Le extrasistole cambiato
Buongiorno. Sono una donna di 35 anni, circa 5 mesi fa ho fatto un'ablazione per tpsv nodale e tachicardia atriale. Da anni ne soffrivo e finalmente non ho più crisi (l'avessi fatto prima). Ho notato che dal post ablazione il modo in cui percepisco le extrasistole è cambiato. Premetto che ho rarissime extrasistole, al massimo 1 o 2 ogni due o tre giorni. Mentre prima dell'ablazione sentivo un battito extra forte, ora sento un tonfo leggero (non so spiegarlo) come se sentissi tirare esofago e cuore (forse senso di vuoto?) e passa in 1 secondo. Potrebbero essere sempre extrasistole? Vorrei rifare ancora l'holter ma di solito non sono fortunata e non registro nulla oltre a stressarmi. Ogni giorno eseguo ecg con il kardia (anche subito dopo questa sensazione perché è attaccato al mio cell). Tutto regolare. fc sempre 70/75. Da un mese ho fatto tutti i controlli post ablazione ed è tutto perfetto. La mia domanda è questa: l'esame elettrofisiologico è utile a scoprire anche eventuali aritmie oltre la mia tachicardia nodale? Quando conoscono il tipo di aritmia da ablare (grazie ai tracciati durante le crisi) il sef si limita a confermarlo oppure viene eseguito un controllo generale? Ovviamente ho fatto le stesse domande all'aritmologo, ma ha sorriso e dopo una pacca sulla spalla mi ha detto di stare tranquilla. Dopo il sef il medico non mi ha prescritto nessuna terapia. Di sicuro le crisi di tachicardia a 250 di frequenza mi hanno reso più sensibile e attenta ad ogni sintomo ma pian piano sto riprendendo tutte le attività che evitavo e ne sono felice. Grazie per eventuali risposte.
Quelle chenleinriferisce sino banali extrasistoli che non hanno niente a che fare con la sua ablazione
Le sopporti
Arrivederci
Le sopporti
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Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Utente
Grazie mille per la risposta, è stato molto cortese. Il mio dubbio nasceva solo dal fatto che è cambiata la percezione dell'extrasistole. Il mio medico di famiglia mi ha consigliato di fare una radiografia esofago, stomaco, duodeno perché queste extrasistole mi capitano soprattutto (ma non solo) quando dormo sul fianco sinistro o quando dopo cena avvicino le ginocchia al petto. Lei pensa possa essere utile? Premetto che io digerisco benissimo e vado in bagno regolarmente, non mi sembra di avere problemi digestivi. Da quando mi ha dato questo consiglio però ho notato che sento il reflusso (senza dolore) quando mi distendo anche dopo 2 h dalla cena. Spero di non approfittare della sua disponibilità, grazie di cuore della risposta che mi ha fornito.
Esegua pure tali indagini, ma sempre extrasistoli banali rimarranno, quinde prive di significato
Arrivederci
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 30/01/2019.
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