Macchioline rosse sul glande dopo esito hiv negativo

Buongiorno, settimana scorsa, sabato di preciso, ho fatto il test hiv di 4 generazione a 3 settimane di distanza dall'ultimo rapporto a rischio. L'esito è stato negativo, come negativo è stato l'esito di altri test come epatite B e C. Ho chiesto sempre su questo sito quale attendibilità potesse avere il test dopo 21 giorni per quanto riguarda l'hiv e la risposta è stata del 95-98%. Stamattina, ho rivolto la domanda al dottore che si occupa a quanto ho capito di malattie infettive, lo stesso che mi rispose settimana scorsa e non ho ancora ricevuto risposta, nell'attesa (ma credo anche per avere un altro parere che non fa mai male) chiedo anche a voi esperti del settore dell'andrologia. Ieri sera mi sono comparse (o meglio, mi sono accorto)di alcune macchioline rosse sulla parte inferiore del glande, premetto che tali macchioline vi erano anche in passato, ma sinceramente non ricordo dove e la quantità, so che erano sempre situate sul glande ma non ricordo di preciso. Sono confuso, perchè non riesco a capire se il problema sono le macchioline che si presentano rosse che magari dovrebbe essere il colore normale che il glande dovrebbe assumere, oppure è la restante parte ad essere sotto esame che si presenta piuttosto biancastra/grigiastra (non è smegma). Stamattina mi sono recato dal mio medico e mi ha controllato, gli ho spiegato tutta la situazione, che non provo dolore, fastidio mentre urino e tutti gli altri sintomi che ho letto su internet, nulla. Mi ha detto che è 1 leggera infiammazione, di lavarmi con 1 sapone neutro e che entro 1 settimana il tutto sparirà, mi ha detto che 1 visita dall'andrologo / dermatologo è inutile. Io sono solo preoccupato che potesse essere un accenno di sintomo di hiv, nonostante l'esito è risultato negativo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

si tranquillizzi e non drammatizzi!

Da questa postazione, non potendo noi fare una valutazione clinica diretta, dobbiamo attenerci alle indicazioni tranquillizzanti, date dal suo medico di famiglia; le segua e, se poi il problema non si dovesse risolvere, bene allora riconsultarlo e decidere eventualmente anche per una consulenza in diretta con lo specialista di riferimento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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