Tachicardia da pm

Salve, scrivo per mio padre di 71 anni.

Mio padre e cardiopatico da molti anni e da circa 10 ha un defibrillatore per episodi di aritimia / arresto cardiaco.


Oggi ha fatto alcuni esami durante i quali si sono verificate delle extrasistole, motivo per cui è stato cambiato un parametro (PVARP) del defibrillatore.


Controllo dispositivo odierno:
Regolare funzionamento del dispositivo Ellipsa DR ICD
Programmato in DDD 50-95
Batteria residua 5 anni
Impedenza atriale 580 ohm, ventricolare 360 Ohm.
di shock 79 Ohm
Soglia di stimolazione atriale 0, 5 mV x ms, ventricolare 1.5 mV x 0.5 ms
Sensing atriale >5 V, ventricolare 8, 4.

Nelle memorie del dispositivo 2 episodi TVNS della durata massima di 10 s.

Per retroconduzione atriale di extrasistoli ventricolari per successivo innesco di TMP si aumenta PVARP da 275 a 300ms.


Conclusioni:
Scompenso cardiaco a ridotta frazione di eiezione in attuale buon compenso clinico (HFrEF stadio B) in paziente con sindrome coronarica cronica.
Ipotiroidismo sub-clinico concomitante a terapia con Amiodarone in trattamento e follow up endocrinologico.

Eseguita in data odierna riprogrammazione del dispositivo per retroconduzione atriale di extrasistoli ventricolari per successivo innesco di tachicardia da pm
Per evidenza di frequente attività ectopica ventricolare polimorfa incrementa posologia dell'Amiodarone.



Vi chiedo un aiuto per capire cosa è successo.
Da quanto ho capito le extrasistole hanno generato tramite il defibrillatore una tachicardia ed i medici hano regolato le impostazione del PVARP per far sì che nei casi di extrasistole il defibrillatore non generi tachicardia/aritmia.
è corretta la mia interpretazione?



Grazie mille
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Dr. Giuseppe Lumia Cardiologo 8 1
Salve,
Il PVARP (Post-Ventricular Atrial Refractory Period) è un parametro del pacemaker/defibrillatore che aiuta a prevenire inappropriati sensing atriali causati da segnali ventricolari, come le extrasistoli.

Nel caso di suo padre, durante gli esami si sono verificate delle extrasistole ventricolari che hanno potuto causare una risposta impropria del dispositivo. Aumentando il PVARP, si allunga il periodo durante il quale il segnale atriale post-ventricolare viene ignorato dal dispositivo, aiutando a prevenire che le extrasistole ventricolari inducano una tachicardia mediata dal dispositivo stesso.

La programmazione del PVARP e altri parametri simili sono settori specializzati e gestiti da cardiologi con esperienza specifica nella programmazione di pacemaker e defibrillatori. È positivo che i medici abbiano ottimizzato i parametri del pacemaker per adattarli meglio alle condizioni attuali di suo padre.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento sulle modifiche apportate, è sempre consigliabile parlare direttamente con il medico curante o il team che gestisce il dispositivo, così da ottenere spiegazioni dettagliate e rassicurazioni sulle cure di suo padre.

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Lumia

Dr. Giuseppe Lumia MD, Phd
Cardiologo - Aritmologo
Dirigente Medico Ospedale "S. Eugenio" di Roma
UOS Elettrofisiologia
www.giuseppelumia.com