifido e massa dello spinale. Il piano perineale mostra una angolazione a 140°per associazione di un'ispessimento del rafe ano coccigeo e muscoli anococcigei ed accorciamento contratturale della fionda muscolare dei pubo-ileo coccigei trasversi, risulta una sovraelevazione dell'ala iliaca di destra e coxofemorale di destra per probabile disimmetria degli arti inferiori. Sul versante anteriore delle sacroiliache si rileva un ispessimento dei legamenti con sottile sclerosi delle limitanti articolari ed un modico edema spongioso sottocorticale, di circa 2 cm a sinistra, all'ala sacrale ed appena percepibile a destra compatibile vista la dismetria con un quadro di alterato carico meritevole in via cautelatica di esami ematochimici onde escludere sovrapposizioni autoimmunitaria reumatologiche. I leggamenti sacro ischiatici all'inserzione sulla spina ischiatica posteriore risultano sipessiti ed edematosi bilateralmente come da quadro flogistico o sovraccarico senza fibrosi ne franche aderenze. Il muscolo piriforme in maniera minore, lo otturatore interno in maniera più evidente nella porzione femoro acetabolare posteriore sinista evidenziano delle piccole fibrosi longitudinali come da postumi distrattivo di basso grado, parzialmente interessante anche il quadrato del pemore di sinistra ed il pettineo. Le fossette ischio rettali lateralmente alla prostata risultano ridotte di ampiezza la contrattura del piano muscolare. La prostata risulta di dimensioni nei limiti ma a struttura inomognea come da esisti di prostatite.aspetto contratturale a botte del muscolo uretrale. I restanti reperti miotendineo legamentosi e vascolo nervosi risultano nei limiti per eta.

Essendo davvero invalidante questo problema tramite il medico di famiglia ho richiesto anche un consulto psicologico da uno psichiatra per chiedergli se potesse darmi qualcosa che avrebbe potuto aiutarmi perchè davvero è impossibile vivere con questo fastidio di stimolazione interna, ma dopo avermi ascoltato in una lunga conversazione si è rifiutato di prescrivermi farmaci affermando che non ne vedeva le basi, e di cercare di risolvere il problema fisico prima in altro modo e solo se successivamente lo avesse ritenuto necessario integrare un sostegno farmacologico che attualmente sarebbe solo un palliativo controproducente che potrebbe bloccarmi in un circolo vizioso, ma restando sempre disponibile in caso di bisogno per un nuovo consulto.

Ho fatto tutte le visite possibili, l'urologo dice che non c'è nulla che non va alla prostata e non ci sono infezioni cosi anche l'andrologo e non sanno cosa pensare, il neurologo mi ha fatto elettromiografia e visita ma a livello degli arti e dell'encefalo non risulta nulla di rilevante, l'ultimo reperto di poche settimane fa ( la risonanza al bacino) risulta poco chiaro, un neuro urlogo di milano circa 4 anni fa quando ebbi sintomi simili penso potesse essere un dolore neuropatico causato da un nervo pudendo ( identificando la patologia tramite il tocco di un punto dentro l'ano dolorante ) mi prescrisse lyrica e laroxil che non sembravano aver alcun effetto, e che dopo pochi mesi smisi perchè il neurologo non era d'accordo con tale teoria. Per fortuna dopo circa un anno di grandi sofferenze mano mano il disturbo spari come fece altre volte per ripresentarsi ora dopo circa 3 anni

Adesso i sintomi sono in leggera remissione confronto a dicembre e non so se svaniranno nuovamente ma non posso continuare a soffrire cosi, i normali analgesici non hanno nessun effetto anche a massicce dosi,ogni volta che nell'arco di mesi anni tendono a tornare i disturbi sono sempre più invalidanti, è come se il centro della sensazione orgasmica e della minzione e della defecazione fosse dislocato in quel punto perineale, se guardo la compagna e provo un eccitazione visiva anche essa si blocca li e non la provo più sul glande non riesco come sia possibile, e quando il disturbo è forte è come se uno schiacciasse un interruttore in quel punto che forza un meccanismo eiaculatorio interno che può portarmi ad eiaculare spontaneamente anche a pene semi flaccido. Le erezioni non sono intense e se non mi concentro col pensiero sul glande tendono a svanire ma al momento è l'ultimo dei miei problemi.
Ho pure consultato lo psichiatra sperando che tutto ciò potesse essere almeno in parte colpa di qualcosa di somatico ma ha escluso la questione e si è rifiutato di darmi farmaci. Inizio ad essere davvero stanco, sono davvero allo stremo. Spero in un vostro riscontro, sopratutto per commentare il risultato della risonanza e per capire cosa altro potrei fare.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Do sicuro parla di una patologia a carico della colonna senz altro ne urologica ne andrologica. MA visto quello che han detto i colleghi che L hanno. Visitata posso solo dire vediamo se qualche altro collega del sito ha idee in proposito
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Utente
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Lo spero, perchè davvero non so più che fare.
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Gentili dottori, vedo che nessun altro di voi si è espresso....continuo a vivere una situazione altamente invalidante...rileggendo il referto della risonanza afferma che (Sembrano apprezzarsi discopatie l4-l5 e sopratutto l5-s1 con i dischi che impegnano modificatamente i forami bilateralmente a livello inferiore confrontato con precedente RM, meritevole in via cautelativa di controllo (invece il mio neurologo vedendo le lastre l'ha tradotta come una lieve discopatia mediana).
Stavo pensando è possibile che i miei sintomi siano simili a una lieve neuropatia causata da una simile sindrome della caduta ecuina?
Quella frase cosa vuole intendere? i mie problemi perineali potrebbero dipendere dalla protusione in questione?
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