Coronavirus e cardiomiopatia dilatativa
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Dr.
mio figlio di anni 41 ha una cardiomiopatia dilatativa (probabilmente virale) scoperta per caso nel 2002 è per nostra fortuna stabile a tutt'oggi NHYA -1-2 curata solo con dilatrend 6, 25 due volte al dì.
Non ha mai avuto sintomi clinici inerenti a tale patologia.
Attualmente lavora in ospedale come infermiere e non ha mai dichiarato di essere affetto da cardiomiopatia dilatativa sia perché clinicamente non ha mai manifestato nessun segno clinico per 18 anni sia perché non voleva, essendo molto introverso, far sapere della sua condizione ed essere trattato in maniera differente.
Volevo chiedere se: 1) la cardiomiopatia dilatativa in questa fase (NHYA1-2) aumenta il rischio, se contagiato dal coronavirus, di rientrare nella categoria a rischio.
2) se è il caso di dichiarare in direzione generale o chi di competenza, ma mio figlio non vorrebbe per quanto sopraesposto, visto l'andamento di contagio del coronavirus. Cordialmente
grazie
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

Esami strumentali
74 04 %. Volume telediastolico (2 D - 4 Camere monoplanare simpson): 123.0 cc. VSX volume TD indicizzato BSA: 66.49. Volume telesistolico (2 D - 4 Camere monoplanare simpson). 55.0 cc. FE (2 D - 4 Camere monoplanare simpson): 55.28 %
DOPPLER: Stima shunt interatriale: assente. Flusso mitralico: normale (E>A). Insufficienza Mitralica: assente. Insufficienza tricuspidale: assente. Insufficienza Aortica: assente.
ALTRO; Altro; Area atrio sn: 19.8 cm2; atrio dx: 19,4 cm 2.
Conclusioni: Cardiomiopatia dilatativa di grado lieve. (Dott. Pierluigi Festa)
Conclusioni
Cardiopatia dilatativa allo stadio iniziale. Ventricolo con accentuata trabecolatura, assenza di segni di pregressa miocardite.
Quadro clinico-strumentale stabile nel tempo. Classie NYHA l-ll. Ipoteso
Procedure suggerite
Terapia: Dilatrend 6.25 mg x 2 (che non aumenterei per la tendenza all'ipotensione); controllo tra 1 anno, utile es Holter in caso di cardiopalmo.
Fondamentale praticare attività fisica costante, evitando sforzi strenui.
Mio figlio non pratica attività fisica come consigliato dal cardiologo(causa lavoro + pigrizia) per cui volevo chiederle se devo insistere nel fargliela fare. Se l'avesse praticata i parametri sarebbero ora migliori? Perché è indispensabile l'attività fisica? Cordialmente
a 41 anni se il paziente non vuol capire che deve fare attività fisica come camminare un ora al giorno certo non può essere costretto
l aggiunta di un ACE inibitore come enapren e similari è fortemente consigliabile
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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sempre in questa fase, aiutata chiaramente dai farmaci sopraesposti(dilatrend+ enapren (che dosaggio). Molto probabilmente la domanda n.2 non dovrei porla, perché nessuno ha la bacchetta magica per prevedere l'andamento della patologia. Ma essendo padre forse ci aspettiamo sempre risposte incoraggianti; 3) la ricerca va avanti per questa patologia? sentivo parlare di cellule staminali. E' vero o sono solo fake news?
Cordialmente
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Suo figlio ha una ecografia normale e non capisco perché parli i di cardiopatia dilatativa dal momento che l ecografia è perfettamente normale .
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Forse su base miocarditica, a quella eta'.
E' stato evidentemente curato benissimo, anche perche' conosco il Collega al quale lei fa riferimento che e' una persona eccellente.
La diagnosi di cardiomiopatia dilatativa e' tuttavia una diagnosi pesante perche ha una prognosi spesso infausta entro breve tempo e invece come vede, dopo 18 anni la situazione ecografica e' eccellente.
Ha eseguito una RM cardiaca recenetmente? con che esito?
sarei molto ottimista
Cordialita'
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Quindi il rischio di infezione e di complicanze e' identico a qualsiasi infermiere che lavori nello stesso reparto.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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