Dolore testicolo sinistro

Gentilissimi,
Vi scrivo in quanto sono 4 giorni che ho un dolore al testicolo sinistro fluttuante, che si acuisce con i movimenti intestinali e che si affievolisce quando sorreggo i testicoli con l'aiuto di un cuscino o di una coperta arrotolata.
Intervento di varicocele di 3 grado a sx eseguito con scleroemblizzazione in angiografia (2 anni fa). Spermiogramma migliorato e in attesa di ecografia il 10/7.
Flebite alla vena superficiale sinistra circa un mese fa risoltasi con applicazione di gentalyn Beta e rimarginatasi la porta di ingresso dell'infezione creatasi in seguito a depilazione.
Il dolore è comparso in coincidenza con una nuova depilazione ma tendo a non collegare le due cose.
Mi sono recato dal MMG stamattina che mi ha fatto in modo da anticipare l'ecografia al 26/6 e prescritto oki al bisogno.
Chiedo in quanto sono preoccupato essendo una zona che per quanto mi riguarda è molto sensibile e problematica. Posso stare tranquillo con l'ecografia tra una settimana? C'è possibilità che diminuisca il dolore?
È lo stesso senso di peso che avverto con i dolori da varicocele; la discriminante è che perdura da 4 giorni.
All'autopalpazione non ho notato alcuna anomalia.

Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

purtroppo situazioni cliniche particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa postazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.

Bene, come già stabilito, sempre fare una visita medica specialistica in diretta che rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
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Gentilissimo la ringrazio per la risposta pervenuta in modo piuttosto celere. Sono assolutamente cosciente che online non sia possibile fare diagnosi.
I miei timori sono soltanto legati al fatto che il controllo sarà tra una settimana. In presenza di un quadro simile si potrebbe compromettere la mia fertilità? O una settimana è un tempo accettabile e sicuro?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Per fare un'ecografia testicolare una settimana, se non è in corso una torsione testicolare, è un tempo più che accettabile.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
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La ringrazio ancora con la prospettiva di aggiornarla a visita compiuta.

Gentili saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene.
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Utente
Gentilissimi, volevo aggiungere che ho appena riscontrato una vena dilatata in modo anomalo rispetto al solito sopra al testicolo sinistro. Non so se potrebbe essere un indizio
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
No, non è un "indizio" significativo di alcun problema clinico.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentilissimi vi scrivo in quanto ieri un forte bruciore al pube sinistro, più precisamente alla base del pene dove lo scroto fa una piega, mi ha spinto ad andare da un urologo in giornata.
Il referto vuole un lievissimo varicocele sx e l'assenza di anomalie ai testicoli che sono in sede. Ha detto che è tutto nella norma e che verosimilmente si tratti di una flebite dovuta alle depilazioni ricorrenti.
Mi ha detto di non prendere nulla e che secondo lui è in remissione. L'interessamento del testicolo per quanto riguarda il senso di pesantezza per lui è un dolore riflesso che viene dall'inguine e da quella zona.
In caso di dolore e bruciore prenderei l'oki e mi inizierei a preoccupare se dovesse persistere ancora per una decina di giorni.
Concordereste con tutto?

Gentili saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Segua le indicazioni ricevute in diretta.
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Utente
Utente
Gentilissimi
Torno a scriveri in quanto anche l'ecografia ha riscontrato un benessere testicolare e quindi un'assenza di un interessamento di questa zona.
Dopo avergli raccontato la mia storia era perplesso riguardo la diagnosi di flebite. Era più propenso per una follicolite, salvo poi escluderla dopo l'esame perché "ci sono 3 brufoli di cui uno più significativo alla base del pene ma che non dovrebbe giustificare la sintomatologia".
Allora ha ipotizzato una epididimite asserendo al contempo che "gli epididimi non si vedono".
Ad ogni modo mi ero sensibilmente rasserenato e i dolori si erano fatti meno ricorrenti e intensi.
Stamattina torno ad avere la stessa sintomatologia. Preciso che il brufolo alla base del pene è grande e c'è sempre, da almeno 15 giorni, ma sembra regredire ultimamente. Altro segno è la cicatrice che ha lasciato il primo foruncolo da cui poi è nata la prima flebite un mesetto fa; questa tende a bruciarmi leggermente al Tatto.
Ad ogni modo non ci sono altre alterazioni visibili.
Chiedo gentilmente come potrei comportarmi. Tendo a credere che si possa esser formato un piccolo coagulo in seguito alla flebite ma che non saprei se possa giustificare la sintomatologia (senso di peso al testicolo sinistro e molto più raramente al destro, bruciore variabile alla zona molle alla base sinistra del pene che talvolta si irradia alla gamba sinistra).
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione
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Utente
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Gentilissimi,
Ieri in preda ad un dolore insostenibile mi sono recato in ps dove hanno provveduto ad eseguire esami del sangue (indici di flogosi pressoché nella norma) ed eco vescicale (nella norma vescica e prostata).
Mi hanno rimandato da un urologo in mattinata che in seguito ad esame obiettivo non ha rilevato tumefazioni ma ha ipotizzato una epididimite in quanto ho avvertito un forte dolore alla palpazione di quella zona a sinistra.
Mi ha detto che è normale che abbia dolore da 20 giorni in quanto se non trattata può dare questa sintomatologia anche per più tempo. Mi ha prescritto una cura antibiotica con amoxicillina e acido caluvanico 3 volte al dí per 5 gg e killox per 2 mesi una volta al dì.
Ho provveduto ad acquistare la terapia.
Volevo soltanto avere un riscontro da parte vostra per sapere se fosse possibile diagnosticare una epididimite senza che l'eco di 5 gg fa avesse evidenziato nulla a carico di questi (o meglio, il medico ha asserito che "non si vedono") e senza un doppler e tumefazioni visibili.
Grazie anticipatamente
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
In cinque giorni possono succedere molte cose che portano ad evidenziare in modo più sicuro e preciso la presenza di una epididimite.

Risenta ora in diretta, se altri dubbi, sempre il suo urologo di riferimento.
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Utente
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Gentilissimo la ringrazio per la risposta.
Non ho altri dubbi, mi chiedevo se possa prendere altre precauzioni in questi giorni (es. Non avere rapporti, indossare degli slip particolari, riposo).
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene il riposo e, se tollerato, anche un sospensorio che può trovare facilmente in qualsiasi farmacia .
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Utente
Utente
La ringrazio per le sue risposte e per la sua pazienza. Avevo un ultimo quesito che non mi resta che rivolgere a lei in quanto non incontrerò più l'urologo di stamane.
Ho letto che il killox è un integratore alimentare dalle proprietà antiossidanti che ha dimostrato efficacia antinfiammatoria sulla prostata e in seguito a TURP. Secondo lei è idoneo come antinfiammatorio in caso di epididimite?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il prodotto, da lei indicato, è in sostanza un integratore alimentare a base di curcuma, resveratrolo, zinco e N-acetilcisteina; purtroppo non ne conosco il suo uso nelle orchiepididimiti.

Risenta, appena possibile, sempre il suo specialista di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
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Gentilissimo,
Mi chiedevo anche se fosse possibile avere rapporti con la mia partner (protetto) dal momento che ho letto che non è del tutto consigliato un lungo periodo di astinenza e comunque il sesso coperto sia possibile.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Certo, se non si scatenano dolori, è possibile e consigliato generalmente una regolare attività sessuale, sempre protetta onde evitare la eventuale trasmissione dell’infezione a ping-pong .

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
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Gentilissimi, vi aggiorno sulle condizioni.
Da circa 24 ore dopo la prima assunzione di antibiotico ho iniziato a stare leggermente meglio, nel senso che non ho più avuto un dolore molto forte ma non è assolutamente scomparso.
Oggi sono al 4 giorno e domani sarà l'ultimo - se dopo qualche giorno dalla fine dell'antibiotico mi rendo conto che non è regredito cosa potrei fare? È un decorso che fa ben sperare?
Inoltre ieri ho notato poco sopra il testicolo sx una piccola tumefazione che tende verso l'esterno. Sembrerebbe un piccolo groviglio di vene, ma avendo avuto il varicocele (che tra l'altro ho anche risolto) tenderei a scartare questa ipotesi perché un po' diverse. Potrebbero essere l'epididimo gonfio? In questo modo potrei monitorare dall'esterno la situazione e sarebbe già un passo avanti dal momento che quando sembra andare in remissione torna prontamente.

Cordialità
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

finita la terapia bene ora sempre risentire in diretta il suo andrologo di fiducia comunque il fatto che i sintomi sono in remissione questo è un segnale sicuramente positivo da prendere in considerazione.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
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Gentilissimo,
Io ringrazio lei e, anche se non hanno contributo alla mia causa, tutti gli altri specialisti che offrono questo servizio in maniera così professionale, malgrado da questo presumibilmente non derivi alcun vantaggio. Il vantaggio c'è ed è assolutamente notevole per gli utenti. Credo che la componente psicologica sia (quasi) importante quanto quella farmacologica e un parere esperto fa miracoli.
Volevo aggiornarla/vi sulla situazione. Sono all'ultimo giorno di antibiotico e ho ancora qualche fastidio ma è almeno la metà in quanto ad intensità rispetto ai due giorni antecedenti l'inizio della terapia. Oggi ho notato che il dolore si è spostato a destra (lo sento come una contrazione che è maggiore a destra).
Volevo chiedere se tutto ciò è fisiologico e se il fatto che sia l'ultimo giorno di antibiotico significhi che non avrò miglioramenti significativi i prossimi giorni.
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Generalmente, in molti casi, i miglioramenti sui sintomi continuano anche se la terapia è finita.

Sempre un cordiale saluto.
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Utente
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Gentilissimi, sono tornato ad avere forti dolori prima al testicolo e ora circoscritti alla sinistra del pene, prendendola tutta fatta eccezione per il glande e precisamente in corrispondenza della cicatrice che mi sono procurato con la depilazione di due mesi fa.
Secondo il mio specialista, dal quale sono tornato, l'epididimo e il testicolo non c'entrano nulla perché con un secondo esame obiettivo ha affermato che "stanno benissimo". Ora il dolore lo accuso prettamente al pene, ripeto, nella zona dove è presente la cicatrice. Lo specialista mi ha prescritto topster per 6 sere. Io ho prenotato un doppler penieno che eseguirò tra una settimana.
Senza mettere assolutamente in dubbio le capacità del medico del pronto soccorso, credo che sia andato assolutamente fuori strada vista la mia storia e il parere dello specialista. Io che ho il problema credo sia una infiammazione che parte dalla cute (al momento della depilazione) e che ora si è approfondita magari in un nervo o in qualche plesso nervoso che mi causa questa sintomatologia.
Ad ogni modo vi chiedo:
- se dovesse trattarsi di questo lo si vedrà con un doppler testicolare e penieno dinamico? Se no, quali esami dovrei eseguire ancora?
- topster può essere risolutivo in questi casi o, se confermato il mio sospetto, saranno necessari cortisonici per via locale/infiltrazioni?

Vi ringrazio anticipatamente e mi scuso per l'insistenza ma inizia ad essere molto invalidante dal momento che sono due mesi e ogni volta che ho un rapporto con la mia partner sto male per molto tempo per un forte bruciore al pene
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimi, vi aggiorno riguardo la mia situazione. Ho svolto una nuova visita (molto molto molto più costosa delle altre) ma sembra che questa volta ci sia stata una svolta in quanto il professor Mirone di Napoli ha subito compreso il mio disturbo. Dopo aver prestato attenzione a ciò che riferivo e dopo una esplorazione rettale ha subito affermato che si trattava di prostatite (difatti Congesta all'eco transrettale). Mi ha prescritto il test di Stamey (eseguito, in attesa di responso) e uno spermiogramma perché ha individuato anche una recidiva del varicocele a sx (questa volta di primo grado). Volevo fare due domande:

- è normale che la prostatite da una sintomatologia prevalentemente testicolare si sia trasformata in una prevalentemente interessante il pene? Accuso quasi esclusivamente un dolore che pare superficiale alla sx del pene senza alcuna alterazione visibile. Se è normale qualcuno mi saprebbe spiegare il cambio di sede del dolore?
- quanto tempo ci vuole per guarire dalla prostatite? Me la sto vedendo davvero brutta. Ho abbandonato tutti i vizi che avevo (alcol, caffè, frittura, dolci, peperoncino) e bevo tanta acqua al giorno stando molto attento alla dieta ma tutto ciò sta influendo pesantemente sulla mia qualità della vita. Guariscono prima le batteriche o le abatteriche?

Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

come già indicatole, purtroppo situazioni cliniche particolari, come la sua, richiedono ]per darle una risposta corretta e mirata, sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa postazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.

Ancora un cordiale saluto
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo la ringrazio per la risposta e comprendo che sia impossibile darmi una risposta mirata, cosa che mi aspetto dal mio specialista alla prossima visita. Intanto lo Stamey è tutto negativo. La prostata alla palpazione e all'eco transrettale è Congesta. Quindi io attribuisco tutto ciò ad una infiammazione, anche se i sintomi negli ultimi giorni stanno diventando più sostenibili. Da un paio di settimane ho eliminato completamente alcolici, piccante, caffè (al massimo una tazzina scarsa) e formaggi grassi aumentando il consumo d'acqua (3 litri) e mangiando 4 5 Noci al dì. Niente farmaci e accantonato definitivamente la pratica del coito interrotto (alla quale ricorrevo, non come prassi na nemmeno molto di rado). Verosimilmente me li prescriverà quando gli porterò l'esito dello Stamey. Ad ogni modo volevo porle due domande dalle quali non mi aspetto una risposta mirata, ma credo che mi possa aiutare a capire.

Lo stamey nel primo e nel terzo campione (rispettivamente primo mitto di urina del mattino e urina post massaggio prostatico) hanno evidenziato una conta di leucociti di 6/co 40X. Il secondo campione (mitto intermedio urina del mattino) <1/Co 40X. A questo punto volevo chiedere se 6 leucociti per campo possano giustificare la sintomatologia infiammatoria (o comunque a cosa sono ascrivibili?)

Il mio secondo quesito riguarda le abitudini che possono aver portato alla congestione prostatica. Ho vissuto, in corrispondenza della comparsa della sintomatologia 2 mesi e mezzo fa, un periodo forte stress combinato all'uso abituale di tutte le sostanze nocive per la prostata e le infiammazioni (alcolici, piccante, caffè, fumo). Inoltre notavo e noto di avere delle alterazioni del ritmo del l'evacuazione con delle tensioni addominali sporadicamente. Possono queste condizioni (alimentazione scorretta, stress, irritazione dell'intestino sempre correlata allo stress) portare ad una prostatite?

Me lo fa pensare il fatto che ora sono molto più rilassato, tranquillo e attento a questi comportamenti con un conseguente miglioramento dei sintomi che non sono spariti, ma le ripeto che sono diventati più sopportabili.

Volevo sapere eventualmente anche se questi miglioramenti lenti e graduali senza terapia possono essere un buon segno o se non mi devo illudere.

La ringrazio infinitamente, anche se non mi vorrà rispondere.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Il miglioramento dei sintomi sono sempre un "buon segno".
[#28]
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Utente
Utente
Gentilissimo le torno a scrivere in quanto il test di stamey è risultato negativo e mi è stata data una terapia per la prostatite abatterica a base di serpens x 90 gg. I sintomi sono sempre uguali, credo di tollerarli meglio perché ci ho fatto un po' l'abitudine e perché il medico mi ha detto che sono libero di fare palestra e avere rapporti con la mia partner. Tutto tranquillo finché oggi non ritiriamo i tamponi della mia partner e l'esame dice che il reperto è compatibile con una vaginite da candida (svillupo di candida 20 colonie, e. Coli 30 colonie e Gardnerella 30 colonie). Io a questo punto vi chiedo come dovrei comportarmi dal momento che abbiamo avuto rapporti non protetti perché mi era stato detto che non era controindicato. Inoltre volevo chiedere se è possibile che la sua vaginite, seppur latente, possa mai essere la causa della mia prostatite che, al momento del test, era abatterica.

Volevo segnalare che non ho alcuna manifestazione cutanea, solo i sintomi della prostatite (dolore per lo più monolaterale con dolore a testicolo, pene, inguine e talvolta all'anno).

Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

una vaginite da candida difficilmente si collega, soprattutto in un giovane uomo, in modo diretto ad una prostatite.

Risenta comunque ora in diretta il suo andrologo od urologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
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Gentilissimo, il mio andrologo è in ferie per cui mi sono rifatto ad uno suo assistente. Mi ha prescritto Flagyl 250 mg (2 cpr ogni 6 ore per un totale di 8 cpr in una giornata) e Diflucan 100 mg 2 cpr al di (ogni 12 ore) per 5 giorni. Dice che la coppia viene considerata infetta a prescindere da se abbiamo avuto o meno rapporti non protetti (cosa che abbiamo avuto comunque). Lei domani andrà dal suo ginecologo. Ad ogni modo non le sembra una strana coincidenza la presenza di queste infezioni nella mia partner e la mia prostata ingrossata da 2 mesi e mezzo?

Inoltre è possibile avere rapporti protetti mentre siamo entrambi in terapia antibiotica?
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