Un laparocele mediano il chirurgo dice che v sistemato la mia pi grande fobia tornare
gentile dottore vorrei porle il mio problema nel 95 sono stata operata per una semplice cisti ovarica in laparoscopia durante l'intervento mi è stata forata la vena illiaca e l'intestino immagini lei quanto sono stata male sia fisicamente che psicologicamente , oggi dopo 17 anni si presenta un laparocele mediano il chirurgo dice che và sistemato la mia più grande fobia è tornare in sala operatoria e perdere coscienza non poter controllare quello che succede intorno a me , le chiedo è possibile eseguire l'intervento in anestesia locale grazie la prego mi aiuti perchè sono veramente terrorizata grazie
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Gentile Signora, capisco che il precedente non sia stato certo favorevole e sicuramente l'evento accidentale ha complicato molto il decorso post operatorio.
Tuttavia, anticipando che per quello che deve affrontare ora non vi sono alternative alla AG, soprattutto se voluminoso, la tecnica chirurgica tradizionale non dovrebbe prevedere nuovamente l'uso della laparoscopia.
L'intervento non può essere fatto certamente in anestesia locale ma probabilmente neanche con tecniche regionali alternative come quella di un blocco spinale se le dimensioni del laparocele non lo permettono. Comunque questi suoi timori devono essere sviscerati tranquillamente con l'Anestesista al momento della visita. Solo lui potrà valutare le dimensioni del laparocele e scegliere con lei delle tecniche alternative per addormentarla. Il mio dubbio sta nel fatto che se comunque il chirurgo ha già dato indicazioni all'intervento, il laparocele probabilmente ha dimensioni non trascurabili e per dimensioni e per collocazione; difficile quindi poterlo ridurre in anestesia spinale.
Cordiali saluti
Tuttavia, anticipando che per quello che deve affrontare ora non vi sono alternative alla AG, soprattutto se voluminoso, la tecnica chirurgica tradizionale non dovrebbe prevedere nuovamente l'uso della laparoscopia.
L'intervento non può essere fatto certamente in anestesia locale ma probabilmente neanche con tecniche regionali alternative come quella di un blocco spinale se le dimensioni del laparocele non lo permettono. Comunque questi suoi timori devono essere sviscerati tranquillamente con l'Anestesista al momento della visita. Solo lui potrà valutare le dimensioni del laparocele e scegliere con lei delle tecniche alternative per addormentarla. Il mio dubbio sta nel fatto che se comunque il chirurgo ha già dato indicazioni all'intervento, il laparocele probabilmente ha dimensioni non trascurabili e per dimensioni e per collocazione; difficile quindi poterlo ridurre in anestesia spinale.
Cordiali saluti
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Dott. Stelio ALVINO
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Utente
grazie dottore per la sua risposta ,sono contenta che mi abbia risposto lei visto che siamo anche vicini io abito a orvieto e sicuramente lei conoscera mia cugina che lavora presso la vostra a.s.l. ma veniamo al mio maledetto laparocele le scrivo i risultati del'ecografia a livello mesogastricoparamediano sinistro ernia laparocelica con diritto di domicilio,colletto di20mm e corpo erniario che vede l'impegno di anse coliche e misura a riposo,circa 22mm non versamenti consensuali .io non ho paura dell'intervento ho molta fiducia del chirurgo all'epoca intervenne lui e altri a salvarmi la vita capisco che la mia è una cosa psicologica ma propio non riesco a superare si figuri che ancora oggi se mi capita di andare in ospedale e passare davanti alla sala operatoria mi tremano le gambe e mi viene da vomitare non ci sono alternative all'anestesia totale? se non mi opero rischi di morire?le ripeto che non ho paura dell'anestesia prima di quel'intervento avevo già fatto appendicite tonsille, tiroide e non mi ricordo cose brutte riguardo l'anestesia la mia è una fobia di non poter aver il controllo di cosa succede intorno a me pensi che nel2008 ho rinunciato alla fivet dopo che mi ero bombardata di ormoni l'ultimo giorno mi sono rifiutata per non farmi addormentare la prego mi risponda perchè sto veramente male non riesco a dormire durante la notte e se chiudo gli occhi o brutte visioni non mangio più mi sono isolata da tutti e da tutto spero che lei mi capisca .un'ultima domanda è possibile arrivare in sala operatoria sedata . la ringrazio per l'attenzione che mi a dedicato a presto
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Buonasera, dunque non essendo un chirurgo e soprattutto non potendo vedere il problema direttamente risulta difficile darle delle indicazioni specifiche in una specialità che non è mia.
Comunque mi sembra che tutto sommato questo laparocele non sia molto voluminoso. Si può anche convivere in assenza di disturbi ma il rischio è che col tempo aumenti di dimensioni (per via del sovrappeso) e che l'erniazione delle anse possa determinare un incarceramento e quindi un quadro improvviso occlusivo che è poi preludio ad un intervento chirurgico in urgenza.
Se quindi al momento è procrastinabile, vista la situazione psicologica importante allora sarebbe bene avere anche una mano da uno psicologo che possa trattare il problema e quantomeno far si che si presenti in sala operatoria non dico sorridente ma certamente senza quella componente di panico che poi non le permetterebbe di affrontare serenamente l'evento.
Certamente lei può arrivare in sala sedata e nei giorni che precedono l'intervento avere un aiuto farmacologico per l'ansia secondo le indicazioni del suo curante.
Ma a questo punto ritengo fondamentale e prioritario il colloquio con un anestesista del suo ospedale perchè oltre a descrivere tutto il suo disagio, visti i precedenti, possa valutare in relazione alle dimensioni del laparocele, la sua sede e in accordo con la tecnica chirurgica la reale fattibilità di una anestesia spinale. Lei può fare la visita anestesiologica prevista decidendo poi dopo se effettuare l'intervento o disdirlo.
Spero di esserle stato d'aiuto. Purtroppo da qui non penso si possa far altro. Non esiti a ricontattarci.
Cordiali saluti
Comunque mi sembra che tutto sommato questo laparocele non sia molto voluminoso. Si può anche convivere in assenza di disturbi ma il rischio è che col tempo aumenti di dimensioni (per via del sovrappeso) e che l'erniazione delle anse possa determinare un incarceramento e quindi un quadro improvviso occlusivo che è poi preludio ad un intervento chirurgico in urgenza.
Se quindi al momento è procrastinabile, vista la situazione psicologica importante allora sarebbe bene avere anche una mano da uno psicologo che possa trattare il problema e quantomeno far si che si presenti in sala operatoria non dico sorridente ma certamente senza quella componente di panico che poi non le permetterebbe di affrontare serenamente l'evento.
Certamente lei può arrivare in sala sedata e nei giorni che precedono l'intervento avere un aiuto farmacologico per l'ansia secondo le indicazioni del suo curante.
Ma a questo punto ritengo fondamentale e prioritario il colloquio con un anestesista del suo ospedale perchè oltre a descrivere tutto il suo disagio, visti i precedenti, possa valutare in relazione alle dimensioni del laparocele, la sua sede e in accordo con la tecnica chirurgica la reale fattibilità di una anestesia spinale. Lei può fare la visita anestesiologica prevista decidendo poi dopo se effettuare l'intervento o disdirlo.
Spero di esserle stato d'aiuto. Purtroppo da qui non penso si possa far altro. Non esiti a ricontattarci.
Cordiali saluti
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Utente
grazie dottore per la gentilezza e la professionalità della risposta, in effetti il mio laparocele non è grande non si nota ad occhio ma soltanto con la mano pultroppo ogni tanto mi fà male il problema sovrappeso cè e quindi non sono da escludere complicazioni .La ringrazio per aver capito il mio problema che non riesce a capire nessuno ,quando decisi di abbandonare la fivet anche sù consiglio della dottoressa perchè disse che non era il caso di progammare una gravidanza in quello stato psicologico andai da un psicologo e pensavo che un giorno avrei intrapreso nuovamente quella strada ma ancora oggi non ci sono riuscita .L'unica cosa positiva è che adesso non ho paura del dottore prima non mi lasciavo visitare neanche le spalle ,non la prenda come un'offesa ma per me il dottore non è colui che aiuta la gente a stare bene ma la uccide capisco l'errore umano ma io ho pagato le conseguenze.Mi dovrei operare in una clinica della toscana ho cercato di parlare telefonicamente con un anestesista che pur essendo gentilissimo mi a riportato nel panico escludendo a priori l'anestesia spinale perchè dice che la muscolatura non sarebbe rilassata e quindi andrebbe fatta anche una sedazione profonda e io non avrei risolto il mio problema . lei mi riaccende un pò di speranza dicendo che potrebbe essere possibile la spinale? il laparocele è parallelo all'ombellico e il chirurgo a descritto l'intervento così plstica e protesi la prego mi aiuti a trovare una soluzione perchè così sto male con me e con tutti quelli che mi stanno vicino .Non voglio fare l'anestesia totale per me sarebbe una violenza psicologica ma vorrei togliere il problema laparocele.Grazie di tutto aspetto una sua risposta buonasera
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Gentile Utente, effettivamente l'attuale quadro di laparocele mi sembra modesto e in una sede in cui potrebbe beneficiare di una anestesia spinale. Ma non le nascono che in corso di intervento e per quanto alto possa essere il piano di anestesia se dovesse avvertire dolore o il chirurgo avere delle difficoltà per una mancato rilassamento delle fasce muscolari su cui attaccare la protesi a rete non si avrebbe alcuna alternativa che addormentarla. Probabilmente basterebbe anche una sedazione profonda in respiro spontaneo che non prevede intubazione. Ciò non costituirebbe affatto un fallimento della tecnica anestesiologica ma un naturale complemento ad un obiettivo da raggiungere: quello di permettere al chirurgo di svolgere il proprio lavoro.
La possibilità di sedazione quindi è un dato da tenere presente. Ritorniamo quindi all'alternativa che prima possa seguire un programma psicologico specialistico per cercare di contenere lo stato d'ansia creatosi per i fatti precedenti noti. Purtroppo nonostante tutti i nostri sforzi per cercare di portare il paziente all'intervento nelle migliori situazioni, anche psicologiche, non sempre tutte le condizioni possono essere soddisfatte.
Cordiali saluti
La possibilità di sedazione quindi è un dato da tenere presente. Ritorniamo quindi all'alternativa che prima possa seguire un programma psicologico specialistico per cercare di contenere lo stato d'ansia creatosi per i fatti precedenti noti. Purtroppo nonostante tutti i nostri sforzi per cercare di portare il paziente all'intervento nelle migliori situazioni, anche psicologiche, non sempre tutte le condizioni possono essere soddisfatte.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
gentilissimo dottore grazie mille volte grazie per aver capito la mia situazione. Allora perchè il collega che ho contattato telefonicamente senza neanche chiedere come fosse la situazione mi ha detto di no.Lei nella struttura dove lavora sarebbe in grado di trovarmi un chirurgo che mi operasse con il suo piano di anestesia? grazie aspetto la sua risposta arrivederci
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Buonasera, scusi ma mi deve essere sfuggita la notifica del suo intervento. Non saprei cosa dirle per quanto riguarda la domanda che mi ha posto cioè sul perchè del NO a priori del collega consultato (chirurgo o anestesista?).
Per l'altra richiesta invece penso che possa certamente sentire un altro parere da parte di un chirurgo di altra struttura (per esempio anche l' ospedale di Montepulciano). Può consultare pertanto il Primario di Ch. prenotando una visita da lui e spiegando poi qual'è il suo problema specifico.
Tenga presente però che solo dopo la sua visita e quella dall'anestesista, ovviamente, si potrà valutare bene la reale fattibilità in spinale. Così, a distanza, non le si possono dare certezze assolute.
Saluti
Per l'altra richiesta invece penso che possa certamente sentire un altro parere da parte di un chirurgo di altra struttura (per esempio anche l' ospedale di Montepulciano). Può consultare pertanto il Primario di Ch. prenotando una visita da lui e spiegando poi qual'è il suo problema specifico.
Tenga presente però che solo dopo la sua visita e quella dall'anestesista, ovviamente, si potrà valutare bene la reale fattibilità in spinale. Così, a distanza, non le si possono dare certezze assolute.
Saluti
[#9]
Utente
gentiissimo dottore sembra che ho trovato una soluzione ,sono andata a parare con i primario di anestesi dell'ospedale del mio paese è disposto a operarmi con anestesia spinale anche il primario di ch l'intervento è programmato per l'inizio di dicembre ,nel frattembo mi è stato consigliato di dimagrire almeno 10 kg cosi da rendere tutto più semplice .il primo chirurgo che mi visitò un ex primario con una grande carriera alle spalle disse di mettere una grande protesi ,il secondo è il nuovo primario non lo conosco ma dicono sia molto preparato dice di riparare solo quel buco secondo lei quele strategia è la migliore grazie aspetto una sua risposta
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Buongiorno, la prima ipotesi non coincide con la possibilità di eseguirlo in spinale ma solo in AG. Nella seconda, il taglio più contenuto, permette invece di rispettare l'impegno secondo ciò che le ha assicurato il nuovo Chirurgo consultato. Sono due approcci differenti e sinceramente si dovrebbe sentire un chirurgo e non un anestesista per una opinione più corretta. Ho inoltrato il quesito ad uno dei nostri colleghi aspettiamo la risposta. Forse il rischio nel secondo caso è una eventuale recidiva se poi una volta perso peso, lo si recupera nel tempo. Non essendoci urgenza a farlo probabilmente dovrà prima ridurre, come consigliato, il peso ma a questo punto almeno una garanzia alla buona riuscita e fattibilità dell'intervento è il caso di darla.
In attesa del parere di un chirurgo in questa sede le invio cordiali saluti.
In attesa del parere di un chirurgo in questa sede le invio cordiali saluti.
[#12]
Accolgo l'invito dell'amico e Collega Stelio Alvino e le rispondo volentieri qui https://www.medicitalia.it/consulti/chirurgia-generale/306079-laparocele.html
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 3.5k visite dal 17/09/2012.
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