Sport agonistico e rarissime extrasistoli ventrico

Buongiorno,
scrivo per mio figlio di 16 anni che pratica atletica leggera a livello agonistico (velocità 100 e 200 metri). Oltre alla solita visita medico sportiva annuale gratuita (che dal punto di vista cardiologico prevede solo una visita cardiologica, un ecg a riposo ed un ecg dopo lo sforzo) ho voluto far fare privatamente a mio figlio un ecocardio ed un holter ecg 24h, svolto in parte anche durante l'allenamento, di cui riporto di seguito le conclusioni.
Ecocardio: ventricolo sinistro normale per diametri cavitari, spessore parietale e cinesi segmentaria; funzione contrattile globale conservata (FE 58%). Atrio sinistro e atrio destro lievemente dilatati. Ventricolo destro normale per dimensioni e cinesi. Lieve ridondanza del setto interatriale. Valvole atrioventricolari e semilunari senza alterazioni morfologiche di rilievo. Al doppler minimo rigurgito mitralico e tricuspidale. PAPs 30 mmHg. Non segni ecocardiografici di versamento pericardico in atto.

Holter ecg: ritmo sinusale a frequenza cardiaca media di 68 batt/min. Frequenza cardiaca massima 184 batt/min, frequenza cardiaca minima 36 batt/min. Conduzione atrioventricolare regolare. No pause > 2.5 sec.
Rarissimi battiti ectopici ventricolari, singoli.
Non alterazioni morfodinamiche del tratto ST e dell'onda T a significato ischemico.
Alla visita medico sportiva ho portato l'ecocardio ma non il risultato dell'holter perché non era ancora pronto, non è stato rilevato nulla di anomalo, nessuna extrasistole rilevata né prima né dopo lo sforzo. Su mia richiesta è stato visto l'ecg fatto lo scorso anno e c'era un BEV prima dello sforzo, dopo lo sforzo nessun BEV. Come lo scorso anno, è stato rilasciato il certificato per l'attività agonistica. Oggi ho avuto il risultato dell'holter, ed ho visto che ci sono 6 BEV in 24h, in particolare 1 dopo pranzo, 4 BEV penso subito dopo l'allenamento (che è stato molto pesante), ed 1 BEV dopo due ore dall'allenamento. Il cardiologo che ha refertato l'holter ha detto che l'holter va bene, non ha posto alcun veto sull'attività agonistica, ma ha detto di ripetere l'holter tra un anno, considerato che io ho subito un'ablazione qualche mese fa per frequentissima extrasitolia ventricolare apparsa in poco tempo e di cui non avevo mai sofferto prima. Ricordo però che da ragazzo, solo una volta, non passai subito una visita medico sportiva perché mi trovarono delle extrasistoli e dovetti fare una prova da sforzo, dopo la quale mi dettero il certificato per l'attività agonistica.
Considerato che è stato fermo per 4 mesi perché non l'ho potuto accompagnare agli allenamenti, che ha ripreso ad allenarsi ad aprile e che, rispetto ai suoi compagni ha molta meno resistenza alla fatica perché dopo ogni allungo (di 200m ad esempio) si distende per terra stanchissimo, vorrei avere per favore un parere circa eventuali altri accertamenti da fare, se posso serenamente farlo proseguire nella sua attività agonistica da cui ha avuto notevoli soddisfazioni. Cordiali saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
vuole un mio parere spassionato ?
questo ragazzo fa troppo,sport per avere 16 anni...
non ha notato che alla ecografia che gli atri sono già, seppur modestamente , dilatati?

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, grazie per il suo parere, però non capisco:
mio figlio non è allenato come lo era l'anno scorso, ha fatto una lunga pausa perché non l'ho potuto accompagnare agli allenamenti (la struttura sportiva non è vicino casa e non ci sono mezzi pubblici) e sta saltando diversi allenamenti a causa di un'altra attività che ha deciso di intraprendere (non sportiva) e soprattutto per lo studio (è in quarta liceo). Ad agosto fa 17 anni, i suoi coetanei di livello nazionale si allenano anche due volte al giorno per 5 giorni la settimana, lui in media solo tre volte alla settimana per un'ora e mezza. L'anno scorso gareggiava sui 100 e 200, quest'anno solo sui 100 perché non è allenato alla velocità per sostenere i 200 in gara.
In altre parole, fa già meno sport di quanto ne faceva prima, gli atri lievemente dilatati sono un ricordo di un passato periodo di "forte" allenamento o in ogni caso è una risposta del suo organismo verso uno sport che soggettivamente non gli fa bene alla sua salute?
I 6 BEV sono da tenere in considerazione? sono un segnale di troppo stress fisico?
So che la velocità sottopone l'organismo a repentini forti sbalzi di frequenza e pressione, un altro sport, ad esempio ju-jitsu potrebbe essere più indicato?

Grazie, cordiali saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Si guardi intorno.
Vede animali che si allenano?
LO sport cosi' intenso non fa bene ad alcun cuore, mi creda.
Siamo nati per camminare, cacciare e coltivare i campi, non per sottoporre uil cuore a sforzi cosi' intensi.

Arrivederci
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
mi scusi ma vorrei capire bene. Quasi tutti gli sport agonistici richiedono sforzi intensi, quindi o si pratica lo sport agonistico oppure non lo si pratica, non c'è una via di mezzo, un giovane atleta che fa agonismo non può decidere a priori di impegnarsi di meno nel praticare il suo sport preferito, altrimenti non farebbe agonismo il cui obiettivo è vincere le gare. A me da genitore che mio figlio vinca le gare fa ovviamente piacere, ma non appartengo a quella categoria di genitori che pretendono che il proprio figlio diventi un campione o che gli impongono la pratica di un determinato sport. A me interessa che mio figlio cresca in un ambiente sano, sportivo, che impari a relazionarsi con gli altri. Nessuno dei suoi compagni fuma, beve alcolici o assume sostanze proibite, il suo allenatore è contrario ad ogni tipo di sostanza anche lecita come gli amminoacidi da assumere per migliorare la prestazione sportiva.Trovare un "ambiente di vita" sano come questo al giorno d'oggi è molto difficile. Ora, scusi la domanda, ma come detto prima vorrei capire. Lei è in generale contrario alla pratica dello sport agonistico, anche per un giovane atleta in ottima salute? oppure, si riferisce solo al caso di mio figlio e a tutti gli altri in cui si evidenziano delle controindicazioni? Le ho parlato proprio del ju-jitsu perché lo pratica mia figlia, e sarebbe una valida alternativa per continuare a crescere in un ambiente sano, rinunciando però al vero agonismo, praticandolo a livello amatoriale.
Tengo molto in considerazione il suo parere, per favore mi faccia capire. Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Non pensi che gli ambienti sani siano solo quelli sportivi.
anche le università lo sono.
per cio che riguardi lo sport si ponga solo questa domanda...dato che come dicono tanti fa solo bene perché richiedono ogni anno visita cardiologica ed esami cardiologici?
se facesse bene dovrebbero richiedere tali esami solo a chi gioca a scacchi..o a carte...

In altre parole lo,sport intenso che prevede sforzi intensi o,prolungati non fa bene ad alcun cuore
Indice infatti ipertrofia ventricolare sinistra ed aumento delle volumetrie cardiache

arrivederci
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dopo
Utente
Utente
Dottore, quindi lei fa un discorso generale e consiglia a tutti di non praticare sport agonistici come la corsa veloce, il mezzofondo ed il fondo a qualsiasi età. Se i compagni di corsa di mio figlio facessero anche loro un'ecocardio, con molta probabilità anche a loro risulterebbe quello che viene comunemente definito cuore d'atleta ma che non è sinonimo di cuore sano? E' così? Ma questi danni sono reversibili? cioè, un atleta che dopo i 20 anni non pratica più agonismo, ma ad esempio faccia degli allenamenti amatoriali che non stressino il suo fisico, tornerebbe ad avere un cuore sano?
Grazie, cordiali saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
si chiama detraining ....e di solito porta ad una riduzione dei volumi cardiaci , l eventuale ipertrofia ventricolare raramente si riduce .
arrivederci